martedì 13 gennaio 2009

Sardo-fascisti, altro che caduta di stile. Verità

di Carlo Carta

Il Presidente Soru ha parlato bene, con cognizione di causa. Parole chiare, meditate e dal cuore! Il Psd'az di oggi parla con lingua biforcuta ed i visi pallidi si son sostituiti ai mori di Sardegna. Non vogliono il Nucleare e vanno a braccetto con i Colonialisti. Hanno intenzione di vendere la nostra bella Isola in cambio delle solite perline & poltrone.
Giacomo Sanna, dopo la solenne bocciatura (ma si dice così?) lombarda, nel listino (comodo comodo) regionale ne è un grande esempio. Il Psd'az a destra è inaccettabile. Un ex democristiano è riuscito a portarcelo! Queste sono le parole di un vecchio militante, oggi 85 anni, che ha conosciuto Emilio Lussu. E' venuto a trovarmi per spronarmi ad organizzare la battaglia contro questi finti sardi. Agitando "sa mazzocca", mi ha aperto gli occhi ed indicato la strada...
Mi piace ascoltare i nostri vecchi, hanno sempre tante cose da dirci, tanti suggerimenti da darci...
Diffido della tv, dei giornali, di chi sa parlare bene ed ha un ottima favella... Sono meglio le pause, emozionano e danno spazio alla riflessione.
Sardo-fascisti come i fascio-mori una caduta di stile? Non l'amara constatazione della realtà.

Caro Carta, vedo che l'improperio contro l'avversario è tornato a diventare, da quelle parti, categoria politica. Contento tu... Ma sul colonialismo, per piacere, abbi un po' di ritegno. Almeno oggi che il partito di Soru deciderà a Roma, e non in Sardegna, come saranno fatte le liste in Sardegna. Non esiste un colonialismo buono e uno cattivo: esiste il colonialismo e basta. [gfp]

4 commenti:

p.atzori ha detto...

Penso che il momento storico del psd'az, ultimo superstite dei partiti di azione, sia concluso. Ma occorre tenere in vita questo partito, con opportuno accanimento terapeutico, ossia votandolo, per farlo sopravvivere a Soru, l'ultimo ingannatore dei Sardi, che si è cercato fuori i padrini. Poi, potremo dedicarci a fondare una qualche organizzazione politica territoriale moderna.

Anonimo ha detto...

AL LOSA E' MORTO IL PSD'AZ

Caro Gianfranco,

oggi ad Abbasanta è morto ufficialmente il Psd'az! La consegna della bandiera dei 4 mori al "Moro di Arcore" da parte di questo Segretario sardista, mi ha ferito profondamente. Per me e per la mia famiglia è una giornata triste. Mi son passate davanti, velocemente, le storie di Hamphsikorra, Eleonora, G.Maria Angioi, E.Lussu, Marieddu Melis, la mia povera nonna... Non penso di esser l'unico, oggi, a stare male. Ma passerà...e domani triplicherò, quadruplerò, quintuplicherò le mie forze per convincere la mia gente, al cospetto di questi "ascari", che è sempre e comunque meglio Renato Soru. Lo griderò con forza, con tutti, spassionatamente, contro tutti i "Tito Livio", falsificatori oggi come ieri, della nostra testarda e millenaria storia Sarda.

Saludi e trigu a tottus

Carlo Carta

p.atzori ha detto...

Al sardofascismo, aggiungerei il sardocomunismo della seconda meta del secolo scorso, tra i guai che hanno impedito al psd'az di dare prospettive più dignitose alla Sardegna.
Soru è stato proclamato candidato governatore a Roma. Il rappresentante di colui che lo ha proclamato, Passoni, è un personaggio che è servito per far digerire tale investitura dall'alto. I sardi dovrebbero accettare una simile imposizione?
Quanto al continuo riferimento a Lussu, direi si, uomo integerrimo (Soru lo è?), combattente, antifascista, cofondatore del psd'az., si, ma PESSIMO POLITICO, con condizionamenti veterocomunisti che gli hanno precluso la strada per il riscatto dell'isola. Il psd'az ha avuto ben altre menti per raddrizzare le cose e, purtroppo, non hanno avuto campo libero. Ai quattro mori, io ne aggiungerei due: Soru e quello di Arcore. Ma occorre fondare un movimento dove il pragmatismo e non l'ideologia sia l'impostazione. A d'arziare siat sa conca frades!

p.atzori ha detto...

Carlo Carta vede gli "ascari" di una parte e non quelli dell'altra. Ma forse dire "ascari" è già un vanto, per il fatto che gli ascari erano ottimi combattenti, non personaggi in cerca di poltrone.
Se i Sardi sapranno trovare le ragioni storiche di unione, direi fraterna,solo allora in breve tempo l'isola potrà cambiare le cose. Soru può forse essere visto come il male minore, ma non è certo uomo capace di unire i sardi. E' necessaria una nuova entità politica, pluralista e libertaria, con chiare idee in campo economico, che sappia convincere dei sacrifici necessari per un domani migliore. Movimenti vivaci come iRS sono utili alla causa, ma largamente insufficienti nel breve periodo. Io credo che in pochi anni si possa tirar su qualcosa di veramente nuovo e rappresentativo dell'intera Sardegna, se superiamo le contrapposizioni indotte da Roma.