mercoledì 11 novembre 2009

In difesa dell'Algherese

di Davide Casu


Sardegna, terra in cui, come tessuti pregiati, si imbastiscono, in unicum di splendida particolarità, tradizioni e storie sotto l’egida della matrice isolana. Una terra, questa, che con l’avanzare dei tempi, al peso di una omologazione culturale che inesorabile avanza, riscopre “a bellu a bellu” la sua storia millenaria e a poco a poco, forse, tenta di conferirle un valore vero in linea con quell’idea, quel fatto, che ci definisce, noi sardi, come nazione, un popolo.
Allo stesso modo viviamo un dibattito culturale che, tristemente, vede due tesi affrontarsi: una per la salvaguardia della cultura sarda ed un’altra che lotta a fauci spalancate per una poco democratica omologazione“culturale”. Molti saranno coloro che desumeranno, nel sostrato di questa guerra alle micro realtà culturali e linguistiche, una corrente politica che cerca, 150 anni dopo la frase di D’Azeglio, di fare una volta per tutte gli italiani.
Da sempre ciò che identifica un essere umano in un contesto sociale sono le matrici stesse di quest’ultimo, quelle che definiamo come radici qualificandole come: etniche storiche, culturali. Ora, se queste vengono meno, ne consegue, a“dolu mannu”, una “denaturalizzazione” di questa realtà, o, non so qual è peggio, l’imposizione di una nuova istanza unificante.
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19 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

I due commenti eliminati non rendono giustizia a questo bellissimo intervento.
Sento il dovere di esprimere al suo autore l'apprezzamento a l'attenzione che merita.

Marco Pinna

Alessio Tosti ha detto...

Quoto l'intervento di Marco Pinna. Bravo Davide!!! Ciao Elcer

Davide Casu ha detto...

Do un sincero grazie a Marco ed Alessio, non per l'appoggio a me, che quello poco importa, ma a perl'appoggio ad alghero e con essa a tutte le particolaritá della nostra Natzione Sarda...
I signori,i cui commenti sono stati cancellati, esprimevano in breve questi concetti:
Algherese,ma chi lo parla piú, alghero: uno zoo...
difendere che.
Gli rispondo in algherese con traduzione...
Quants argoments teniu: zoo:belles peraules... me complimenteix amb vosaltros. Com pogueus veure gent que parla l'alguerès n'hi a... Jo per exemple tinc vintisis anys i parl alguerès fins de quan so nat... i lo parl en casa i amb los companyons meus, minyons com mi, de aqueixa mateixa edad...i no sem pocs,poc contar al-manco 2000joves (debaix de los trenta, i comprenguts no mes en baix de los vint) qui lo sabin parlar i entendre) lu 70 per cent dels algueresos lo enten... doncs si no sabeu les coses, esteu-vos en casa a lligir novela 2000 i deixeu treballar a la gent qui ne tè gana... a llaurar amb lo marrò qui sigui...

quanti argomenti avete: zoo; belle parole... vi faccio i complimenti... come potete vedere, invece, gente che parla in algherese ce n'è. Io per esempio ho ventisei anni e lo parlo da quando sono nato, e non ci sono solo io, altri giovani come me, della mia stessa etá lo conoscono... e non siamo pochi:
almeno tremila giovani parlano l'algherese correttamente (compresi tra i 20 e 30, il 70% degli algheresi lo capisce.
quindi se non sapete le cose, statevene a casa a leggere novella 2000 e lasciate lavorare la gente che ne ha voglia (trall'altrolo facciamo anche per la VOSTRA TERRA: ma voi siete degli scellerati irriconoscenti)...
a zappare che sia... anzi no, neanche quello potete fare. ci vuole perizia e saggezza: cosa che vi manca
Saluts
sallude

Davide Casu

Davide Casu ha detto...

ah, correggo: 2000 giovani.
Chiaramente, mi pare di averlo espresso bene nell'articolo, il problema non sta in quanto lo si parli, bens'i nella paura che ha la gente, i giovani sopratutto,a farlo... siamo pochi, è vero,ma abbiamo il diritto di essere tutelati ed il dovere di tutelare noi stessi...

