sabato 22 gennaio 2011

Ischimus in uv'est ma no it'est: appellu a sos epigrafistas - We know WHERE, but not WHAT it is: a call to epigraphists - Sappiamo dov'è, non cos'è: appello agli epigrafisti


de/by/di Stella del Mattino e della Sera

Custu documentu epigràficu, in curtzu “Su bìculu de Putzumajore”, est istadu bogadu a craru sa prima bia dae su chircadore indipendente e iscritore Leonardo Melis. In s'ùrtimu libru suo “Shardana, Jenesi degli Urim” nos at mustradu una fotogràfia, cun sa trascritzione e prima bortadura de s'iscrita fatas dae s'epigrafista Gigi Sanna. Finas a duas dies a como e siat su logu de s'agatu e siat su de su costoimentu fiat disconnotos pro sa gente. [sighi a lèghere]

This epigraphic document, shortly “The shard from Pozzomaggiore”, has been first presented by the independent researcher and writer Leonardo Melis. In his last book “ShardanaJenesi degli Urim” a photo, a transcription and a tentative translation of the document by the epigraphist Gigi Sanna, have been proposed. The whereabouts of the find where, until two days ago, undisclosed to the public. [see all]

Questo documento epigrafico, in breve “Il coccio di Pozzomaggiore”, è stato presentato per la prima volta dal ricercatore indipendente e scrittore Leonardo Melis. Nel suo ultimo libro “Shardana, Jenesi degli Urim”, ci ha proposto una foto, con trascrizione e traduzione tentativa del testo da parte dell'epigrafista Gigi Sanna. Fino a due giorni fa il luogo di ritrovamento e di conservazione del reperto non erano noti al grande pubblico. [leggi tutto]

9 commenti:

Archeologia Nuragica ha detto...

Sono contento che finalmente sappiamo che il coccio è stato trovato in uno scavo regolare, (c'era il rischio che se proveniente da scavo clandestino avesse perso ogni valore culturale).
Considerando che lo spillone di Antas (con la scritta) è stato reso pubblico dopo 30 anni , la petizione è servita a qualcosa , avanti con la prossima!!
Grazie Senator Massidda.
Cara stella del Mattino e della sera, il fatto che nel nurgahe Clvu di pozzomaggiore vi siano ceramiche puniche e romane non significa che in qual nuraghe vi siano passati i punici o i romani!
Se la Cina sta inondando di merci la sardegna non significa che i cinesi...

saluti

mauro peppino

shardanaleo ha detto...

dello scavo conserviamo L'ANNO, e del ritrovamento del documento:
- GIORNO MESE ANNO
- DIRETTORE AI LAVORI
- PERSONA DELLA SOVRINTENDENZA che curò gli scavi
- VARIE FOTOGRAFIE (alcune ancora inedite)
- LOCALITA

Queto è stato in parte pubblicato nella NUova Edizione del libro "Jenesi delgi Urim" a settembre. Ove si trova anche la "seconda Parte" della faccenda della Ziqurat non lontano dal nuraghe Alvu.
Le novità sulla Ziqurat riguardano quanto frettolosamente dichiarato dagli ARCHEOBUONI "Trattasi di PROTONURAGHE!"... peccato che abbiamo delle nuove foto in cui risulta che tale costruzione è
SITA... SOPRA UN NURAGHE...
Kum Salude
leonardo

Gigi Sanna ha detto...

