di Franz Koren
Fa piacere leggere lettere come la sua, signor Pintore. E strano che il tuttologo gliel'abbia pubblicata. E' vero che, quando si parla di ex-nazioni, stati o patrie passate poi SOTTO l'IT, improvvisamente si scatenano isterie incontrollate, proprio da paventare possibili scenari da Kosovo, e perché no da ex-Cecoslovacchia?
Considero l'"unità" d'IT una immane sciagura causata da un grossolano errore della storia, alla quale bisognerà mettere mano, prima o poi, per restituire dignità alle varie componenti.
Qui da noi, in Friuli, c'è stata la magnifica PATRIE DAL FRIUL che tanto onore e lustro ha dato alla nostra macroregione. Il friulano è la quarta lingua ufficiale d'IT.
L'Italietta si vergogna non solo -e a ragione- della propria storia recente, ma anche della storia moderna sulla quale si basa tutto il patrimonio culturale che si ritrova.
Tanto delicati ed accondiscendenti verso una nazione straniera -Vaticano-, tanto passivi verso il Lombardo-veneto, la mitica Sardegna etc.
Sostengo che l'IT avrà una difficile durata, garantita ancora da un certo diffuso benessere economico. Appena dovesse scricchiolare qualcosa, certamente passerei dall'altra parte perché non ho intenzione di difendere alcun privilegio di altri (di questo si tratta).
Spero sia d'accordo con me (e di non averLa scandalizzata).
P.S. noi friulani ci consideriamo figli di un grosso incesto. I nostri pro-avi nel 1866 ci hanno sodomizzato con il referendum definito qui da noi "la grande truffa": urne per il sì a dx (con salsicciotti e polenta), urne per il no a sx con un addetto a prendere il nome. Risultato (dopo 6 giorni di scrutinio)? 97% sì, 1% no, 2% nulle.
Il pseudo-stato aveva già fatto i festeggiamenti dell'"unità" 2 giorni prima dell'esito del referendum!!!
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