Nella mia vita ho conosciuto diversi
colonizzatori (molti, ma molti più autocolonizzati), ma nessuno con
la consapevolezza di esserlo. Si definirono, e si definiscono,
“portatori di civiltà”, “liberatori di popoli” e
“socorritori di popoli oppressi”. A volte, come nel caso di Beppe
Grillo, sono colonizzatori anti-colonialisti, persone cioè che
all'odioso colonialismo presente vorrebbero sostituire il proprio
dalla faccia umana. Un emulo, insomma, dell'ammiraglio
Laurent Truguet la cui flotta, nel 1793, ebbe il compito di espugnare
la Sardegna, liberandola dal colonialismo sabaudo e consegnandola
alla Francia delle Liberté, Égalité, Fraternité.
Nel
suo giro elettorale in Sardegna per sponsorizzare il suo movimento –
e insieme ad esso – una ulteriore divisione dei sardi,
l'importazione di un ennesimo partito italiano, la messe di consensi
da mettere nel calderone del suo personale successo in Italia, Beppe
Grillo ha urlato"Sardi, liberatevi" e ci ha sgridato: “Siete
poco più di un milione, è possibile che vi facciate colonizzare su
tutto?”. Appunto:
possibile che ci dobbiamo rassegnare ad altre invasioni di un
partito, o movimento che sia, con testa, mente e cuore oltre mare?
Sia chiaro, non mi sono ignote le buone ragioni che ha indotto Gigi
Sanna a scrivere il suo “Cari
sardi indipendentisti: il 'grillismo' non vi dice niente?” e
con lui concordo sulla necessità che il mondo nazionalista,
nazionalitario e indipendentista sardo ne capisca l'esempio. Grazie
per il suggerimento, dunque, ma basta così. Per il resto, si
eserciti in Italia e lasci in pace la Sardegna che già sperimenta
che cosa sia il succursalismo e dal quale fatica a liberarsi.
Ad
Alghero, il capo del Movimento Cinque Stelle ha anche detto: “Siete
stati più sfortunati rispetto alla Corsica; finendo sotto i francesi
a loro è andata meglio”.
Capite così perché fra i tanti esempi di tentata o riuscita
colonizzazione ho evocato quello dei giacobini francesi del 1793.
Nella migliore delle ipotesi, quella di Grillo è una captatio
benevolentiae
del sardismo latamente inteso. Ad esso va molto stretto il dominio
italiano e dunque solletichiamolo dicendo che meglio sarebbe stata la
dominazione francese. La dominazione, appunto, non la libertà da
qualsiasi colonialismo: sarebbe stata una affermazione del genere
imprudente e autolesionista. E poi, che baggianata quell'accenno al
fatto che alla Corsica è andata meglio!
Dominio
per dominio, proprio costretto a scegliere fra la Repubblica e la
République, non avrei dubbio: meglio la prima. È autonomista e non
parossisticamente centralista, la Sardegna è una regione a statuto
speciale e la Corsica è una semplice collettività territoriale; la
Sardegna ha due università, per avere la loro a Corti i corsi hanno
spesso dovuto far ricorso alla violenza, così come hanno dovuto fare
perché fosse riconosciuta la propria lingua; male, in ritardo e con
ridicoli finanziamenti l'Italia ha riconosciuto le lingue di
minoranza. Il problema è che, come sempre accade con i partiti e i
movimenti giacobini alla Grillo, vince sempre e comunque
l'economicismo.
15 commenti:
Sì liberiamoci da Grillo.E' stato bravo il prete che è intervenuto,l'altro giorno al comizio del comico dicendogli:ti conosco,parli ma non lasci parlare.Grillo è rimasto spiazzato,finalmente.Per la prima volta un prete sardo ha zittito un uomo volgare e despota.La Sardegna non ha bisogno di comici e per di più despoti.Certo è molto grave che quest'uomo riesca ad avere così tanti consensi,speriamo che i sardi non caschino nella trappola.
Sono d'accordo con la signorina Grazia.
Non è UOMINI, che bisogna cambiare, bensì METODI.
Sarebbe ormai ora di capirlo appieno.
