lunedì 12 aprile 2010

L'autogol dei critici letterari compiacenti

Scrive oggi su L'Unione sarda Giuseppe Marci, forse il maggiore critico letterario sardo e intellettuale di sinistra: “L'elettore di centrosinistra è scontento, guarda i suoi rappresentanti e non approva. Né le piccole, né le grandi cose; né le scelte politiche, né la moralità dei comportamenti: anche di quelli minimi. Faccio un esempio. Un (intraprendente) scrittore pubblica un libro con una (intraprendente) casa editrice. Un (compiacente) critico scrive un'articolessa che un (compiacente) redattore mette in pagina con grande risalto. Direte: e allora, cosa c'è di male? Niente; se si esclude che fanno tutti parte della stessa area politica, che da decenni se la cantano e se la suonano sostenendosi l'un l'altro e sostenendo gli stessi leader, dando quotidiane lezioni di pubblica moralità all'intero universo; facendo, in sostanza, i propri affari. Non hanno commesso reato ma una colpa più grave: hanno screditato la sinistra, hanno scippato nobili ideali trasformandoli in miseria”.

In realtà, l'amara considerazione e la denuncia di Peppino Marci non sono cucite intorno a questo o a quello scrittore, descrivono un quadro di malcostume che forse è presente ovunque, ma che in Sardegna ha tratti parossistici per due ragioni. La prima sta nella esclusione a priori di quanti, fra gli scrittori sardi, non sono cooptati o non sono iscritti alla nouvelle vague letteraria e/o allo schieramento politico fiancheggiato dalla critica militante; la seconda sta nel carattere ideologico delle esclusioni che riguardano tutti coloro che scrivono in sardo, indipendentemente dalle loro simpatie politiche.
La prima facies risponde ai criteri di “egemonia culturale” del mondo dei migliori, pessima rilettura della egemonia di gramsciana memoria. Va anche detto, a descrivere lo stato delle cose, dell'atteggiamento succube dell'altra parte dello schieramento politico sardo, incapace di sottrarsi al fascino dell'egemonia culturale di questa sinistra e quindi correa delle scelte che essa fa e riesce ad imporre. Uno degli intellettuali sardi di spicco che firmò la scomunica contro Sergio Frau ha scritto qualche giorno fa, in un sito della sinistra che più sinistra non si può, l'invito a non lasciarsi “suggestionare dalle varie e ricorrenti ondate di interesse quasi di massa (e sempre editorialmente fortunato) per scempiaggini come Shardana, Atlantide, da ultimo acabbadoras e altre affabulazioni mitizzanti e autoesotizzanti”. Dove chiunque può leggere nomi e cognomi, persino quello di una brava scrittrice nuorese una volta cooptata nella “nouvelle vague” e, come si vede, oggi espulsa, sappi tu se per le sue simpatie indipendentiste o se per il suo errore di aver voluto parlare di cose diverse dalle sorti magnifiche e progressive, come un qualsiasi Gigi Sanna o Sergio Frau o, honny soit qui mal y pense, Leonardo Melis.
Preoccupazioni inutili, quelle del Nostro, visto che critici e redattori compiacenti di queste cose non si occupano; hanno ben altri autori, compreso il Nostro, da sponsorizzare e da esaltare come rappresentanti unici ed esclusivi della cultura e della letteratura prodotta in Sardegna. Naturalmente nell'unica lingua usabile per scrivere: l'italiano. Ed ecco la seconda faccia della questione: in Sardegna si sono pubblicati negli ultimi trentanni circa duecento romanzi e racconti in sardo. Agli inizi il “fenomeno” suscitò un qualche interesse anche sulla stampa. Poi è calato un silenzio tombale che continua ancora oggi. Se i corrispondenti di paese non dessero conto, a volte, di presentazioni di libri in sardo, niente a che vedere naturalmente con le “articolesse” compiacenti, l'esistenza di una letteratura in sardo non sarebbe conosciuta neppure come “fenomeno”.
Il furore ideologico è tale che, in questo ambito, i critici e i redattori compiacenti non parlano neanche degli scrittori che, per dirla con Marci, “fanno parte della stessa area politica” e “sostengono gli stessi leader”. Nessun piagnisteo e nessuna invidia, questi autori viaggiano per paesi e villaggi parlando dei loro lavori con i destinatari dei libri, ma una grande pena, questo sì, per quanti, pensando di esercitare egemonie culturali – riprendo ancora Peppino Marci – “hanno screditato la sinistra, hanno scippato nobili ideali trasformandoli in miseria”.

