mercoledì 26 agosto 2009

Che male ha fatto S Francesco per dedicargli quest'ospedale?

Sentendo storie di mala o approssimativa sanità, mi sono a volte chiesto perché l'ospedale di Nuoro sia stato intitolato a San Francesco, invece che poniamo a Erode. Non che il casino sia peculiarità del solo nosocomio nuorese, a stare alle cronache di ordinaria follia che quotidianamente approdano, ma quando le vicende della vita ti fanno testimone, le cose da impersonali si trasformano in conoscenza diretta. E ti rendi conto che c'è qualcosa di perverso nel modo con cui un ospedale è organizzato. Non c'entrano i medici, né c'entrano gli infermieri, di solito sante persone che continuano a lavorare invece di rovesciare il tavolo sulla testa di chi li organizza.
Quale mente maligna può pensare di mandare in ferie gran parte del personale di Pronto soccorso tutto insieme in agosto, quando i potenziali utenti sono tre, quattro volte il consueto? Quale perversione autorizza a lasciare un solo medico, dei sette in organico, ad interessarsi di ortopedia? Che mente ci vuole per organizzare le visite non sulla base della gravità ma su quella del momento di arrivo in una sala già piena di pazienti in attesa di sapere se nell'incidente stradale che hanno avuto, il collo è stato danneggiato?
Intorno alle 13, nel Pronto soccorso (mai l'aggettivo pronto fu così destituito di fondamento) una quarantina di pazienti ha atteso ore qualcuno che si occupasse di loro, assoggetati ad una classifica di gravità sulla base di una tastatina del polso e una stretta di sfigmomanometro all'avambraccio. Che altro, del resto, potevano fare i rari infermieri e medici, prendendo a propria alleata non la loro professionalità ma la santa Provvidenza? Quell'anziano signore colto da una peresi facciale alla parte del cuore? Speriamo non abbia complicazioni, dopo ore di attesa in mezzo ai quaranta. La signora incinta? Speriamo non partorisca nella sala d'attesa del Pronto soccorso. Il giovane incidentanto, sanguinante dall'occhio e dal naso, imbragato su una rigida barella per otto ore? Speriamo non abbia avuto una commozione cerebale e che resista alla tentazione di muoversi e di mangiare qualcosa fino ad una visita che non arriva mai, perché nel reparto una geniale mente organizzativa ha lasciato solo uno solo di sette medici.
Il nuovo assessore della sanità, leggo, ha intenzione di comissariare i responsabili delle Asl. Ma come anche quello di Nuoro? si indignano gli sponsor politici. Pare di sì, a testimonianza che è pur sempre possibile un po' di giustizia, almeno a risarcimento dei patimenti delle persone che un'intera giornata hanno, come il vostro testimone, provato che cosa sia l'improvvisazione al potere.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Al Pronto soccorso di Nuoro ho visto le cose più assurde e non solo da questa estate. File interminabili di poveracci mentre ogni tanto usciva un imbarazzato infermiere per di essere stato lasciato in solitudine insieme a pochi colleghi. Quasi sentisse il peso della colpa tutta su di sè che la folla gli attribuiva....I dirigenti probabilmente erano al mare...Qualche volta come provocazione sono stato tentato di cambiare la targa "Pronto soccorso" con "Fuori servizio"....- Bomboi Adriano

Giorgio Giovanni Gaias ha detto...

qui sono pienamente in linea quello è una macelleria..

Anonimo ha detto...

Queste sono cose che fanno davvero incazzare: in Sardegna ad agosto la sanità pubblica e privata si ferma (almeno, io a Sassari questo vedo). E' una cosa di una inciviltà indicibile, non comprendo come i responsabili possano permettere simili barbarie, basterebbe scaglionare le ferie: alla faccia dei più deboli, come gli anziani, che d'estate muoiono come topi in trappola in reparti ospedalieri desolatamente sguarniti.
Questi sono i problemi...
Giovanni

antonio ha detto...

E il probelma delle prenotazioni dove lo metete? Nove mesi per un eco dloppler a fegato. Se fosse stato colpito da un cancro, mi avrebbero curato... al cimitero.

p.atzori ha detto...

insomma ho capito: nella logica delle clientele e della partitocrazia, anche la sanità nuorese è gestita con i piedi.

maria ha detto...

ma come, il Mulas Direttore Generale spende migliaia di euro per comprare pagine intere di Nuova Sardegna dove si enumerano i meravigliosi risultati della sua gestione, e voi dite che ci sono cose che non funzionano? Sacrilegio!
Anche L'Assessore Liori era molto contento della bravura del DG!
Mah...qualcosa non quadra!