venerdì 19 settembre 2008

Prof Sauren, ecco cos'è la "sua" scritta


di Alfonso Stiglit


Caro Gianfranco,
un veloce contributo all’intervento del professor Sauren.
Che io sappia l’iscrizione è stata rinvenuta nell’800 nella necropoli tardopunica e romana di viale Regina Margherita a Cagliari e pubblicata nel 1899 come detto da Sauren; dopo varie edizioni venne ripresa da Massimo Pallottino nel 1952 (fu Soprintendente a Cagliari) che pubblicò la foto, la trascrizione e l’interpretazione come iscrizione funeraria iberica (si tratta dell’articolo citato dal prof. Sauren).
La presenza a Cagliari e in quel luogo di una iscrizione iberica (non entro nel merito della lettura, non essendo epigrafista) e per di più a carattere funerario non sorprende in quanto l’area è sede di una amplissima necropoli, di cui una parte pressoché intatta, con sarcofaghi è stata rinvenuta durante i recenti lavori della “Scala di Ferro”, e che troverà una musealizzazione in loco. La necropoli che inizia in età tardo punica e continua sino a piena età imperiale è connessa al nuovo porto ubicato ai piedi della collina di Marina, attivo a mio parere già in età punica, in alternativa a quello nella laguna di Santa Gilla; il legame con l’area portuale è rafforzato dal fatto che in età romana un settore di questa necropoli venne destinato ai militari della flotta di Miseno.
In secondo luogo Cagliari è, probabilmente, il centro sardo che ha restituito le maggiori attestazioni di ceramica iberica, sia da trasporto che fine.

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