lunedì 20 settembre 2010

Rieccolo: e Norace eccepì...

di Efisio Loi

Ci avrei giurato. Appena letto l’articolo di Davide Marras, ho subito capito che sarebbe stata una cosa inevitabile: in nessun modo sarebbero riusciti ad impedirgli di venire a farmi visita. Infatti, puntuale, come ogni volta nel momento del bisogno (sarà mica il mio angelo custode?), mi compare, sul farsi e il non farsi dell’alba, il nuragico Norace.
Bene, mi son detto, chi sa che non riesca a farmi dire qualcosa in proposito di miti falsi e miti veri. Ma subito ho capito che non era aria. Andava avanti e indietro per la stanza a gran passi, gesticolando con le braccia al cielo in un effluvio di parole per me incomprensibili. Me le mettesse almeno per iscritto, le potrei sottoporre ad Aba, così, per levarmi la curiosità sul turpiloquio dei nuragici. Altrimenti è come vedere un film, facciamo americano, con colonna sonora in lingua originale, senza capirne una cicca. La stessa cosa che mi capita con la medesima Aba, quando, nei suoi post, attacca con l’inglese e va avanti per un pezzo. Colpa mia, si intende, da ignorantone che sono.
Meno male che a un certo punto ‘su bisu’ mi si pianta d’avanti e, con fare corrucciato mi apostrofa: “Ma ita seis amachiendusia?” Proprio così, in una variante del campidanese e che, dall’accento, mi è sembrato fosse il dialetto del mio paese; non essendoci, però, né lettere elle rotacizzate né enne col colpo di glottide, non saprei dire di preciso.

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12 commenti:

Giuseppe ha detto...

Complimenti Efisio, visto che il mio lavoro è dedicato anche ai miti non posso non intervenire.
"A candu unu bellu bisu" con Omero, con Stesicoro e con Platone? Solo se riesci a parlare con quelli della terra di Nausicaa, di Tartesso e di Atlantide posso trovare un pò di conforto e capire finalmente come separare i miti falsi da quelli veri!
Naturalmente mi riconosco nella tua categoria a): amo la Sardegna con tutto il cuore, cerco di ragionare e ho dedicato davvero molto tempo alla ricerca mirata alla ricostruzione delle nostre vere radici.
Tuttavia ti assicuro che non ho fatto prevalere il sentimento: "osservazioni, dati, cifre" e quant'altro proposto è supportato dalla geografia, dalla morfologia, dall'archeologia, dall'antropologia e da altre discipline, tanto è vero che, o pochi che lo hanno letto, lo apprezzano proprio per il particolare approccio scientifico.
E' bello leggere dei tuoi sogni, un caro saluto.

Giuseppe Mura

Pierluigi Montalbano ha detto...

I sogni di Efisio sono miti anch'essi. Lentamente ma inesorabilmente, come gocce che creano stalattiti, cresce la figura del leggendario (ma non troppo) Norace. Non è un angelo custode, gli angeli non gesticolano nervosamente e non appaiono in sogno, lo sanno tutti :) come tutti sono a conoscenza del fatto che la Sardegna è un mito autoreferenziale. E con lei anche molti autori.
Attenderò nuove apparizioni e nuove rivelazioni, mi piacciono i miti e, ancora di più, le storie ben raccontate.

elio ha detto...

@ Giuseppe
Ancora non sono riuscito a leggere il tuo libro. Appena lo avrò fatto, sono sicuro che qualcuno coinvolto in quelle lontane e meravigliose faccende, verrà a trovarmi per "recensirlo". Per ora, caramente, saluto te e la tua gentile signora.
A si biri sanus.

elio ha detto...

@ Pierluigi MOntalbano
Ti ringrazio, Pierluigi, e ti voglio provocare con una domanda: perchè non facciamo come tanti altri e, indipendentemente dalla veridicità scientifica delle nostre supposizioni, confezioniamo un bel 'presente, della nostra Sardegna e lo mettiamo sul 'mercato'? Circola tanta di quella robaccia in ogni settore, che un po' di immaginazione, un po' di poesia, fresche e pulite, potrebbero anche ripagare.
A si biri mellus.

elio ha detto...

@ Atropa Belladonna
Come sempre, troppo buona. Mi capita spesso di passare il Tirreno ma mi fermo nella vecchia Tuscia, dove ho una figlia e due nipotini, sanguemisto e addiruttura biondi.
Chi sa che non succeda qualcosa per cui debba oltrepassare gli Appennini.

