di Leonardo Melis
Il problema sollevato dai ragazzi del GRS su S. Vero Milis è di una attualità disarmante. L'incuria, l'abbandono e il disinteresse da parte degli Enti preposti alla conservazione e valorizzazione dei nostri tesori archeo è disarmante. Disarmante e ripetitiva in modo inimmaginabile.
Mi capita spesso, nelle mie conferenze sui Popoli del mare, di elencare queste strane sparizioni. Credetemi, sono centinaia. Basta fare un salto al museo archeologico di Cagliari (ma anche di Sassari e...) e chiedere di un oggetto preciso; vi sentirete rispondere con la fatidica frase di "Montipramica" memoria: "è in restauro"
- I famosi scarabei "egittizzanti" che poi egizi sono, qualche migliaio.
- Uno djed egizio a quattro livelli –
Il trapano (definito "spiedo") in bronzo
- LA stele di Nora, sparita lo scorso anno per almeno 7 mesi nel silenzio generale. La scomparsa fu denunciata all'Unione Sarda da Loenardo Melis a settembre e riapparve nel maggio dell'anno seguente. Dopo essere stata concessa a un museo di arti orientali di Parigi e classificata con la scritta "stele fenicia"
- Le statue egizie della tomba di Solki: le ultime notizie parlano di chiusura della tomba "per restauro"
- Le statue di Monti Prama, beh! Qui sappiamo...
- Le tavolette di Tzricotu, beh! Qui sappiamo, grazie a Gigi Sanna e altri amici dell'oristanese.
- I numerosi altri oggetti che non conosceremo mai... la giustificazione è sempre la stessa da parte di chi dovrebbe dare risposte: "Sono in restauro"... ma per quanto ancora? Quanti anni dovranno ancora passare anche per i Giganti, prima che escano dalla nuova "prigione" a Li Punti?
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