lunedì 31 maggio 2010

La ricerca epigrafica: stazionaria come delle rocce

Leggi tutto l'articolo “Le nom de la déesse Astarte, cinq graphies différentes. Une aide de lecture”.






di Herbert Sauren

Dieci anni fa, un amico mi donò un giornale con alcune foto di scrittura ritrovata nel sud del Portogallo. L'articolo, di un archeologo, diceva che questa scrittura non era stata ancora decifrata. Presi un piccolo dizionario tascabile e fu questa la prima volta che decifrai la scrittura enigmatica e l'inizio di una nuova attività per me.
Da allora, ho letto e tradotto migliaia di iscrizioni di questa scrittura cosiddetta enigmatica, trovata un po' ovunque in tutta l'Europa occidentale a anche in Turchia. Nella Penisola iberica, in Francia, in Italia, nella regione Etrusca e in Sardegna si trovano si trovano i luoghi in cui i documenti iscritti sono stati trovati in Europa. Le lettere mostrano forme identiche o modificate di dozzine di alfabeti che si conoscono del Medio Oriente antico, della regione di levante del Mediterraneo e dello Yemen fino alle sorgenti dell'Eufrate. Le lingue semitiche della maggior parte dei documenti mostrano un ventaglio di lingue e di dialetti affini all'arabo e alle lingue semitiche del nord-ovest.
Pubblicando la notizia, ho incontrato molta incredulità. È normale, secondo un detto dei contadini: il bue non vuol passare attraverso la nuova porta della stalla. Accettare dei semiti nell'Europa occidentale è un errore. Ignoranza o xenofobia?
Le idee sulla storia europea prima dei Romani erano ben fisse. Si pensava ai Greci, ai Romani, ai Celti e ai Fenici o ai Cartaginesi: i vicini del Mediterraneo, le genti del Nord e del Sud. Si sono inventati sistemi di false trascrizioni e teorie fondate sul niente e dopo non si è voluto più cambiare. È lo stato della ricerca cosiddetta scientifica. Inettitudine o perdita totale della logica?
Nel mio articolo, mi riferisco principalmente alla situazione in Portogallo e in Spagna. In questo mese, domande rivolte alle Soprintendenze archeologiche della Sardegna provano uno stato identico, stazionario come delle rocce. La lotta contro l'analfabetismo è difficile. Quando si vorrà imparare a leggere?

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3 commenti:

Milite Ignoto ha detto...
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