venerdì 25 marzo 2011

Sa Pala larga è un feudo. Buono a sapersi

La tomba n 7 di Sa Pala larga
Il bel sito “Sassari notizie” pubblica un articolo di Valentina Guido sulla cosiddetta Tomba della scacchiera di Bonorva. Della tomba dette per primo notizia il periodico telematico Stonepages dei due giornalisti Paola Arosio e Diego Meozzi. Anche questo blog si è occupato a più riprese della straordinaria Tomba n. 7. fotografata dall'imprenditore Antonello Porcu, prima che fosse sigillata per ordine della Soprintendenza.
Sassari Notizie – questo sì che è uno scoop – dà voce alla Soprintendenza archeologica di Sassari, istituzione dello Stato, nota per i suoi silenzi. Parla la dottoressa Luisanna Usai, responsabile scientifica delle zone Logudoro-Meilogu e Marghine, nota ai nostri lettori per aver certificato al Ministero dei beni culturali che nel coccio di Pozzomaggiorei caratteri della scrittura sono facilmente ascrivibili ad ambito fenicio-punico”. Che cosa dica l'archeologa si può leggere testualmente nell'articolo di Valentina Guido.
Qui non resta se non commentare, con non poco imbarazzo visto che si tratta pur sempre di una brava professionista, un paio di affermazioni che lasciano sbalorditi. “Per prima cosa, vige un codice etico non scritto tra colleghi, per cui un archeologo non si sognerebbe mai di pubblicare su internet giudizi pesanti sul lavoro di un altro archeologo” scrive la dr Usai con un appello alla solidarietà di casta che, se davvero vigesse, spiegherebbe non poche cose.

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8 commenti:

Stella del Mattino e della Sera ha detto...

Bel lavoro Pintore e complimenti anche alla collega Guido. Alla dottoressa Usai non posso che reiterare la richiesta già rivolta alla dottoressa Fadda:"Ce la faccia vedere, suvvia!"

Ti regalo un altro scoop: c' ero anche io. Sì, era il tramonto ed io ero nella fase giusta, riuscii a penetrare nell' antro: uno scomodissimo raggio di conoscenza. C' era l' albero bianco, come dice quella Belladonna di un' Atropa. Ma c' era anche altro, molto altro. Altri segni, impressi sullo zoccolo là, sotto le spirali, e per sempre nella mia memoria luminosa: non posso mostrarli, non si può più neppure diffondere foto dei feudi come vedi.

Ma toglimi una curiosità: che voleva dire Usai con: "un archeologo non si sognerebbe mai di pubblicare su internet giudizi pesanti sul lavoro di un altro archeologo"? chi sarà l' archeologo da zavorrare e perchè?

el-pis ha detto...

Sa domo de jana de sa "Pala Larga" tenede PALAS LARGAS E MANNAS pro poderare?

maimone ha detto...

Le dichiarazioni della Usai si prestano a svariate considerazioni. Sintetizzando, a me pare che cerchi soltanto di tutelare sé stessa. Da un lato dice di sentirsi con la coscienza a posto per il suo operato, dall'altro dice che se avesse 300.000 euro lei sì che saprebbe cosa fare. Come dire: ho fatto tutto quanto era in mio potere, il resto non dipende da me. Mi sbaglierò, ma ho l'impressione che si tratti di un problema di carenza di capacità gestionali, anziché di vile moneta. Oggi parliamo della tomba del Compendio Mariani, ma appena ieri si discuteva della trentennale sepoltura dei giganti di Monte Prama nei magazzini di un museo, e che ora rischiano una seconda sepoltura a Li Punti. E che dire della strana omertà intorno al problema dei materiali epigrafici? Quando c'é carenza di managerialità é più facile arroccarsi nel fortino e atteggiarsi a feudatari dei resti archeologici. E come tutti i feudatari, anziché rispondere ai cittadini, si risponde soltanto al proprio signore per via gerarchica. Signori, non disturbate i manovratori. Stanno lavorando per noi. Io credo nella buona fede della Sovrintendenza ma ci vorrebbe una rivoluzione culturale, un colpo d'ala.

zuannefrantziscu ha detto...

Grazie Stella. Con chi ce l'aveva la dr Usai proprio non lo so, ma azzardo una ipotesi; con l'archeologo britannico George Nash.Difficile che richiamasse all'omertà dei giornalisti e dei critici laici. Quelli naturalmente non contano,come direbbe una comune amica, una cispa. Si limitino, insieme agli altri contribuenti, ad assicurare gli stipendi; non sono titolati a sollevare questioni. Ma un collega, santocielo.