Anonimo ha detto...

!Mucho muy bien Davide!
Me gustaria mucho aprender hablar "Alguerès" (tambien "català")
Tengo que tomar clases, para aprendelo.
¿Crees que este sitio es bueno?

http://www.parlacatala.org/

Marco Pinna

Anonimo ha detto...

se ho capito bene esiste una differenza notevole tra il catalano ufficiale derivante dal catalano di barcellona e l'algherese. ad alghero a livello istituzionale in questi anni si è mai utilizzato l'algherese? le strade con le scritte in catalano sono in algherese o catalano di barcellona?
proporre l'utilizzo del catalano ufficiale quindi cancellerebbe il catalano di alghero, l'identità linguistica della città?
riccardo serreli

Anonimo ha detto...
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Mario Rossi ha detto...
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Anonimo ha detto...
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zuannefrantziscu ha detto...

Mi spiace aver cancellato anche "Mario Rossi" che almeno articolava il suo pensiero in una frase più complessa di un balbettio

zuannefrantziscu ha detto...

Nota per i troll: d'ora in poi vi cancellerò senza che di voi resti nemmeno la traccia della cancellazione. Lo ripeto: a voi costa spremere il poco di cervello, a me basta un click

Davide Casu ha detto...

Chiarendo:
la questione delle statistiche è ad alghero una questione abbastanza difficile... i dati che io ho fornito, sono dati da infiltrato :)
questo per dire che: chi ha fatto le statistiche presenti nel sito ufficiale non ha tenuto conto che c'è una percentuale altissima di giovani, che sa parlare l'algherese ma ha vergogna di ammetterlo: io quando ero in prima liceo, mi ero organizzato con i ragazzi della mia e dell'altra classe per parlare solamente in algherese... siamo stati emarginati da mezzo istituto... l'atteggiamento sociale quindi non può trovare rimedio in canal nou, deve trovare rimedio nel tessuto popolare e nell'azione amministrativa.
Per essere precisi, tutte le vie del centro storico hanno traduzione in italiano, la targa principale è in algherese, cosa voluta da Carlo Sechi di Alghero Viva...
capito mi sono!!!
x marco pinna, sembrerebbe un buon metodo, ma quello è catalano di barcellona, l'algherese (cos¡ rispondo anche all'altro commento)
si differenzia per l'uso dell'aggettico post posto, la pronuncia, il vocabnolario, gi´come ho scritto nel testo, influenzatissimo dal sardo, dal genovese, nel linguaggio nautico dal napoletano e dal genovese...

Anonimo ha detto...

Grazie per il chiarimento.
Eppure è consuetudine "en l'Algher", assistere al dialogo tra algheresi, (in algherese) e turisti catalani che parlano catalano, senza apparenti difficoltà di comprensione tra loro. Forse come succede tra sardi che parlano chi "campidanese" (nelle sue diverse varianti), chi "logudorese" (idem) senza rilevanti difficoltà.

Marco Pinna

Davide Casu ha detto...

Chiariamo anche su questo punto:
Ti posso assicurare, e cadumo no soe, che sono stato a barcellona, valencia e comunità valenciana e andorra. Il catalano di andorra è il più simile all'algherese... io quando devo parlare con catalani o valenciani devo parlare come parlano loro sennò non mi capiscono...
se avessi tempo ti darei una dimostrazione scritta:

Pronuncia catalano di catalunya e valencia:

Cantava les cancons
de l'altr'estiu
la cardenera sobre el'arbre
volava en cerca del menjar per el niu
per els petits volava i cantava

i passa per allì un grup de minyons
jugant amb el tiraelastic i la mata
acaba de cantar la cardenera
per els patits volava i cantava

qui l'a matada no ama la poesia
ploreu ets morta una petita mare
ploreu qu'es morta que mos
l'an matada, ploreu perquè
cantant es n'es anada


pronuncia...