Caro Gianfranco, ci si può liberare da un partito ma non da un movimento, soprattutto se questo incarna valori assoluti di libertà battendosi contro le istituzioni irrigidite. I movimenti per loro natura non hanno confini. Quando lo sono travolgono tutto e tutti. L'ho detto e lo ripeto per l'ennesima volta: Grillo è il cuore e l'animatore (il capo) di un movimento 'dissacratore' che, in quanto tale, non può che trovare dei consensi e, per quanto mi riguarda, il mio applauso naturale e spontaneo di assetato di libertà. Quel 'sacro' fasullo va intaccato, battuto in tutti i modi, perché è contro la storia. Se devo dirla tutta caro Gianfranco a me interessa tantissimo capire il 'fenomeno' del grillismo e non ci tengo a sprecare parole per la cosiddetta 'sinistra' dei capi burocrati del Partito democratico isolani e delle contraddizioni di esso nella loro perenne sezione 'colonialista' fondata sul massacro dell'autonomismo e del sardismo di Cassitta. Da quando le conosciamo quelle contraddizioni! Quante volte le abbiamo denunciate! E chi se ne frega? A me interessa il fatto che solo un movimento alla 'fortza paris' di Grillo, con tutte le 'benedette' parolacce di Grillo, cioè un movimento libertario dal basso, sconfigga la reazione, ivi compresa la posizione meschina e bottegaia di chi non capisce che il fortza paris va fatto sempre e comunque, per creare il necessario movimento, anche con un governatore sardo che non è il meglio certamente in fatto di indipendentismo. Il movimento di Grillo ad Alghero era il 'fortza paris' un po' arruffone di Sale (lo ha citato più volte) ma purgato di tutti i settarismi dei capetti (non so proprio se questo Sale lo abbia capito a fondo), di tutte le meschinità che ci impediscono d'essere fratelli ed estimatori l'uno dell'altro; un invito -se lo vogliamo capire - ad unirci senza i se e i senza ma per tentare di liberare quest'isola con i fatti (le iniziative democratiche incisive) e non con le parole. Anch'io capisco il tuo sottile sardismo dialettico, caro Gianfranco, che avverte del pericolo degli -ismi che vengono dal mare. Abbiamo un naso finissimo per questo. Ma proprio perchè possiamo vantarlo comprendiamo che non tutti gli -ismi oggi (ripeto 'oggi') sono uguali. C'è il casinismo, il bersanismo, il dipietrismo, il berlusconismo, il vendolismo, il montezemolismo già in atto; c'è tutto il marcio 'istituzionale' che si deve battere e per il quale ci lamentiamo del tutto impotenti. Il grillismo è contro tutti costoro, riesce a ridicolizzarli e ad abbatterli? Dice ai sardi di ribellarsi dal loro stato coloniale? Benissimo. Non è un 'consiglio e basta', caro Gianfranco, è ben altro: è un formidabile incitamento, un appoggio impensabile, un'esortazione all'unione in questa Sardegna sempre disunita. Io ieri ero ad Alghero per la Conferenza e so per certo che aveva migliaia di giovani ad applaudirlo perché sbeffeggiava i nostri simpaticoni e li incitava alla rivolta. Un giorno, inevitabilmente, anche il grillismo diventerà istituzione, e allora si avvierà al declino. Così come il bossismo. Quanto poi alla Sardegna sotto l'Italia e la Corsica sotto la Francia è strano che tu non avverta la finezza del tallone della prima: meglio la parvenza di autonomia, ma senza autonomia, meglio la tutela della lingua sarda ma senza tutela e valorizzazione alcuna. Meglio l'ipocrisia 'democristiana' più spinta che permette la subordinazione che permette senza costi di alcun genere. Addirittura dispensando sorrisi. E poi, non pretenderai che un comico inventatosi politico sappia dare lezioni di storia più rispettose del vero di quelle che ne dà Benigni? Che un comico che la storia comicamente sceglie per difendersi sappia di differenze di colonialismo meglio di tutti noi che ci siamo fatti il 'culo' per una vita per capire da quali invisibili reti eravamo e siamo avviluppati?
Sanna: evita questi comizi, su!
Sei vecchio abbastanza per conoscere il Fronte dell'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini: Fallì miseramente, anche se Giannini era molto più preparato di Grillo.
Chiedi a Grillo di fare un programma, invece che una critica e lo vedrai restare zitto.
Bossi cavalcava la tigre del dissenso e dell'onestà (pensa un po'!), prima di rivelarsi per l'ignorante in canottiera, ladro da birreria che è.
Criticare è facile: programmare senza errori, no.
Libera la tua isola con il lavoro, con un impulso dell'economia, con un maggiore benessere meritato: non con le parole.
altrimenti sei solamente un parolaio, appunto.
