Avvicinandosi questo blog ai diecimila lettori, mi pare doveroso render conto delle analisi che dal 24 di maggio (data di attivazione) fa Google Analytics, il sito specializzato in questi affari, il quale avverte che va data attenzione più alle tendenze che ai numeri assoluti.
Dal 24 maggio a ieri (16 luglio) sono state viste 5209 pagine da un 69,58% di visitatori abituali e da un 30,42% di nuovi visitatori. Abituali e nuovi provengono in gran parte da Sardegna e Italia, ma anche da Spagna, Catalogna, Svizzera, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Belgio, Stati Uniti, Germania, Svezia, Canada, Regno unito, Vaticano, Australia, Venezuela, Colombia, Austria, Olanda, Norvegia, Giappone. L'elenco è fatto in ordine decrescente.
Il 30,42% è entrato una sola volta nel blog e il 48,62% lo ha fatto da 10 a 200 volte. A parte la prima pagina, quella cui si accede per leggere l'articolo del giorno, e a parte le rubriche dell'archeologia e della lingua sarda (nel complesso il 69,9%) gli articoli più ricercati autonomamente sono stati: Escalaplano: "archeologi" in calzoni corti, l'articolo del prof Ugas "L'uso del sardo non è solo un diritto: è un dovere, lo scambio di lettere fra l'architetto Laner e Massimo Pittau "Caro Pittau: rispondiamo a Usai? Caro Laner: sì", e "Un'altra scrittura sarda", l'articolo del 19 febbraio che ha dato il là alla discussione in corso su questo blog.
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