di Mauro Peppino Zedda
Recentemente in un blog chimerico si è discusso a (s)proposito dei miei studi archeoastronomici.
Tal Goria, ha maldestramente provato ad entrare nel merito della pubblicazione (dicembre 2009): “Topographical and Astronomical Analisis on the Neolithic altar of Monte d’Accoddi in Sardinia” (Pili, Realini, Sampietro, Zedda, Franzoni, Magli), pubblicato nel Mediterranea Archaeology and Archaeometry. Rivista scientifica dove vi scrivono i più autorevoli archeologi d’Europa.
Ringrazio vivamente tal misterioso Goria per la sia pur piccola pubblicità fatta ai miei studi archeoastronomici, fiducioso che quelli che sanno di geometria ben sapranno capire l’inconsistenza teoretica del Goria. Le sue critiche sono veramente sciocche: purtroppo così come successo in precedenza le mie repliche, inviate al blog chimerico, sono state censurate.
Sono queste: se io le dico di andare a leggere Contu: 2000, significa che lei deve andare nella bibliografia di Pili et al. 2009 e andare a consultare il libro di Ercole Contu L'altare preistorico di Monte d'Accoddi, 2000, Delfino, Sassari. In quel libro, mai smentito da nessun archeologo, Contu dice che i menhir sono collocati in posizione originaria, sulla cosa gli ho chiesto e mi ha dato conferma anche a voce,
Ripeto: se qualche archeologo dimostrerà che l'archeologo Ercole Contu ha falsificato la situazione mentendo sulla posizione dei menhir, lo straordinario significato astronomico del sistema altare/menhir cadrebbe.
Io sulla onestà intellettuale di Contu non ho nessun dubbio, se lei la vuole mettere in dubbio dica almeno in quale accademia opera.
Mettere i dubbio l'onestà intellettuale del Prof Contu mi pare un tantino esagerato.
Gli archeologi in questi ultimi vent'anni si sono dimostrati ottusi, ma le assicuro che non ho mai messo in dubbio la loro onestà intellettuale. Questo è il contenuto dei commenti che i coniglietti hanno vigliaccamente censurato: “Sull’onestà intellettuale di Contu non mi sfiora il minimo dubbio mentre è certa la disonestà di altri”.
Da altre parti (nel Blog di Pintore e in altri) mi si chiede quali conseguenze comporta l’eventuale erezione dei menhir in tempi diversi dalla costruzione della piramide tronca di Monte d’Accoddi.
Se i menhir fossero coevi o posteriori, solo un incompetente può negare che sono stati intenzionalmente collocati in punti funzionali alla collimazione del sorgere di Venere, Sole e Luna nei loro punti di arresto meridionali.
Se fossero antecedenti si aprono due scenari:
1)che i costruttori abbiano costruito l'altare facendo in modo che il suo centro coincidesse con il punto da cui si poteva collimare il sorgere di Venere ai venustizi meridionali in corrispondenza coi due menhir ;
2)che per puro caso (un caso più unico che raro) il centro dell'altare sia risultato coincidente con tale punto.
Sia E.Contu, sia V Tinè e A. Traverso hanno scritto che l'erezione i menhir è stata fatta in tempi coevi all'utilizzo dell'altare.
Faccio notare che anche a Stonehenge la hell stone (un menhir collocato 300 metri a nord est del circolo megalitico che funge da punto di riferimento allo stesso modo dei mehnir di Monte d’Accoddi) è precedente al circolo megalitico!
È provato che a Stonehenge vi erano strutture aventi significato astronomico precedenti al circolo megalitico che già utilizzavano la hell stone come punto di riferimento.
Dunque seppur (stante quanto è stato scritto su Monte d’accoddi) sia più verosimile che i menhir siano coevi all’altare, è possibile che siano posteriori o antecedenti ma il significato astronomico non verrebbe meno!
Sarebbe diverso ma non verrebbe meno!
L’erezione dei menhir in tempi coevi farebbe pensare ad un pianificazione astronomica complessiva, tempi posteriori o anteriori ad una aggiunta in corso d’opera o dei menhir o dell’altare.
In pratica sul significato astronomico non vi sono dubbi, mentre restano da sviscerare le fasi secondo cui quel significato astronomico si è formato ed evoluto.
PS: cliccando sui link all'inizio è possibile scaricare sia l’analisi archeoastronomica di Monte d’Accoddi sia il libro di E. Contu presente nella biblioteca telematica della Regione Sardegna.
1 commento:
Zedda scrive:
"purtroppo così come successo in precedenza le mie repliche, inviate al blog chimerico, sono state censurate."
ma non doveva essere il blog della libertà e dell'anti oscurantismo arioshardanico? magari ci metterai del tuo visto che t'han censurato anche sul manifeso sardo.
la mia solidarietà è scontata. in casi come questo la concedo anche a chi non stimo. figurarsi a te che argomenti con piglio, aggressività ma sostanziale correttezza (su melis sei però un disco rotto...).
grazie anche per le risposte sullo studio di accoddi; spero d'avere il tempo, intelligenza e "competenza" per riuscire a scovare qualche altra magagna o domanda, ma sarà difficile anche per la presenza dei temi "inediti".
ciao.
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