Molti miei colleghi giornalisti sono in rivolta contro la futura legge sulle intercettazioni telefoniche. Si tratta, dicono, di una legge bavaglio, di un qualcosa che, se approvata, impedirà ai giornalisti di esercitare il diritto di cronaca e ai lettori di essere informati. E' una rivolta bipartisan, nel senso che non ha colore politico.
Di che cosa si tratti, forse tutti sanno. Per i pochi che non sanno, ecco che cosa prevede, detto un po' alla grossa. Le intercettazioni raccolte dalla magistratura non potranno più essere pubblicate e neppure potranno essere pubblicati gli atti di una indagine giudiziari fino alla conclusione dell'udienza preliminare del processo a cui intercettazioni e atti si riferiscono.
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