Sul blog "giovanni" e Gigi Sanna, in lettere personali altri amiche e amici, si chiedono se per caso non ci sia l'inizio di una svolta nel rapporto tra una parte dell'accademia e la questione della scrittura nuragica. E da Udine un altro accademico mi chiede che cosa stia succedendo in merito. La svolta starebbe in una frase, fatta scivolare da Paolo Maninchedda in un articolo che con la faccenda ha nulla a che fare. La frase è: "Per il prossimo numero proporrò a Giovanni e al Comitato scientifico di chiedere a Momo Zucca di scrivere un corposo articolo su quanto sta scrivendo in questi anni sulle epigrafi preistoriche, perché delle due l’una: o Sanna ha ragione e allora deve finire l’ostracismo accademico che lo colpisce; o ha torto e allora bisogna fare onestamente chiarezza. Ma far finta di niente è sbagliato."
Il Giovanni che il consigliere regionale sardista nomina è Giovanni Lupinu che insieme a lui dirige il "Bollettino di studi sardi" e che fu dallo stesso Maninchedda elogiato per il richiamo fatto in un articolo "agli accademici a non prestarsi alle mode: ce n’è veramente abbastanza di linguisti improvvisati che scoprono etimologie a sentimento e parentele con la lingua degli abitanti di Atlantide, di Sodoma e Gomorra, dei nipoti di Ulisse e dei cugini di Iolao, dei parenti di Davide e del custode delle miniere di re Salomone. Sta tornando in voga, nell’età delle patacche televisive, la generazione dei patacconi: siamo sommersi da libri di esperti domestici di filologia semitica, di editori di testi nuragici, di rimasticatori dei libri altrui, di gente che ancora oggi cita Carta Raspi e sodali."
Così come non è detto che l'archeologo Momo Zucca accetti di scrivere un corposo articolo sull'argomento, altrettanto non è scontato che i due direttori del periodico, Lupinu e Maninchedda, si aspettino da Zucca una conferma a quel che l'uno pensa dei "pattaconi" e l'altro condivide. Può anche darsi che il consigliere regionale e studioso abbia avuto un ripensamento, magari su suggerimento di alcuni compagni di partito che - a quel che si sa - hanno vissuto con imbarazzo le uscite di Paolo Maninchedda sia sulla questione della scrittura nuragica sia sull'insegnamento veicolare della lingua sarda e delle alloglotte nell'Università di Sassari.
Momo Zucca, per quel che lo conosco, è un professionista serio, oltre che uomo di profonda cultura, a cui devo una delle migliori presentazioni, a Bauladu, del mio Sa losa de Osana. A che io abbia letto, però non ha sulla faccenda della scrittura nuragica una posizione almeno possibilista. Ma forse hanno ragione gli amici che trovano, in quella piccola frase di Maninchedda, un'apertura. Su che cosa, naturalmente, è tutto da vedere.
PS - Francamente più interessante ho trovato l'articolo con cui Roberto Bolognesi pone alcune domande a Gigi Sanna.
5 commenti:
Per onestà intellettuale devo dire che il dott. Zucca neppure nelle pagine dell'Unione Sarda ha negato l'esistenza della scrittura nuragica (e come poteva negarla se è stato lui il primo a parlarne, come in molti sanno, con entusiasmo con il sottoscritto e con Gianni Atzori per settimane e settimane!). E' stato, come si sa, possibilista rispetto agli altri (archeologi, si badi, e non epigrafisti) tanto da dire: 'tutto può essere'. Ma far sì che un pronunciamento scientifico possa essere illuminante attraverso le sue parole, soprattutto se si trova anche in imbarazzo sui suoi stessi pronunciamenti 'professionali', è compiere una azione senza costrutto alcuno. Anche perché il dott. Zucca non sa nulla di epigrafia nuragica perché mai l'ha studiata in tutta la sua vita tanto che non è in grado di riconoscere una lettera ugaritica (come ha dimostrato a casa mia!) da una lettera micenea! Figuriamoci per lui cosa possa costituire una sequenza in protosinaitico o in protocananaico! Cosa mai possa capire su documenti religiosi riguardanti la divinità YHWH! Si vuole davvero, in modo serio, un pronunciamento? Si vuole un pronunciamento sui 93 documenti nuragici dell'età del Bronzo e del I Ferro? Maninchedda vuole sapere? Lupinu vuole sapere? Il comitato scientifico della Rivista vuole sapere? Lui 'che può' e sa manovrare certe leve si metta accanto tutti gli esperti epigrafisti, nazionali ed esteri, che vuole e poi mi (ci) chiami per un'audizione! Se sono veramente esperti, da quel che dirò ed esporrò, sapranno trarne le loro conclusioni. I suoi amici di partito, persone sensibili all'argomento, pur non essendo accademici, si sono comportati così. Hanno visto con i loro occhi e giudicato con i loro occhi. E ripeto, si sono mostrati incazzati e per il pronunciamento avventato del loro Consigliere Regionale e poi per l'ostracismo non tanto accademico in 'generale' quanto di esponenti dell'Accademia. Hanno capito bene quale è la posta in gioco e hanno capito che tra le concause nell'atteggiamento supponente di taluni c'era anche l'invidia. L'opposizione per mera invidia, che è purtroppo, sono in molti a sperimentarlo, il gioco olimpico nazionale dei Sardi.