cantava las cansonz
del'altr'istiu
la caldanera adamunt 'e l'abra
vurava an celca del mangià pel niu
per lus patits vurava i cantava,

i passa pe allì un grup de mignonz
giugant amal tiralastic i la mata
accaba de cantà la caldanera
prorau peco cantanti sa n'es anara

chi l'a matara no ama la poesia
prurau es molta una patita mara plurau
che es molta che mu l'an matara
prurau peco cantanti sa n'es anara

canzone popolare algherese, xx sec

Ti posso assicurare che questo è un esempio semplice, sul parlato quotidiano, alla sua velocitá con l'inflessione della dizione sarda,
non ci capiscono. Se vengono ad alghero e ci capiscono è perchè ci facciamo capire... se vai te in catalogna e cerchi di parlare, loro non si sforzano perchè tu li capisca... insomma la differenza tra algheresi e catalani non è solo la lingua...
capito mi sono!!!

Italiota :)

cantava le canzoni dell'altra estate
la femmina di merlo sopra l'albero,
volava cercando cibo per il suo nido
per i piccoli suoi volava e cantava

passa per di lì un gruppo di ragazzi
giocando con la fionda e la uccide
smette di cantare il merlo
per i piccoli giocava e cantava

chi lha ammazzata non ama
la poesia, piangete che è morta
una piccola madre, piangete che è
morta che ce l'hanno uccisa
piangete perchè cantando se n'è andata

Anonimo ha detto...

Lo siento mucho por el ave, pero tengo que darte las gracias por la muy muy clara explicacion.
Aprender "Alghéres" y "Català" no serà facil, pero no quiero renuciar.
A otra vez.

Marco Pinna

gigi sanna ha detto...

Sarà difficile che io parli il catalano d'Alghero, ma quella bella lingua, così musicale e così speciale, una delle perle linguistiche del mondo, la conservo da tanto nel cuore. Gli arborensi come me hanno sangue di Mariano ma anche di Timbora. E i catalani e i sardi in virtù loro oggi, soprattutto oggi, sono la stessa cosa. Alghero è Oristano e Oristano Alghero. Ma l'Oristano epica è sentimento universale della Sardegna e anche Alghero è quindi sentimento della 'Nacion sardesca'.
Per questo il glorioso, rivoluzionario Premio Ozieri di Antonio Sanna e di Antonio Simon Mossa accomunava le due città nella gloria del'espressione poetica. E chi non ricorda degli anni sessanta 'T'amus pregadu, t'amos aispettadu,/ frade nostru carrale de dolore./ Ogni manzanu, a prima lugh' e die/ cando s'asciat a bolu sa calandra/ barattasgiola de cantones bellas...' del grande Salvatore Farina? Ma chi non ricorda dello stesso anno (1967) anche ' Respir de la nit 'l silenci/Io bec,/ de la nit tan llonga/ les aigues negres...profondes!/ De lluna no veig una fita,/ ni gota de llum estrellada...' del grandissimo Antonio Coronzu? E ancora ' La nit davalla amantant de ombra/cada cosa/ i la luna visti/ de clara llumera les velles murales/ A lluny de la ciutat / contempleig lo cel/ recamat d'estrelles...della giovanissima (18 anni) Rosanna Baldino?
Gli annni Sessanta furono per la Sardegna, per l'Italia e per il mondo, gli anni forse più belli della 'canzone' e della poesia. Ma le canzoni italiane (giustamente) si ricordano e si ripetono ogni giorno; quella 'poesia' vive e rivive. Quella sarda purtroppo no. Qualcuno dirà è poesia e non c'è la musica. No, c'è la musica, perchè le poesie sarde, da tempo immemorabile, non si recitano ma si 'cantano'; algheresi, campidanesi, logudoresi, sassaresi o galluresi che siano.
Ma come dice Antonella Salvietti le ignoriamo perchè si corre con affanno dietro ad altro: ' Mans teses a prendre/ prendre/ incontentables. Moneda. Maleida moneda/...

Anonimo ha detto...
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