I seguaci della Dea Ragione hanno finalmente il loro blog. È un'ottima cosa che, personalmente, saluto con grande favore e non solo perché, intenti come saranno a contemplare il proprio ombelico, forse si disinteresseranno di noi vandeani, cialtroni, frustrati, giocatori di bocce e vanfaculati. L'idea mi piace perché da tempo auspicavo che il club dei negazionisti tutto ciò che non è codice e canone producesse qualcosa di diverso dall'insulto. Magari con il sarcasmo di cui una adepta è particolarmente maestra e che è riflesso nel titolo del blog: Archeologgia nuraggica. Vi ci vorrà qualche tempo per comprendere fino in fondo la sottile ironia di quelle doppie “g”, ma ne varrà la pena.
Noi, i vandeani, continueremo a trastullarci con le nostre scritture nuragiche, con i nostri nuraghi astronomicamente allineati, con i nostri shardana, le nostre spade bronze, le nostre comparazioni fra scritte ugaritice al di qua e al di là del mare e con tutto ciò che la nostra perifericità rispetto ai Lumi ci farà inventare. Di tanto in tanto, naturalmente, avremmo bisogno di abbeverarci alla Verità ed eccolo là pronto il luogo geometrico della Ragione. Lì tra una trivialità, molto rivoluzionaria si sa, una manciata di ingiurie e di calambour su nomi e cognomi e molto sovversivi peti e rutti, si potrà intravedere la Luce.
Il ça ira è già cantato a squarciagola in un tripudio giacobino di coccarde e di ombre, sullo sfondo, di ghiglottine ansione di tagliare teste. Sì, perché i Montagnard non ce l'hanno solo con noi vandeani, sono all'attacco dei girondini alla Alfonso Stiglitz, un caro amico che, sfuggito alle seduzioni della Vandea, si credeva al riparo almeno fino a Rivoluzione conclusa. Ma da girondino autonomista qual è, non ti va a “cianciare di alterità” e, per di più, “scrive in una prosa incomprensibile”, in sardo?
Ah ça ira ça ira ça ira /
Les aristocrates à la lanterne / Ah ça ira ça ira ça ira / Les aristocrates on les pendra / Et quand on les aura tous pendus, / On leur fichera la pelle au cul! E poi tutti a casa a rimirare nello specchio i terribili coraggiosi che vi si vedono riflessi.
7 commenti:
Bene, bene, i sardi pronunciano proprio così: archeoloGGia nuraGGica.Anzi nuraGGGica, con tre G. Noto che non c'è ePPigraFFia nuraGGica. Ma non me ne importa proPPrio un tuBBo. Comunque, è già un buon segno di aPPertura al sardismo e, se si vuole, all'indipendentismo ortograFFico, consequenziale alla retta foneTTica perchè soLLe è bene che si scriVVa (W GiGGi RRiVVA) con una eLLe soLLa, così come fuciLLe, bauLLe e casseruoLLa. I nostri bambini, allievi della proFF. Saffo eoLLica e non di proF. Rossi, non si dispereranno più e neppure i grandi che picchiano i bambini perchè i proFFessori consegnano a dei creTTini paGGelle di due, di tre o di quattro: soLLi. Nè credo, con la neo-ortografia sarda indipendente ed indpendentista, si stuPPirà più Abba perchè la chiamiamo paPPale paPPale ABBA LLOSI.
ScusaTTe ma c'è già qualche errore di ortograFFia, come noTTaTTe: 'noto' e non 'noTTo: giusto due (o tre) 'T'. Una sbagliaTTo. CapiTTo?BadaTTe a come scriveTTe! WiVVA la neo-ortograFFia!
ciao a tutti guardate il sito galileonet.it scoprirete come i difensori della verita' valorizzano le nostre ricchezze archeologiche
Ho un dubbio:
com'è che si sono procurati le E-Mail mie e di Aba (e di chissà quanti altri) quelli del sito mainstream? C'è qualcun altro che scrivendo qui con la sua e-mail si è veduto paracadutato d'acchito nel sito del sig.Segurani?
No, quello al quale stanno arrivando le missive del Segurani, lo uso solo qui (e su Paradisola)
Aba, il mio schermo mi fa lo stesso gioco del tuo...
P.S. ma io mica l'ho trovato 'sto blog di cui parlate voi.
ciao aba complimenti per il colpo d'occhio.e' da chiarire se e' solo un riflesso della luce o e' proprio una parte del dipinto.bisognerebbe chiederlo al sig.porcu visto che hanno interrato tutto
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