Ascolta Gianfranco, questo Sandro anonimo è solo un provocatore e offende tutti e tutto. Non dimenticarti di Ainis e compagni che hanno lordato per mesi e mesi ( e sai bene perchè) questo tuo bellissimo blog libertario. Io se vuoi posso benissimo farmi da parte e continuare altrimenti la mia battaglia. Basta dirmelo. Il linguaggio è il suo, sempre provocatorio: 'vecchio' (è stato l'unico ad insultarmi in questo preciso modo così assurdo), 'comizi', 'parolaio' e quant'altro. Non va oltre perché sa bene il rischio che corre.
Se fosse stato davvero una persona normale qui in questo Blog, uno desideroso di confronto, avrebbe potuto semplicemente dire così:
"Il Fronte dell'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini fallì miseramente, anche se Giannini era molto più preparato di Grillo.
Chiedi (chieda) a Grillo di fare un programma, invece che una critica e lo vedrai (vedrà) restare zitto.
Bossi cavalcava la tigre del dissenso e dell'onestà (pensa un po'!), prima di rivelarsi per l'ignorante in canottiera, ladro da birreria che è.
Criticare è facile: programmare senza errori, no.
Bisogna liberare la tua (sua) isola con il lavoro, con un impulso dell'economia, con un maggiore benessere meritato: non con le parole".
Questo se avesse voluto una replica. Ci voleva molto? Invece il fine è un altro: si vuole un insulto per procedere con un altro insulto, all'infinito. Così come abbiamo sperimentato, purtroppo.
Non ci sto, proprio non ci sto. Mi basta una tua parola Gianfranco. E tu sai che non spreco le mie.
Signor Sanna,ha ragione ad offendersi, ma per carità non lasci questo blog.Pensi che, appena ho letto gli insulti del signor Sandro, stavo proprio per scrivere a lui che era ora di smetterla di insultare tutti,come ha fatto in altri interventi.Signor Sandro i suoi insulti sono veramente gratuiti.Come reagirebbe se altri scrivessero insulti come fa lei?Signor Sanna,anche se Grillo non mi piace affatto,capisco il suo punto di vista,infatti penso fermamente che tutti i giovani, che lo seguono,hanno voglia di una politica pulita e di ideali.E' vero però,che,come dice il signor Sandro,ci vuole un programma e non solo insulti ai partiti e persone corrotte.Confrontare,con civiltà,le proprie idee è basilare.Ripeto,ha tutta la mia solidarietà.
Ogni volta (ora meno spesso del passato grazie ad un filtro) che le iperboli invadono il terreno dell'insulto e della inutile provocazione, mi chiedo se non sarebbe più opportuno per la civiltà del dibattito liberarsene. Vince poi una considerazione: se questo blog vuol continuare ad essere libero - e libertario, come dice Gigi- bisogna essere più tolleranti degli intolleranti.
In questa nostra discussione si confrontano quattro posizioni, dialetticamente in contrasto ma rispettose le une delle altre, e una che somiglia più a un travaso di bile che ad un argomento. Pazienza.
Formalmente, professor Sanna, lei ha ragione.
Petanto, le chiedo formalmente scusa e le darò del lei da ora in poi..
Anche io sono vecchio: e se il fatto non mi rende felice, però non mi offende affatto.
Sono ben cosciente del fatto che questo sia un Weblog e non una manifestazione organizzata e permessa dalle autorità: pertanto cerco sempre di essere breve.
Sinceramente, mi dispiacerebbe che lei abbandonasse questo posto a causa mia.
Altrettanto sinceramente, sono convinto che lei non lo farebbe mai.
Comunque, nella sostanza confermo che non servono le molte, troppe parole: sono necessari i fatti.
Uscire dall'inerzia, iniziare a produrre e lavorare tutti. Solo quando la Sardegna sarà economicamente indipendente da tutti (ammesso che ciò sia possibile) potrà ottenere la vera indipendenza.
Ecco perché le troppe parole mi irritano, Tziu Frantziscu.
A me Grillo non sta simpatico, e le sue uscite sarde mi sembrano un bé colonialiste. Detto questo, tuttavia, sono d'accordo nella sostanza con Gigi Sanna. Che si vuol fare? Cambiare le facce lasciando gli stessi partiti? In men che si dica le facce nuove ci sembrerebbero terribilmente vecchie. Oppure cambiamo i partiti (magari solo la sigla) e lasciamo sempre le stesse persone? Spero di no. Già adesso ho l'incubo di Casini e Buttiglione. Ci vogliono persone nuove e partiti nuovi. Grillo, con il suo movimento, sta incarnando questa esigenza di cambiamento. Il futuro ci dirà se l'avrà vinta. Io ne dubito, ma comunque perderanno anche gli attuali partiti.