15 commenti:

Grazia Pintore ha detto...

cco,ora mi sento all'altezza di poter esprimere un parere anche io su quanto ho letto in questo articolo e,proprio perchè mi ritengo di sinistra,posso dire con cognizione di causa che,purtroppo, è tutto vero e questo è uno dei tanti motivi per cui la sinistra perde quasi sempre.Se i cosidetti capi scendessero dal piedistallo ed accettassero le critiche,forse ci sarebbero meno disfatte politiche.Ora ho anche capito come mai Gianfranco Pintore non è pubblicizzato in Continente,forse perchè è troppo sardista,e leggerermente critico con la sinistra,avendo avuto l'opportunità di conoscere bene?Continuiamo a farci del male.

shardanaleo ha detto...

e che dire di un autorevole(?) giornale della sinistra che ha il blog sul web e che ha ospitato una delirante (due) filippica di un archeobuono che scrive anche da noi e che si preoccupa di condurre una crociata contro ATALNTIDE/SARDINIA, CONTRO SHARDNA/SARDI, CONTRO IL DIO JAHW NURAGICO... fin qui niente di strano. lo strano è che NON accetta i commenti se non di PARTE. io ho invato due commenti con NOME e COGNOME e non sono stati pubblicati. I miei commenti erano di risposta al vile oltraggio perpetuato da parte del nostro ARCHEOBUONO verso PAOLO VALENTE PODDIGHE (che niente sa), verso Gigi Sanna (jahw nuragico) leonardo melis (shardana/sardi) e (forse) frau... ma frau è dipendente di un giornale della Sinistra. Se avesse voluito ribattere LUI sarebbe stato accettato. Noi NO!
Non avete capito di quale blog di giornale si tratta? Una nostra forumista ha pubblicato un commento sarcastico. Ma non è stato capito il commento o forse perchè sconosciuta... il suo + stato accettato.
Bel modo di fare informazione a.... SENSO UNICO!
Kum Salude
leonardo

alberto areddu ha detto...

A me pare che i libri non si leggano più: non esiste il tempo materiale, manca quindi il tempo per la riflessione critica. Un tempo esistevano le stroncature: quel tal libro veniva passato al microscopio e se ne attaccavano i punti deboli, spesso suggerendo cose nuove e interessanti (il recensore era quasi un consigliori a posteriori alle inesattezze/stupidaggini di un determinato libro). Oggi è malcostume accennare agli "abomini" letterari senza nemmeno fare l'autore, come fosse tutta rumenta ciò che in essi viene detto, e come se DAVVERO queste opere fossero state lette. Forse c'è anche una paura a recensire al nero un'opera, hai visto mai che io recensore venga poi smentito dalla storia o dai fatti? Forse c'è anche una crescita del tasso medio di ignoranza nei maitre-à penser. Insomma c'è poca autentcità nell'agire recensorio, e credo che sinistra e destra c'entrino poco: manca la qualità nel saper giudicare (quel saper esser onesti, obiettivi e super partes), e il fenomeno in terra isolana risulta particolarmente virulento.

shardanaleo ha detto...

