domenica 12 febbraio 2012

L'alfabeto nuragico. Aggiornamento (al 2011): poche le sorprese



di Franco Tabacco
di Gigi Sanna


Caro Gianfranco,  ti mando, dietro richiesta di alcuni amici e di alcune persone che mi hanno sollecitato a presentarlo  (soprattutto in seguito all'annuncio della 'definizione' del codice simbolico sardo, presentato con la 'griglia di Sassari), l'aggiornamento, con alcune brevi considerazioni, dell'alfabeto nuragico. Con la presente tabella, alcuni segni si aggiungono a quelli del 2008. Sono i simboli fonetici (i significanti, pittografici e non) che sono emersi in seguito alle scoperte recenti che hanno riguardato non pochi documenti.
Te lo mando anche perché è stato definito e reso noto sia il programma sia il calendario del Terzo Corso di Epigrafia nuragica che avrà inizio in Oristano, presso la Facoltà di Scienze Religiose, il giorno 8 di Marzo. Con le tabelle di questo post i corsisti avranno modo di avere aggiornati in anticipo, con minore spreco di tempo durante le lezioni, propedeutiche e non, quei dati che sono già in loro possesso (tramite gli appunti e le dispense dei due corsi precedenti) ma che risultano, per così dire, un po' invecchiati (come del resto denuncia la stessa attività informativa di questo Blog)... [sighi a lèghere]

4 commenti:

Gigi Sanna ha detto...

Per Gianfranco: puoi correggere l'errato 'griglia di Macomer' (all'inizio) con 'griglia di Sassari'?

Gigi Sanna ha detto...

Grazie Zua'

Gigi Sanna ha detto...

Sì, è attestata con sicurezza una sola volta nel famoso ostrakon di Izbet Sartah. Coccio che è certamente da ascriversi al protocananaico (e infatti così Attardo in Litterae Caelestes, p. 175). In Sardegna sembra riportarla l'altare di Zeddiani ( ma non so quanto sia sicura: v. SaGra 6.11 p. 301) e il noto frammento di stele di Nora, pubblicato dal Cross, di cui più volte si è parlato anche in questo Blog (V. comunque SaGra 6.12. p. 304 e segg.). La notevole non sicurezza del segno nei due documenti mi ha portato ad escluderli dall'alfabeto. Ma forse con rigore esagerato: almeno per il frammento di stele di Nora ci stava anche il segno accompagnato dal punto interrogativo.Certo è che quella lettera solo in tipologia ugaritica non torna proprio, dopo decine e decine di documenti! Comunque, la ricerca è appena agli inizi e altri documenti 'nuragici' shardan forse ci diranno! Forse tra non molto. Chissà!

Gigi Sanna ha detto...

Secondo me l'ultimo documento nuragico scritto(pittografico) è lo statere aureo di Amsicora. Il Forteleoni lo ha capito dal punto di vista numismatico per la simbologia tipicamente nuragica (il toro) contrapposta in qualche modo a quella punica. Ma non poteva capire che era scritto. Quei segni del verso erano e sono delle parole che danno la parola magica del nuragico. Ma siamo nel 215 a.C e dobbiamo cercare di capire quello che è accaduto, dal punto di vista della scrittura, tra il VII - VI secolo e il III secolo a.C. E ci vogliono documenti, documenti e ancora documenti! Bada che poi c'è di mezzo anche l'etrusco!