giovedì 6 gennaio 2011

Cavallette e orgoglio ferito

di Augusto Secchi

Un ramo dell'albero deradicato di Irs ha fatto sapere che non fa più parte di quell'albero. L'altro ramo, dopo aver vestito i panni chiassosi di Assange, è in attesa di rilanciare. Il popolo degli amareggiati, come sempre quando c'è una scissione, deve mettersi il cuore in pace e decidere da che parte stare. Questo, verosimilmente, è il pensiero che circola nella testa dei due rami.
Nella testa dei disincantati il cervello - lo dice la storia di altre scissioni - gira diversamente. A volte, prima di riprendersi da quel disincanto, passano anni a flagellarsi nel limbo della delusione e dello scoramento. Spesso, invece, vanno a rimpolpare quella grande schiera di schede elettorali immacolate.
E poi, alla prossima tornata elettorale, dovranno sorbirsi gli appelli degli intellettuali, dei candidati e dei duri e puri che, novelli Gramsci, li inviteranno a parteggiare, impegnarsi, trasfondere il proprio sangue in difesa di un'idea. Un'idea che loro, questo si dimenticheranno di dirlo, hanno calpestato in nome di qualcosa su cui non mi soffermerò perché non ho voglia di rimestare il pastone fatto di: «Io sono per questo, e io per quest'altro, noi eravamo per una strategia senza capipopolo, e noi per una che andasse in mezzo alla gente eccetera eccetera». Entrambi, su questo sono prodigiosamente affiatati, hanno disperso tutto ciò che hanno creato con puerili: «Io con quello? Mai!».
È una triste verità, bisogna ammetterlo, forse un flagello che ci è arrivato con le cavallette dell'Apologo del giudice bandito o, come in molti amano ripetere, con il cavallo di Carlo Quinto dipinto da Tiziano. Ciò che non sono riusciti a capire è che assieme a quei consensi ottenuti con fatica hanno perso, tutti, in credibilità. Incapaci di mettersi d'accordo partendo dal solido tronco di un'idea comune, non potranno certamente ritrovare, nei loro sostenitori sconfortati, tutta quell'energia che hanno dilapidato sollevando, come gli istrici, gli aculei e l'animosità del loro orgoglio ferito.

9 commenti:

zippiri ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
zippiri ha detto...

Non posso che condividere quello che scrive Augusto. Semplificando di molto si potrebbe dire che hanno "fatto i conti senza l'oste" e l'oste in questo caso sono i 30000 elettori che hanno dato fiducia al movimento, diventato poi, purtroppo, partito, con tutte le insidie che nei fatti ha comportato un'operazione di questo tipo.

Auguri comunque a entrambi: IRS e CRS

Ma alla fine credo che purtroppo, come dici tu, chi ci guadagnerà saranno, come sempre, gli altri partiti.

Giuanne

bachisi ha detto...

salute, non ci vedo nulla di negativo in un evoluzione in termini pluralistici della dialettica indipendentista , ci saranno più voci con diversi registri, tutte con il medesimo fine, piutosto bisognerà fare in modo che non perdano tempo ed energia a fare una guerra civile
.. noto piuttosto e spero di sbaglirmi una certa soddisfazione mal celata su alcuni blog sardi , che ironizzano su una scelta che io giudico coraggiosa e quasi fisiologica

shardanaleo ha detto...

Se l'impressione percepita è che fra i NON schierati.. che poi sono la maggioranza delgi elettori, le simpatie vadano a Gavino, è perchè Sedda e i suoi hanno fatto di tutto per ALIENARSI LE SIMPATIE della Gente "Comune".
Non ci si può scagliare di brutto e subitaneamente, contro:
- EMILIO LUSSU e BELLIENI definendoli TRADITORI e VENDUTI all'Italia.
- CONTRO LA BANDIERA DEI MORI, ormai accettata e amata dalla maggiranza dei Sardi, definendola BANDIERA DEI COLONIZZATORI... senza oltretutto avere gli studi e le conoscenze sufficienti per affermarlo.
- CONTRO una parte di STUDIOSI e SCRITTORI SARDI che si battono per la Cultura e la LIngua sarde, definendoli NAZIONALISTI con un significato ambiguo del termine.
- CONTRO (dichiarattamente e con rancore) gli altri PARTITI INDIPENDENTISTI e AUTONOMISTI.
- TRASCURANDO L'USO DELLA LIMBA nelle manifestazioni pubbliche più importanti.
.. E tanto altro, che la Gente non percepirà MAI. Giusto o sbagliato che sia.
Una tatttica suicida che è difficile da CAPIRE.
Kum Salude
leonardo

Stefano Soi ha detto...