Bene, 'lavoriamo tutti', senza offenderci. Soprattutto se si ha una certa età quando la pensione suggerisce la sospensione di tutte le fatiche fisiche e mentali.E poi, non c'è cosa di più ridicolo di due 'pili canos' che si azzuffano e cercano di dare forza alle braccia e alle gambe.
Troppe parole le mie? Forse sì, ma anche questo è un vizio di chi ha superato una certa età. Qualche volta però non è così: è generosità estrema, è l'antico compito dell'uomo( a chi riesce di più e a chi di meno)di trasmettere conoscenze e qualche volta saggezza. Non è un caso che i giovani preferiscano ascoltare i vecchi, i nonni piuttosto che i loro padri e le madri vicini per età. Tutti sanno che avevo abbandonato la politica e facevo 'parte per me stesso'da quasi venti anni. Ma di fronte agli eventi e soprattutto a 24 candidati sardisti giovanissimi che mi hanno chiesto di sostenerli nella competizione elettorale di Oristano in corso, non ho retto. Il sardismo,come sa bene Gianfranco, non si inventa e meno ancora l'indipendentismo. Con quello che sapevano (cioè quasi niente) andavano allo sbaraglio, facendo male a se stessi e agli altri. Per questo faccio, come il mio maestro, il 'papà'. Qualche volta eccedendo e infastidendo con il mio 'scorrere di parole'.
Ma non è il caso di 'irritarsi' perchè si vive di meno (in tutti i sensi).
Mi sono sentito male, caro GFP, a leggere la tua analisi politica su Grillo e sul grillismo perché non ho riscontrato in alcun passaggio la tua riconosciuta lucidità. Addirittura metti in campo le due Università sarde contro nessuna della Corsica per dimostrare la superiorità, in democraticità e regionalismo, della Repubblica italiana rispetto a quella transalpina. Ma le due Università le ha istituite De Gasperi o c'erano già prima della Repubblica e del Regno d'Italia?
Sarà perché io sono molto popolano e terra terra, ti confesso però che mi diverte più Grillo da solo che Alfano, Casini e Bersani messi insieme.
Cosa ti aspettavi che dicesse Grillo ad Alghero? Che ne sa Grillo di Alghero?
Ha detto, alla sua maniera, quello che gli hanno consigliato di dire i responsabili della lista che, lo ha affermato dal palco, non aveva mai incontrato prima e, forse, non incontrerà neppure più.
I sindaci eletti nelle liste M5S non sono sudditi di Grillo, non hanno riverenze o incensamenti da fargli, ma sono solamente giovani (e anche meno giovani che si sentono ancora giovani per scommettere sul futuro comune) che cercano di prendere in mano, nelle loro mani, il destino delle comunità da troppo tempo lasciato in mani poco raccomandabili in tutti i sensi (certo non ti sfuggono le notizie di cronache sui vari sindaci anche nostrani).
Se alle prossime elezioni regionali ci fossero alcune liste "grilline" che avessero tanto successo che dei consiglieri attuali non resterebbe in carica nessuno o quasi, grideresti allo scandalo o gioiresti con un evviva?
Tu credi davvero che la triplice ABC cambieranno la legge elettorale? Che si priveranno di quel manico di coltello con cui tengono tutti con le mani in alto?
Come è capitato per il parlamento in essere, i futuri deputati e senatori saranno personaggi senza legittimazione alcuna, perché non l'avranno ricevuta dal voto popolare con cui farsi forti verso i capi-partito, né potranno alzare la voce in casa o in parlamento perché ci sarà sempre qualcuno che gli manderà un pizzino che l'avverte sul suo futuro.
Infine, non ti sarà sfuggita la nascita di liste civiche come quella "Italia pulita" di Berlusconi.
Vuoi fare un parallelo fra le liste del M5S e quelle di chi si è appena fatto la doccia e messo il balsamo nei capelli?