Gianfranco scrive: - "Uno degli intellettuali sardi di spicco che firmò la scomunica contro Sergio Frau ha scritto qualche giorno fa, in un sito della sinistra che più sinistra non si può, l'invito a non lasciarsi “suggestionare dalle varie e ricorrenti ondate di interesse quasi di massa (e sempre editorialmente fortunato) per scempiaggini come Shardana, Atlantide, da ultimo acabbadoras e altre affabulazioni mitizzanti e autoesotizzanti”. Dove chiunque può leggere nomi e cognomi, persino quello di una brava scrittrice nuorese una volta cooptata nella “nouvelle vague” e, come si vede, oggi espulsa, sappi tu se per le sue simpatie indipendentiste o se per il suo errore di aver voluto parlare di cose diverse dalle sorti magnifiche e progressive, come un qualsiasi Gigi Sanna o Sergio Frau o, honny soit qui mal y pense, Leonardo Melis." -
----
dunque:

Mi era sfuggito che parlavamo dello stesso BLOG di sinistra che più sinistra non si può e dello stesso CROCIATO investito del sacro fuoco purificatore da scrittori senza la LUREA IN ARCHEOBUONERIA. Quali appunto: SANNA, FRAU, PODDIGHE e... (honny soit qui mal y pense) LEONARDO MELIS. Sotto tiro, quest'ultimo, per aver osato scoprire una Ziqurat sarda con vicino un documento con la scritta "shardana" vale a dire SRDN...
mentre secondo l'ARCHEOBUONO/CROCIATO/LAUREATOIN ARCHEOBUONERIA il documento reca la scritta: MRD!
Lui però tiene a precisare che è un "vecchio sardo" amamnte della cultura sarda, cultura che suggerisce di insegnare a scuola (la SUA Cultura naturalmente e quella dei suoi colleghi).
kum salude!
PS: la risposta di leonardo non è stata pubblicata per un semplice motivo: leonardo è: "Un Fantarcheologo di STAMPO SARDISTA, con pulsioni INDIPENDENTISTE"!
LEO

zuannefrantziscu ha detto...

@ illiricheddu
Sono perfettamente d'accordo con lei che non è questione di sinistra e destra, salvo per un fatto: che la destra, con la sua subordinazione all'egemonia culturale della sinistra ne aggrava gli effetti.

@Leo
Inutile dire che puoi sempre pubblicare qui il tuo commento al poco commendevole articolo di Alfonso Stiglitz che ti è stato rifiutato dal manifestosardo. L'articolo del mio (ancora?) amico Alfonso Stiglitz (che da qui si può leggere) più che dispiacermi, mi ha sconcertato. Non per le sue tesi, che non condivido ma rispetto, ma per l'operazione politica che lo sottende.
Anche io sono appassionato dei film di Indiana Jones e so dei tentativi della Gestapo e, per par condicio, del KGB di assicurare ai rispettivi regimi i segni dei miti. Ma il fatto che Stiglitz assimili le ricerche di questi tempi alle follie naziste e staliniste è segno che qualcosa è saltato nell'autocontrollo suo e di chi lo segue su questa strada della scomunica fatta nel nome di chi sa quali retropensieri.
Nella foga della esecrazione per la "purezza della razza" che starebbe dietro le ricerche sui shardana, sul dio unico dei nuragici, etc, nemmeno si accorge di partire lancia in resta contro due esempi di meticciato su grande scala: i shardana venuti dall'Oriente e, ancor di più, il dio unico che si sarebbe imposto ai sardi. Altro che mescolare il sangue con un po' di commercianti fenici.
Temo che dietro a queste corbellerie ci sia la stessa paura che i nostri antenati avevano nelle caverne, quando sentivano arrivare qualcosa di sconosciuto e, per loro, pauroso.

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Dopo aver letto il commento di di Zuanne Francisco sono andato nel forum che ospita l'articolo di Alfonso Stiglitz è ho inviato il seguente commento (non so se verrà cassato), che vi riporto: "Mi pare che il buon Stiglitz esageri nelle sue “paure”, l’archeologia misteriosa che cerca il luogo a cui si riferiva Platone quando parlava di Atlantide esiste prima dell’Archeologia scientifica e continuirà ad esistere in futuro. Se poi oltre alle centinaia di luoghi ove viene collocata l’Atlantide, qualcuno vi aggiunge anche la Sardegna , che c’è di male? Forse che Stiglitz vuole impedirea qualcuno di sognare?
A me sinceramente i sogni di Frau, Poddighe, Melis, Mura, Pisu, Vacca, ecc. ecc. ispirano simpatia piuttosto che disprezzo!
Il vero problema dell’archeologia preistorica isolana e che il paradigma teoretico taramel-lilliano (cfr Archeologia del Paesaggio nuragico ) è arrivato al capolinea!
I discepoli del Lilliu sanno che il loro Principe e nudo e hanno paura a dirlo chiaro e tondo.
I miei studi archeoastronomici sul significato astronomico dei nuraghi sono stati pubblicati in prestigiose riviste accademiche internazionali, sono stati controllati e verificati dai maggiori archeoastronomi accademici europei, eppure gli archeologi sardi (il buon Stiglitz compreso) continuano a far finta di nulla. Si preoccuppino di prendere atto del significato astronomico dei nuraghi, invece di perdere tempo sul fatto che qualche fantasioso scrittore ha inserito la Sardegna tra le migliaia di luoghi indiziati di essere la mitica Atlantide!