@ Maimone
Feudatari in buona fede? Questa mi mancava

elio ha detto...

“Stella, stellina/ la notte si avvicina/ la fiamma traballa/ il lupo è nella stalla…” E cosa ci vuoi fare? Vorresti raddrizzare le gambe ai cani? Vorresti che qualcosa di “pubblico” funzioni nel Bel Paese? Quando succede si può gridare al miracolo. Non li hai sentiti? “Ci vogliono finanziamenti, altro che tagli!” Qui bisognerebbe mettere a stecchetto tutti quanti. Hai visto che fine ha fatto il ministro Bondi? Che solo a vederlo veniva voglia di accarezzarlo, povero cucciolo (o mammolo?). E Tremonti? Che subito mette mano al “tesoretto” e continua a foraggiare? Stellina mia, non ci si può fidare più di nessuno. Anziché metter mano a un buon disinfestante e fare piazza pulita per poter ricominciare di bel nuovo, ossigeno ai cinematografari, così si salva la cultura. Neanche un cane va a vedere i loro film. Ma che importa? l’Arte non ha prezzo. Perché non facciamo una cosa? Sarkozy si è messo a bombardare la Libia di testa sua e noi diamo asilo politico, in Sardegna, a Gheddafi , se ci viene con tutto il suo “tesoretto” , tutto da impiegare nella tutela, conservazione e valorizzazione di quelle nostre “quattro pietre” con annessi e connessi. Ti vedo radiante, all’idea, come una “supernova”. Attenta, la fiamma traballa.

maimone ha detto...

@ Maimone
Feudatari in buona fede? Questa mi mancava


Ma sì, é umano. Quando uno sa di non avere risposte convincenti si rifugia nel proprio feudo. Come certi medici incapaci ad emettere una diagnosi e una conseguente terapia che si rifugiano nel latinorum.

Gigi Sanna ha detto...

….'un archeologo in Internet non si... 'sognerebbe mai'. Ma che dice? Un minimo di pudore! E il nostro 'puntalista' supertifoso di un collega longobardista-mongolista che mette l'ugaritico a testa in giù che fa? Tutti baci e abbracci? Dobbiamo scomodare qualche pagina di questo Blog per gli apprezzamenti sulla ipotesi dei Shardan sardi di Giovanni Ugas? Apprezzamenti replicati, come un disco rotto, nelle conferenze ( con 'modesti' appunti critici su Giovanni Lilliu) e nei forum con compari da clap clap?
Lasciamo perdere proprio!

A Maimone.

Ancora è presto mio caro riguardo all'indecenza dell'omertà circa i documenti epigrafici. Preparati a vederne delle belle perchè non è solo questione di omertà. Preparati forse ad un fuggi fuggi generale e a uno scaricabarile comico e tragico. Segnateli pertanto tutti i membri di punta delle baronie e ricordati di tutto quello che hanno detto e scritto per fermare quello che è inutile fermare.
Totalmente inutile. Anche con l'intimidazione anonima vigliacca, le denunce fasulle e la violenza verbale (palese e anonima). I documenti nuragici, come i bambini, con la loro bellezza e ingenuità, fanno capolino , sorridono e non temono i carabinieri o i magistrati. Anzi, soprattutto con loro si mettono subito a scherzare e a cantare: con voce da incanto. Rispunterà, canterà e ricanterà di nuovo, forse tra carabinieri e magistrati, anche la muta barchetta scritta di Teti.

zuannefrantziscu ha detto...

@ Atry, quello sciagurato di archeologo ha detto che non era molto elegante ricoprire le domos de jana. Ma come si permette?
La questione dei finanziamenti è seria, ma i problemi sono lì per essere risolti, anche senza dare retta alla irridente proposta di Elio. Al di là del piagnisteo sul Governo patrigno, si è mai presentato all'Unione europea un progetto ben fatto e finalizzato, che so?, allo studio e alla valorizzazione delle tracce scritte lasciate prime del X secolo aC? Mica sto parlando di quei visionari di Aba Losi e Gigi Sanna. E' mai stato chiesto il finanziamento di tali studi? La paghetta di babbo e mamma certo che non basta, ma le persone adulte pensano anche ad altro. O no?