lunedì 11 giugno 2012

La battaglia di Cornus è (anche) un romanzo



Nell’aspro e lungo contrasto fra le due grandi città del Mediterraneo antico – Roma e Cartagine – la Sardegna divenne terra di contesa. La prospettiva di una prolungata schiavitù non si confaceva con l’animo insofferente dei sardi. In piena Seconda Guerra Punica, Ampsicora seppe unire i focolai di sommossa in un unico esercito e stringere alleanza con la potente rivale di Roma.
La trama si evolve tra gli ambienti delle città costiere di Cornus e di Tharros, la metropoli nord-africana, il deserto del Maghreb e i riti ancestrali di una Sardegna post nuragica, in una successione di sorprendenti colpi di scena. Il racconto ci fa rivivere l’epopea di una narrazione epica, diventata leggenda con la misteriosa quanto incomprensibile morte del suo protagonista, che attinge con dovizia di particolari da una documentazione storica precisa.
E' quanto racconta Pietro Scanu, medico con la passione dell'archeologia, nato a Cuglieri, in questo romanzo edito da Condaghes, alla sua prima uscita ad Oristano. Giovedì "La battaglia di Cornus" sarà presentata nell'Antiquarium arborense dall'archeologo Raimondo Zucca.
enti di riqualicazione professionale.

1 commento:

Grazia Pintore ha detto...

Come mai certi romanzi sardi è impossibile trovarli in Continente?Da cosa dipende? A volte,mi viene da pensare che la Sardegna faccia parte dell'Italia solo se va sfruttata.Leggendo l'articolo"Il codice della vendetta"(balentia,disamistade,titules(cosa vuole dire?),noi sardi siamo veramente un popolo a parte,lo dico in senso positivo.Leggendo,dopo"distrati dalle beghe"provo un senso di fastidio per la nostra incapacità ad essere uniti contro il governo oppressore ma la colpa è tutta,tutta,nostra.Siamo un grande popolo e nello stesso tempo un pò meschino;non riuscire a superare i particolarismi è veramente negativo e non ci aiuterà, mai, a difendere gli interessi del popolo sardo.