cordialmente

Mauro Peppino Zedda"

shardanaleo ha detto...

Insomma il SARDISSIMO stiglitz non ha capito che in sardinia esiste un unico scrittore che NON scrive fantasie, pur non essendo (non ancora, pensa lui) inserito enll'ARCHEOBUONERIA UFFICIALE.
pensate che riesce ad avere simpatia per i SOGNI di VACCA, FRAU (però firmò il famoso documento contro)DI PISU, PODDIGHE, MURA, SANNA... e di quel fantarcheologo di MELIS pure.
Che brava e caritatevole persona. Come è UMANO LEI!
Insomma gli Archeobuoni hanno un'unica scelta: o ACCETTARLO fra loro (cosa a cui aspira con tutto l'animo e traspare da ogni suo scritto), o ergersi a difensore di questi quattro scalcinati SOGNATORI. Questo non è un avvertimento, ma una MINACCIA. capito TI SONO?
Grazie Zedda per tutto questo, lo dirò anche ai vari PISU, VACCA, (forse anche a Frau), Mura(?), Rassu (perchè no?)... PODDIGHE lo sa già da te. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE...
leonardo

Gigi Sanna ha detto...

Caro Gianfranco, sono stato avvisato molto in ritardo dagli amici dell'articolo di un non inedito Stiglitz 'predicatore'. Poichè sono stato impegnato due giorni fuori, in una conferenza a Cagliari, non ho potuto replicare subito con il mio articolo. Ora l'ho terminato e te lo invierò questa sera perchè, anche se vedo che alcune cose sono già state dette a dentri stretti, ritengo che sia opportuno riprenderle e sottolineare altri aspetti di 'perdita di controllo' del nostro che sanno di follia pura.

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Caro Leo,
non nego che aspiro che le mie teorie (penso che anche Sanna abbia la medesima ambizione per le sue) diventino patrimonio dell'archeologia accademica preistorica.
Tu invece a cosa punti? A far ridere?Come quando stravolgi le stratigrafie mettendo cultura di ozieri (ziggurat) dopo i nuraghi e questi nel mesolitico.
Comunque consolati se tu mi fai ridere gli archelogi mi fanno piangere! (nel constatare come è malridotta l'archeologia sarda)

shardanaleo ha detto...

ZEDDA SCRIVE: - ""Tu invece a cosa punti? A far ridere?Come quando stravolgi le stratigrafie mettendo cultura di ozieri (ziggurat) dopo i nuraghi e questi nel mesolitico.
Comunque consolati se tu mi fai ridere gli archelogi mi fanno piangere! (nel constatare come è malridotta l'archeologia sarda)""-
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Ecco perchè ti sei iscritto alla facoltà... devi recuperare il (molto) tempo perduto. ma una volta che avrai il tuo PAPIER gliela farai vedere a quegli ignoranti di ARCHEOBUONI! Bravo zedda... siamo in attesa... e loro, gli archeobuoni stanno già tremando!
Udite gente, Udite! Tempo pochi anni e avremo anche un VERO ARCHEOASTROLO...NOMO con patente di ARCHEOBUONO...
vai Zedda. Siamo tutti con te! falli NERI!
SHAR

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Caro Leo, per ora mi accontento di far nero te!

mario carboni ha detto...

