venerdì 6 agosto 2010

La porpora? Una scoperta shardana

di Leonardo Melis

Nel 215 a.C., mentre le buscavano sonoramente da Annibale, i Romani dovettero inviare in Sardegna un poderoso esercito al comando di Tito Manlio Torquato, per far fronte all’attacco delle città Shardana ancora libere dal dominio romano. Il “Giudice” di Kornus, Ampsicora, era riuscito a far sollevare le città di Tharros e Othoca, alle quali si allearono le fiere popolazioni dell’interno: Balari, Ilienses, Gallilenses, Corsi, Nurreres... i Sardi pelliti discendenti dei fieri Popoli Nuragici!
Come altri personaggi della Storia dei Sardi, Ampsicora è stato oggetto dei tentativi di discredito da parte dei “nostri eminenti Studiosi”, arrivati persino a definirlo “collaborazionista”. Altri insistono sul fatto che Sardo non fosse, ma “semplice latifondista cartaginese” che badava esclusivamente ai suoi interessi personali. Altri lo dipingono come selvaggio insofferente della “Civiltà dei Romani”…
Pensare ad Ampsicora vestito della “Mastrucca” (veste di pelle) è per lo meno ridicolo, trattandosi di uno “Judex” (Principe) in una città dove si fabbricava la porpora già prima dell’avvento di Romani e Fenici. Gli stessi scrittori romani ne fanno una descrizione che porta a pensare che fosse una sorta di senatore “Primo fra i Primi”.
A dipingerlo con l’aspetto selvaggio dei Sardi Pelliti (comunque suoi alleati e amici) furono i nostri “Studiosi” di Storia Sarda, che scrivevano con la mentalità dei sottomessi e asserviti alla Cultura “Classica” dei Dominatori di oltre Tirreno (dai Romani fino ai nostri giorni).
Le città sarde, e fra esse Kornus, conoscevano la porpora fin dall’antichità. Nella Bibbia se ne parla addirittura nel libro dell’Esodo (1280 a.C.) e viene attribuita alla Tribù di DAN, in particolare a Ooliab “Tessitore di Bisso, intagliatore di Pietre e tintore di Porpora”… 400 anni prima dell’avvento dei Fenici.
Il nome Kornus significa (in latino) Corno. I Romani caddero in inganno osservando che i Kornensi usavano una conchiglia come corno da richiamo e pensarono che il nome Korra (il vero nome della città) significasse appunto corno. Ma se capita di parlare con qualche anziano che ancora vive dalle parti dell’antica città, ci si sentirà dire che la zona si chiama ancora Kampu 'e corra (campo della Korra). Korra è infatti il nome della conchiglia in questione (la Buccina), da cui i Shardana (e in seguito i Fenici) traevano la tintura chiamata porpora: “Bàmma Sardianica”=Tinta scarlatta Sardianica (Lexicon Suda).

Nelle illustrazione: Ampsicora in un’antica (e improbabile) raffigurazione e, a fianco in una raffigurazione molto più attendibile per un “Primus inter Pares” fra i Majorales (Senatori) di Kornus, come lo stesso T. Livio scriveva [l.m.]

5 commenti:

Giuseppe ha detto...

A proposito della colorazione dei tessuti in varie gradazioni di rosso, ricordo che, oltre all'episodio citato nell'Esodo, la porpora risulta utilizzata anche dagli abitanti dell'occidentale Tarsis. Ma la primogenitura va forse attribuita alla città cananea di Ugarit, dove sono state rinvenute, nelle vicinanze dei resti dell'antica città, cumuli enormi di "pinna nobilis"; ricordo anche che questa città risulta definitivamente distrutta prima degli eventi biblici in questione.
La regione del Canaan, ai tempi di Ugarit, era frequentata dai Popoli del Mare e dagli Sherden-Nuragici, quindi nell'occasione potrebbero avere acquisito le modalità di preparazione della particolare tintura.

Giuseppe Mura

shardanaleo ha detto...

Juseppe... la Pinna nobilis forniva il bissi... sempre SHArdaniko ERA... un lapsus ... veniale il tuo...ma su Ugarit hai ragione... addirittura gli Ugaritici sapevano che i shardana conoscevano la Porpora nel XVI sec... e citano anche un SOTTOPRODOTTO della porpora che i SHARDANA portavano dalle Canarie... La DRAKENA... ricavata da un'erba. Nelle Canarie sono state trovate raffigurazioni di NAVICELLE SHARDANA.
KUm Salude
Leonardo

shardanaleo ha detto...

Ugarit fu distrutta nel 1200 dai Popoli del Mare
i fatti bilbici sono PRECEDENTI (almeno del 1260 a.C)

bjorn larsen ha detto...

"Il nome Kornus significa (in latino) Corno. I Romani caddero in inganno osservando che i Kornensi usavano una conchiglia come corno da richiamo e pensarono che il nome Korra (il vero nome della città) significasse appunto corno. Ma se capita di parlare con qualche anziano che ancora vive dalle parti dell’antica città, ci si sentirà dire che la zona si chiama ancora Kampu 'e corra (campo della Korra). Korra è infatti il nome della conchiglia in questione (la Buccina), da cui i Shardana (e in seguito i Fenici) traevano la tintura chiamata porpora: “Bàmma Sardianica”=Tinta scarlatta Sardianica (Lexicon Suda)".
Una dimostrazione così sconclusionata, fantasiosa, arbitraria e velleitaria merita una sottolinetura.
Bjorn Larsen

shardanaleo ha detto...

Proporre soluzioni diverse?
O si sa solo dire NON E' VERO? scommetto che indovinoi di che razza o corporazione è lei caro Larsen?
Se onn cik crede, vada a S'archittu e interogfhi gli anziani. Glielo diranno come si chiama il luogo dove sorgeva KORRA (Kornus in latino)... diraNNO: "in gunis! A KAMPU 'E KORRA!... Del resto che il cognome ampsi.korra sia sardo lo dicono i cognomi ancora in uso in sardinia... KORRA, KORRU, KORRAINE...
Ma si... magari lei queste cose non le considera... non c'è la STRATIGRAFIA DI COMPARAZIONE CON LE CERAMICHE FENICIO-PUNICHE EGGITTIZANTI DI TIPO HYKOS.
Kum Salude
Leo