di Gigi Sanna
L'originalità dei minuscoli sigilli cerimoniali di Tzricotu di Cabras, veri capolavori dell'arte della scrittura di ogni tempo e luogo, la si può ammirare non solo nell'uso magistrale dei significanti (logogrammi, pittogrammi, ideogrammi, segni lineari), non solo nell'altissimo numero degli stessi in ogni singolo manufatto, non solo nell'impiego sofisticato dei numeri e delle geometrie nascoste, ma anche nella concezione stessa del sigillo.
Tutti sanno che di norma un sigillo viene riprodotto dall'artigiano scriba con la dicitura in negativo perché essa poi dovrà far sì che, una volta premuta su di una superficie morbida (creta, cera o altro ancora) si possa, più o meno agevolmente, capire il contenuto della scritta, dato spesso dal nome e/o dalla funzione del proprietario dell'oggetto certificatore di identità.
È questo il caso, per limitarci a qualche esempio, del ciondolo sigillo protocananaico di Deir Rifa studiato dallo Hamilton e presentato recentemente in questo Blog da Atropa oppure del sigillo sardo fittile di S. Imbenia di Alghero, ugualmente in caratteri consonantici protocananaici, risalente forse al XIII o XII secolo a.C..
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Nel disegno: trascrizione del sigillo di S. Imbenia
7 commenti:
Questo articolo è dedicato a Grazia Pintore.
''L´unica via perseguibile é il lavoro serio, accumulare dati, verificare di continuo, presentare evidenze. Rassodare con le nuove prove quelle che giá si hanno e cambiare o eliminare gli eventuali pezzetti sbagliati. Lavorare e lavorare e resistere. E assestare ogni tanto qualche colpo un pó duro, il che non guasta. E tenere alta la testa, anche questo ci vuole. Sono convinta che alla fine il lavoro serio e attento paghi, magari tra 10 anni, ma pagherá''(Aba Losi).
Siccome non so entrare nel merito, dico solamente un "Grazie, Gigi".
Hai scritto in modo chiaro e lineare, però ho dovuto leggerlo due volte, per essere sicuro di aver capito bene.
Un poco mi gira la testa.
Che stia accumulando anticorpi anch'io?
E il pensiero mi corre a ...
Sono commossa della risposta,mi sento così ignorante,rispetto a voi che a volte mi vergogno dei miei miseri interventi.L'unica cosa vera è che ho tanto entusiamo nel leggere i vostri scritti e sono felice di apprendere qualcosina.Grazie ancora.Una trapiantata in Continente ma che si sente sempre più sarda
Sto scrivendo qualcosa sui numeri che ti sorprenderà. Ma per presentare le 'evidenze' ho bisogno di 'accumulare i dati' e di fare una bella 'verifica'.Dammi il tempo, 'femminile' (lunare) o 'maschile'(solare)poco importa.
Ha scritto un libro nel quale propone deduzioni secondo le quali i fenici non sarebbero mai esistiti.
Sì, mi riferivo a quello. E' un libretto di rara capacità metodologica e di sublime intelligenza. Ha scoperto, senza neanche dirmelo, il 66° documento scritto! Leggere per credere.
Se fai bene il calcolo a 100 ci siamo già, dal momento che le cosiddette 'statue stele' sono 'documenti' scritti. E sono già (pur essendo tra i primi) capolavori di scrittura!
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