Sì,è così, caro Peppino Zedda. Quella donnina che mi vuole così bene da sognarmi in pigiama a strisce e dietro una bella finestra con il cielo a quadretti, ha frastornato il mondo con quel suo miceneo fantasioso e con la frequentazione dei Micenei in Sardegna. Però guarda, purtroppo per lei, cosa succede: in Grecia e a Creta la cosiddetta Lineare B micenea si spreca. In Sardegna quasi ottanta documenti dell'età del bronzo parlano in alfabeti e lingua semitica siro-palestinese. Ottanta a zero. Ci sarà pure un motivo o no? E poi scrive che io sono un ambiguo (anzi 'abitualmente ambiguo'), perchè la mia azione sarebbe tesa ad ostacolare quella ...dell'Ufficio. Caspita se l'ostacolo, ma non l'Ufficio che c'entra per quello che c'entra; ostacolo chi si serve di quell'Ufficio autorevole e si pronuncia nel modo che si pronuncia, coinvolgendo anche chi non ha colpa nessuna. Sbaglio sul 'miceneo' e sui micenei? Appena si troveranno un po' di documenti sulla loro scrittura ( una percentuale ovviamente dignitosa, che ci consenta di fare 'scienza'), allora chiederò scusa. Dopo di che volteremo la barra e parleremo di Micenei e Semitici nell'isola dei Shardan. Parleremo di Kedossene e di Ichnusa assieme nella seconda metà del Secondo Millennio a.C.. Ma per ora così non è. Proprio per niente!
In attesa delle risposte (che mai verranno!) sulla natura dei segni del coccio di Pozzomaggiore caro Zedda, perchè non mi mandi la pagina riguardante le osservazioni epigrafiche di Bernardini sullo spillone di Senorbì? Sono riuscito in maniera rocambolesca ( caspita che fatica e che tempo ci vogliono per avere la 'doverosa' documentazione epigrafica !) ad esaminare la foto dello spillone, ma non so nulla di dette osservazioni. Naturalmente, come immaginavo, in quei segni non c'è niente (ma proprio niente!) di fenicio; ma noi, per doveroso metodo, teniamo sempre conto, anche quando è fatica sprecata in partenza , delle opinioni di chi esamina, scrive, trascrive,interpreta per primo.

DedaloNur ha detto...

in effetti anche io pensavo che la Soprintendenza .....pensasse.....che il coccio di pozzo maggiore dell'Alvu, fosse un falso, di chi, vuolparlare a tutti i costi di scrittura nuragica...

ora apprendo che fu rinvenuto in uno scavo regolare (qualche dettaglio in più?) e che la scrittura sarebbe fenicia. la domanda spontanea quindi è, perchè non c'è ancora una traduzione? approssimativa, tendenziosa, approssimativa, rigorosa, purchè sia?
il sogno è che possa spiegarci qualcosa sui Nuraghi.

il coccio esaminato da Pettinato lo stanno invece cercando...bisogna insistere...

shardanaleo ha detto...

@dedalo... lòa trraduzione CHI dovrebbe farla secondo te? Gli archeobuoni che di scrittura capiscono meno che di Storia? LA TRADUZIONE c'è e se tu dici di ignorarla allora non dovresti nenche farla questa domanda, non in questo sito. perchè offendi CHI l'ha tradotta e chi poi l'ha pubblicata. Del resto mi pare che tu fr4equaenti questo forum: in cui si è tanto discusso del DOCUEMNTO DI POZZOMAGGIORE : http://shardanapopolidelmare.forumcommunity.net/?t=37608833

Archeologia Nuragica ha detto...

mandami un numero di fax che te lo mando!

DedaloNur ha detto...

Caro Leo, non m'ero reso conto del link di Sanna, e non ricordavo la sua traduzione.
In ogni caso non strillare presumendo che io intenda offendere alcuno: uno può anche avere i fatti suoi per la testa ed esser distratto.

comunque sia, se anche la traduzione di Sanna fosse buona (speriamo, io come sapete, sono un vero ignorante della materia, ma certo non mi stupirebbe il rapporto con Ugarit), continua a stupirmi l'assenza di una traduzione ufficiale, a meno che, io non sappia sempre per mia ignoranza..... qualcuno di voi, immagino, ha tentato d'informarsi, sapete nulla?

Senz'altro ne avrete dscusso, ma in questo momento sono proprio preso d'altro e non rammento nulla.

@ Atry
carissima, ho visto la tabella, però alcune lettere del coccio e della tabella mi sembrano presenti:
1) la testa di toro, c'è.
2) la freccetta c'è anche se rivolta in basso (e non in alto come nel coccio)

sono caratteri entrambi presentenella tabella...tu però, mi pare di capire, affermi che sia l'associazione (così com'è nel coccio) a rendere inequivocabile la provenienza da Ugarit...

è su questo che, dal basso della mia ignoranza, purtroppo, non oso pronunciarmi.

DedaloNur ha detto...

vedo una "testa di toro" nel punico di El Hofra, e nel neopunico.

Ovviamente non so argomentare se quella di pozzo maggiore sia più o meno diversa da quella di el hofra o neopunica...;

Gigi Sanna ha detto...

Quei segni li vedremo bene, uno per uno (anche nella loro formazione diacronica), anche durante il corso. E, naturalmente, cercheremmo di dire che cosa c'è scritto. Di più non posso fare.