martedì 20 marzo 2012

Indecenti proposte per l'Asinara


Questi che governano l'Italia, e per ragioni che mi sfuggono anche la Sardegna, hanno sospeso sì la democrazia, ma sono ben determinati a sospendere anche le autonomie. Insomma ci risiamo: con la scusa che sono tecnici e che poco sanno di politica (che bella mistificazione, pergiove), adesso si inventano che l'Asinara può ridiventare un carcere. È quanto ha detto, in una audizione, la ministra della Giustizia – giustìtzia l'incantet – Severino.
Una bestialità, va da sé, che ha scarse possibilità di realizzarsi. Ma che è stata prospettata con la faccia più tosta che più tosta non si può neppure con il candeggio. Le prime reazioni sono dure, dai riformatori che parlano di “ennesimo schiaffo alla Sardegna da parte di un governo e di uno Stato che si dimostrano ancora una volta nemici della nostra terra” al presidente della Regione che parla di “proposta irricevibile”. Non dubito che presto ne seguiranno altre altrettanto indignate. Forse sarebbe il caso di segnalare a Mario Monti, con lo stesso fair play che lo contraddistingue, che cominciamo a pensare seriamente di fare a meno delle premure di questo Stato che, è vero ha solo 150 anni, ma sa di stantio.

2 commenti:

Andrea Zep ha detto...

Se finisce come nel mio paese, Uta, dove il carcere si sta costruendo da anni, senza vederne mai la fine, anche l'asinara, diventerà un incompiuto in cemento. Complimenti a questi tecnici (de itta?) che stanno al governo e sostenuti da tutti i partiti che ci hanno rovinato e continuano senza dignità nel farlo.

Grazia Pintore ha detto...

Governo di politici o di tecnici il risultato è sempre lo stesso per la Sardegna:colonia da sfruttare per l'Italia.Il disgusto è grande.Si accettano proposte per una valida ribellione.