Buongiorno,
scusate ma io non riesco a capire.. Tutti a dare giudizi, a guardare pagliuzze, polveri e microscopici elementi di disturbo negli occhi degli altri.. Ma quello che proprio non riesco a capire è se le persone che parlano desiderano davvero una repubblica di Sardegna o no. Se no, pazienza, per me molto grave, ma pazienza..

Ma se si volesse e desiderasse realmente creare una Repubblica di Sardegna come la vorreste creare?? Seguendo quali metodi e quali percorsi?? Alla fine il discorso è proprio quello, se si vuole creare una Repubblica di Sardegna lo si preferisce fare secondo certe logiche o secondo altre?? Sig. Melis, perchè non schierarsi con SNI o AMPI che tengono i quattro mori?? Io penso che se davvero ogni sardo desiderasse creare una Repubblica di Sardegna, i rigagnoli alla fine troverebbero il modo di confluire.

Appare invece distruttivo e improduttivo, anomalo, che si faccia sempre una certa cronaca senza spiegare in fondo quale sia la personale visione politica. Perché alla fine in quel luogo di “consiglieri, consulenti ed esperti” c’è spazio per tutti, e si vive benissimo sino a quando non si prova ad organizzarsi e a cambiare realmente le cose..

Con amistade..

Adriano ha detto...

Hai ragione Leonardo, purtroppo i nazionalisti arborensi fanno anche queste cose...

Bomboi Adriano

elio ha detto...

@ Stefano Soi

Perché repubblica e non regno? O meglio ancora, governo di pochi illuminati? Sicuramente meglio: la monarchia sta dando cattivo esempio di sé, in quel poco che ne è rimasto e negli epigoni senza corona. Vuoi mettere, una bella aristocrazia di intellettuali? Che, lasciamo perdere le pagliuzze, ma i “segni” li colgono tutti; qualcuno forse no, come ad esempio la buzzurragine ruspante di un vecchio condottiero indipendentista. Oppure, cogliendolo, si sarà ritenuto ininfluente, un insignificante peto, a petto di chi con i segni ci gioca.

shardanaleo ha detto...

""Sig. Melis, perchè non schierarsi con SNI o AMPI che tengono i quattro mori?? ""
Ho smesso di schierarmi da tempo... e per questo mi sono anche beccato l'inimicizia di qualche partito.
ANCORA con la DEMONIZZAZIONE dei quattro Mori? Ma vi rendete conto?
Mi pare di capire che se uno non sta dalla Parte di un certo partito non potrà mai avere "la republica di Sardegna"...perchè propio republica? NOn vi è scelta manco su questo?
... Bah! Io sono un NON SCHIERATO che vota... (forse)... osservo e scelgo... e (forse) voto...
Kum Salude
leonardo

backi ha detto...

mirae ka seisi curiososo ,
per quel capisco di sardegna e di sardi mi pare che sia piu sardo sedda, sopratutto per coerenza tenacia de zente ki allegada in sardu e bestitdi a vellutu, la gente comune che dite voi e meno fessa di quello che pensate perchè alla fine se vogliono farsi una dose di tradizione accendono il tenore di lode o attobianta a su fogu de santantoni, purtroppo la fame la disoccupazione il neocolonialismo hanno bisogno di grafici equazioni di terzo grado e tanto pragmatismo, è neccessaria una visione in prospettiva non di cavalcare la contingenza per alimentare il proprio potere mediatico, a buon intenditore poche parole. fidatevi di un zilleraio che di gente sarda ne mastica tutti i giorni.