di Gigi Sanna
L'intervento di Michele Tzoroddu (autore, per chi non lo sa, di un bellissimo libro, pubblicato di recente: Kircandessosardos Giugno 2008) nel tuo blog, così saggio, sapientemente calibrato e di rara finezza critica, soprattutto scevro di 'servo encomio', mi induce ad intervenire anche per un altro aspetto, spesso trascurato o ignorato, della 'lettura' dei documenti antichi (nuragici e non).
Non tratterò infatti di capacità e di preparazioni specifiche (filologiche) nel 'leggere', come fa egregiamente Tzoroddu, ma semplicemente delle diverse capacità delle persone nel saper vedere con gli occhi quello che 'pur' si vede. Non ricordo chi (forse Bigboy, o chi per lui) mi ha posto un po’ di tempo fa la domanda ‘su quali basi scientifiche’ individuavo e riconoscevo nelle tavolette di Tzricotu degli ‘antropomorfi’.
La domanda era palesemente sciocca oppure, con maggior probabilità, maliziosa e mirava ad altro, per sollevare polverone su polverone a pro del coretto negazionista. Ma anche delle sciocchezze... (CONTINUA)
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