DedaloNur ha detto...

La categoria B pro domo sua...

poichè non ho letto il post di Marras, causa impegni vari e assortiti e non per schifiltosità, può darsi che la presente difesa risulti poco efficace e inadeguata.

posto che noi della B nulla abbiamo contro quelli delle altre categorie e men che meno contro il Norace redivivo

visto che quelli della B rivendicano con orgoglio d'esser dei dilettanti e quindi dei contenitori ambulanti di se e di ma

noi della categoria B vorremmo depositare agli atti le nostre memorie difensive che consistono in questo:

se si citano i grandi autori non è ne perchè si crede a loro come alle Sacre scritture, ne per utilizzare la loro autorità come clava contro gli argomenti altrui; ma se così si fosse involontariamente fatto, sarebbe bello che gli altri, piccati, rispondano con altrettanti colpi di clava.

si citano i grandi solo perchè avendo amato profondamente quel che studiarono (per Kerenyi e jesi, almeno, fu così), dalla loro lettura e citazione è ogni tanto possibile rubare un poco di quella profondità di pensiero.

Come la si usa poi dipende dalla maestria o dabbenaggine del ladro.

proprio perchè la categoria B ha tanti se e tanti ma ascolta tutti, titoli accademici o no.
Chissà cosa avrebbe detto Kerenyi sull'idea dello spostamento delle colonne d'Ercole di Frau.
Di preciso, oramai non lo sapremo più.

Però possiamo ancora farci delle lenti d'indagine con i pensieri che ha depositato nei suoi tantitssimi scritti e tramite questi e quelli di altri, costruirci un metro di giudizio.

i se e i ma non condizionano ne limitano l'amore per la propria Patria servono solo a conoscerla meglio

infine ognuno si fa i viaggi che vuole.

la categoria B cerca di leggere in continuazione gli autori che ama proprio perchè in qualche modo ogni loro frase è un flash back che permette quel viaggio nel tempo che da bambini facevan sognando e che adesso, un po più cresciuti, perseguono con altri mezzi.

Pertanto la categoria B rivendica una migliore e maggiore stima e considerazione da parte dell'esimio Norace, nella speranza che la sua voglia di raccontarsi vada presto o tardi incontro ai nostri tanti se e ma.

infine guardatevi da quelli senza se e senza ma..; ma spero che questo..gia si sappia.

elio ha detto...

@DedaloNur

Per dare a Dedalo una freccia in più pro domo B che rivendica sua, gli dirò, in grande libertà, perchè con lui mi sembra che si possa parlare tranquillamente, che di categoria ce n'è una quinta, a cui appartengo e di cui mi sembra essere io l'unico rappresentante.

elio ha detto...

@ DedaloNur

Perdonami, Dedalo, aggiungi ancor questo all'ultimo mio: "la qual cosa equivale a dire che i rappresentanti della quinta categoria sono tanti quanti gli uomini sulla terra".

shardanaleo ha detto...

Qualcuno ha mai pensato al signifcato vero della parola NORACE e ha per caso sospettato che non vi è niente di IBERICO...
visto che questa è la teoria vigente e inattaccabile data dai nostri archeobuoni che la ripresero dai poveri greci "con la memoria di bambini"?
Kum Salude
leo

Grazia Pintore ha detto...

Grazie signor Efisio per le sue storie ed ha ragione il signor Elio quando dice"immaginazione e poesia fresche e pulite",quanto ce n'è bisogno per ritemprare lo spirito!La prego signor Efisio,visto che è tanto bravo,ci delizi ancora con queste storie,ci ossigeni la mente e il cuore.

DedaloNur ha detto...

Caro Elio,

rinvendico i se e i ma più che la categoria in sè. Come tutte le categorizzazioni mi stanno strette.

Cmq alla suddetta categoria mi ha iscrtto Norax d'ufficio includendovi quelli di tale categoria nominano Jesi e Kerenyi, gli specialisti delle varie branche. E siccome su kerenyi e Jesi ho sparlato io....

Ma posso, io, ribellarmi, ad un atto d'imperio di Norax ottenuta per oniroveggenza?

no creo.

elio ha detto...

@ DedaloNur
Giae l'isco, gia', ca a trumentare cussu Norache che nde 'olet de passientzia. Ma, cando erribat, erribat e faet su chi 'olede.