Cari amici
non dimenticate che sotto le idee di questa cricca, spesso e gratta gratta, si rintracciano motivazioni ben piu, prosaiche. Ovvero la vil moneta.
Spulciando delibere di giunta regionale, provinciali, comunali ed oltre si scoprono fiumi di denaro, sovvenzioni, consulenze, incarichi, finanziamenti, sempre diretti verso la stessa cricca di intelleuali.
Purtroppo non solo dal loro colore ma anche dall-avverso per sudditanza culturale.
Non sto chiedendo di fare il contrario, sono contrario al metodo stesso della discriminazione politica nella cultura.
Ma oltre alla discriminazione, al favoritismo politico, da noi esiste la discriminazione verso i " nazionali" sardi..che continua..
Non c'e', da stupirsi, cosi, accadeva nei paesi del socialismo reale.
Si chiamava nomenclatura...
Sono gruppi autoreferenziali in sostegno di un regime che fanno coincidere se stessi con la realta'.
I piu' schifosi erano quelli che operavano nelle nazionalita' negate come polonia, lituania, estonia ecc che favorivano la russificazione contro la cultura dei loro stessi popoli.
Nulla di nuovo sotto al sole...
Il pericolo maggiore e' il loro trasformismo..
Gia' adesso cominciano a impiegare il sardo..

Mario C.

shardanaleo ha detto...

Mario C. : "Il pericolo maggiore e' il loro trasformismo..
Gia' adesso cominciano a impiegare il sardo.."
--
Ecco, è quanto anch'io ho colto da tempo negli interventi di figuri del calibro di questo PREDICATORE: IL TRASFORMISMO.
Dal suo intervento traspare il tentativo di compiacere chi ha a cuore la Sardinia. "Bisogna che la stoira sia insegnata nelle scuole" E la gente applaude(?). Si ma quale storia? LA LORO! Quella della SARDINIA ROMANA, FENICIA, CARTAGINESE, PISANA, SPAGNOLA... ove i Sardi MAI compaiono.
Questo signore è arrivato a dichiarare che egli è SARDO e SARDISTA.
Beh! io sono stato tempo fa nel partidu Sardu come consigliere nationale e non risulta affatto questa cosa. Infatti dalla protezione che gode in seno a quel giornale in cui scrive, si capisce benissimo in QUALE partito (POCO) sardista egli militi.
Questo giornale che RIFIUTA DI PUBBLICARE una, due, tre repliche a firma LEONARDO MELIS e di chi non sia di chiara fede politicamente dichiarata dell'ULTRA SINISTRA.
Questo signore, dopo le sue dichiarazioni, arriva a NEGARE quanto gli si rinfaccia. (vedere un mio post riguardo a una sua
dichiarazione all'Unione Sarda. Che io conservo).
Una persona che gode della mia massima fiducia e che si occupa di importanti proggetti a livello europeo (compresa sardinia) mi dice di essere stata avvicinata dal signore. Giusto per buttare un poco di fango su alcuni FANTARCHEOLOGI SARDI. Ella ne ha comunaque tratto una buona impressione. "per la cortesia e l'istruzione".
Diceva Totò: "Se l'imbroglione avesse la faccia dell'imbroglione, non imbroglierebbe nessuno!"
Kum Salude
leonardo

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Nel Manifesto sardo ho "tentato" di postare un nuovo commento che invio anche a voi: "Al prof Angioni e al dr Stiglitz faccio notare che Giovanni Lilliu si prestò in maniera attiva a suggellare il successo della proposta di Frau!
Nella chiusura della campagna elettorale di Soru e della Mongiu nella sala conferenze del Rettore dell'Università di Cagliari vi erano Lilliu e Frau, con Frau in grande spolvero che inveiva contro il reto degli archeologi sardi!
Caro Alfonso, perchè nelle tue critiche non cominci a cercare in casa tua, tra tutti i tuoi colleghi che hanno appoggiato l'ascesa di Frau?
Mi pare che non sei un proprio un Alfonso cuor di Leone, visto che invece di prendere di mira i burosauri amici di Frau te la prendi con gente che non conta un ...!"

Mauro Peppino Zedda ha detto...

scusate reto sta per resto non per retto!