Signor Francu,anche se scrive a Gianfranco,posso dirle qualcosa anch'io?E' tutto giusto quello che lei dice ed in fondo anche a lei Grillo non piace ma è contento che questo comico ha destabilizzato non solo ABC ma anche tutti gli altri partiti.Per questo motivo faccio tanto di cappello a Grillo.A me dispiace solo che gli italiani si facciano incantare da un comico,lei mi dirà che ne abbiamo avuto un altro di comico che ha incantato per 20 anni gli italiani e questo,perlomeno,denuncia le mostruisità di tutti i politici.Staremo a veder cosa succederà.
io sono di Alghero... per quanto nutra sempre qualche timore verso i bagni di folla, e i mov popolari corrano il rischio di trascinarsi seco qualche demone di troppo, devo ammettere che non mi trova così spiazzato questa folata di aria nuova. Da indipendentista deluso dalle varie soluzioni presentatesi sinora, questa maniera di concepire il momento democratico (mov 5 stelle), ossia della cittadinanza che non esaurisce il suo compito col voto, ma che è padrona del voto e del candidato scelto, nel seguirlo durante tutta la legislatura, non dispiace. Troppe volte ho chiesto, io ed altri, che siamo la base dell'indipendentismo, ascolto da parte di chi pretendeva il nostro voto, ma il partito era più importnate di coloro che all'indipendenza aspiravano... Ad alghero grillo non ha detto delle cose stpide,forse si banali a volte, ha soffiato sul nostro sardismo sopito, ed i candidati forse non sono il massimo della preparazione. Ma rispetto ad un centrodestra col psdaz in prima fila, che dice di riproporre il nuovo presentando però la vecchia squadra dell'ometto Tedde, ed il centrosinistra spinto da bruno, che addirittura cercava dopo le primarie alleanze diverse con il centro, dove già nel >Pd c'è gente che spinge contro il candidato del proprio partito, in un pd dove si è permesso venissero candidati elementi in evidente conflitto di interessi etc etc... bhè io in questa poltiglia male assortita proverò a dare il voto disgiunto per il sindaco al mov 5 stelle, almeno loro hanno dettto già quale sarebbe stata la squadra di assessori... una cosa che dovrebbe essere la regola: io devo votare sapendo già quale sarà la squadra, non solo il capitano...
comunque, staremo a vedere...
@ Francu
Come avrai visto, la mia tesi su Grillo in Sardegna è assolutamente minoritaria. Non ne sono felice, ma questa è la libertà di opinione: non sei d'accordo con me e io non lo sono con te, in piena e completa amicizia. Ma mi fai torto, imputandomi pensieri che non sono miei. E fai torto a te stesso, facendo finta di non capire il mio ragionamento sulla differenza tra Francia e Italia in materia di autonomismo. Sai benissimo che non amo il concetto che in Italia si ha dell'autonomia; tanto è vero che sono e resto dell'idea che dobbiamo essere indipendenti.
Questo non significa che accentramento francese e centralismo italiano siano fungibili. Una comunità territoriale non è la stessa cosa di una regione speciale.
Grillo ha detto cose suggerite da suoi amici algheresi? Non ho difficoltà ad ammetterlo. Ma ne è responsabile, come responsabile fu Berlusconi quando sparò la cazzata (che gli avevano suggerito di dire) sui nuraghi supermarket nuragici. E come lo sono tutti i leader italiani che raccolgono come verità le cavolate riferite loro dai titolari delle succursali sarde. Anche, ma non solo, per questo ho sempre ritenuto coloniali le visite dei capi partito italiani (tutti, da Berlusconi a Bersani a Grillo), imbonitori alla ricerca di consensi per le loro sigle.
Se siamo diventati amici, mio caro GFP, e se riusciamo a restare tali anche quando non abbiamo gli stessi pensieri, è merito del fatto che siamo abituati a dire quello che pensiamo, indipendentemente dalla convenienza.
Concordo piattamente sulle ultime due righe qua sopra, ma lasciati dire che sono i capetti sardi che invocano la venuta dei Bersani e dei Berlusconi, non fosse altro per mostrarsi al loro fianco. A Selargius abbiamo le elezioni, ma avresti dovuto vedere 5 anni fa, alla chiusura della campagna elettorale, tutto il quartiere era sottosopra, non si poteva accedere a causa delle macchine parcheggiate dei fans, arrivate anche da Sassari per vedere il divino Berluskan.
Hai capito di quale popolo sardo ribelle, indipendentista, fiero, dignitoso, orgoglioso, ecc. ecc. facciamo parte?
Se mia nonna aveva solo patate in casa, cucinava patate, mai illusa di avere in pentola un capone.
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