di Adriano Bomboi
Quali sono le priorità del Partito Sardo d'Azione? Antoni Simon-Mossa riteneva la corrente Autonomia inadeguata: a fine anni ‘60 sosteneva infatti che essa aveva fatto perdere 20 anni al Popolo Sardo per la tutela dell’identità e lo sviluppo economico. Questo nonostante alcune innegabili migliorie al nostro territorio che la Repubblica Italiana non poteva eludersi di apportare se voleva ambire ad entrare nel consesso degli stati più avanzati.
Che cosa dovremmo dire oggi? Forse che aveva torto? Io non me la sento.
E’ tempo di fare l’inventario nel magazzino della memoria collettiva: Che cosa è rimasto del “Popolo Sardo” menzionato dalla carta statutaria del 1948? Episodi come quello di Pratobello sembrano appartenere ad un mondo lontano a cui in fin dei conti, non ci sembra di appartenere.
Esiste una discreta fascia di popolazione che si sente italiana a tutti gli effetti, un’altra che tiene il piede in due staffe (e che politicamente spesso determina la vittoria di un polo italiano sull’altro) ed una minoritaria che ha preservato e diffuso una “missione natzionalista” che nei fatti ha ancora scarsa progettualità e quindi applicazione pratica.
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