Comunque, invidia o non invidia si sappia che da 15 anni e più il sottoscritto, senza che lo voglia e lo richieda, è il referente di tutti coloro, contadini, pastori, artigiani, liberi professionisti, storici e archeologi, anche dell'Accademia( impensabile, vero?) che a lui fanno conoscere i grandissimi tesori epigrafici del nuragico esistenti in Sardegna. E per queste cose mica si recano da Bernardini, da D'Oriano, da Zucca e quant'altri. Non sono loro forse, come dicono, i 'professionisti', le persone autorizzate a parlare? Come mai le informazioni stanno diventando così tante che io dovrei, per consulenza, essere sempre in campagna o nei musei sardi 24 ore su 24? Io replico loro che ci sono gli scienziati archeologi e che da loro devono andare. Non recarsi da me. Il minimo che mi possano fare è un sorrisetto malizioso. Che, dirò, non sempre condivido. Non è vero che il cosiddetto mondo scientifico talvolta non risponda. Lo fa alla sua maniera contorta, ma 'risponde'.
Mi sembra eccessivo pretendere che i politici, a tutti i livelli, in momenti come questi non siano nel pallone. La posizione di Maninchedda è delicatissima: è "un politico", è "un accademico", è un "sardista", tutti e tre fra virgolette. Per essere un politico non sa di che morte morirà. L'unica aspirazione è restarci, impancati, e non fare la fine dei politici greci o di quelli ungheresi che già cominciano a fare marcia indietro. Essere accademico aiuta, almeno fin'ora lo ha fatto, però bisogno rimanere in favore di vento e nelle burrasche il vento é capriccioso. quello sardista sembrava promettente, ma ora?
Certo Gianfranco, è più interessante la posizione di Roberto Bolognesi. E' quella di uno studioso indipendente e che non intende fare sconti perchè ha un cervello che non presta a nessuno. Non è ambigua e non affida, alla democristiana, solo ad altri il giudizio sulla scrittura sì o scrittura no. Purtroppo il suo proporre di fare verifiche strumentali sui documenti di bronzi non porta, con buona probabilità, da nessuna parte perchè le analisi chimiche possono dire 'alcune cose' ma non sempre possono dire sull'antichità o meno di un documento. Non lo dico io, ma lo dicono persino 'archeologi' piccoli piccoli come Stiglitz. Ma io un tentativo lo farei perchè, andando così alla grossa, non credo che la composizione chimica di un bronzetto nuragico possa essere confusa con una di duemila anni dopo! Ma tu sai bene che levata di scudi ci fu, caro Gianfranco, circa una analisi 'comunque'! Chissà perchè!
E i cocci di Orani? Pensa che sapremo, con notevole approssimazione, la data della stele di Nora! Ma prima o poi tutto verrà fatto. Caspita se verrà fatto! Ma bisogna che scompaiano certi 'cialtroni'. Quei cinque o sei che stanno mettendo in imbarazzo tutti gli altri! Bravi solo nello scrivere da anonimi!
Tra parentisi la P.P. pare sia intenzionata a chiamare diverse persone, alcune insospettabili. Radio fante. E hai ragione tu c'è una donna (o due) tra gli 'specialisti'. Sempre Radio Fante. Le maglie si sono allargate. L'hanno fatta troppo grossa con DN.
E i cocci di Orani? Pensa che sapremmoo, con notevole approssimazione, la data della stele di Nora! Ma prima o poi tutto verrà fatto. Caspita se verrà fatto! Ma bisogna che scompaiano certi 'cialtroni'. Quei cinque o sei che stanno mettendo in imbarazzo tutti gli altri! Bravi solo nello scrivere da anonimi!
Tra parentisi la PP pare sia intenzionata a chiamare diverse persone, alcune insospettabili. Radio fante. E hai ragione tu c'è una donna (o due) tra gli 'specialisti'. Sempre Radio Fante. Le maglie si sono allargate. L'hanno fatta troppo grossa con DN. I miserabili 'vecchi' goliardici imitatori di Ifigonia!
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