sabato 4 febbraio 2012

Lusi? Un amore contrastato


di Francu Pilloni

Mi è stato chiesto, implorato, intimato con l’indice puntato, di scrivere la mia risibile opinione sull’attualità della vita italiana. Siccome il tutto è stato fatto con garbo, non sono riuscito a sottrarmi e ho cominciato a pensare. Sono qui, con gli occhi fissi su uno schermo bianco, ma sono  approdato solamente a un bel titolo per quello che avrei in mente. Questo: “Lusi? Un amore contrastato!”.
Chi sia Lusi, il Luigi Lusi senatore, ormai lo sanno anche i bambini delle elementari. Perché si sia appropriato dei soldi delle nostre tasse, legalmente ma impudentemente dirottati come contributo per le spese elettorali verso un partito politico che neppure esiste più, non si è trovata una spiegazione.
Sin qua, tutto liscio, pare che io non abbia sbagliato niente: ho detto appropriato e non rubato, perché a “rubare” sono i ladri di polli, mentre la gente altolocata al massimo si inzacchera lievemente di un reato che si chiama “appropriazione indebita” e non è neppure peccato secondo le tavole di Mosè, che recita crudamente: art. 7, non rubare. Se peccato ci fu, non può essere che veniale, più tollerabile di quanto non si configuri (art. 9) il guardare con occhi voluttuosi una sua compagna di partito, la Bindi ad esempio, benché lei stessa continui a proclamare di appartenere a nessuno in particolare, è come a dire res nullius per l’antico codice, e quindi guardabile, almeno in teoria.
Parlavo appunto del perché, congiunzione abusata nella parlata comune, che a volte intende anche la finalità e non solamente la causa di un’azione.
Del fine perseguito da Lusi, ne sono piene le cronache; altri particolari verranno allo scoperto, per chi avesse voglia di sapere di più.
Della causa invece non è dato sapere, anche se quella di arricchirsi a spese degli altri è una buona indicazione. Ma a me non basta, troppo banale, non mi convince, sentiti i pareri espressi a microfono spento da chi lo ha conosciuto a fondo e praticato a lungo, secondo i quali il Luigi era sì uno che sapeva far di conto, ma era soprattutto un romantico, con la testa piena di poesia, alla ricerca del buono e del bello, oltreché dell’amore della sua vita.
Ecco, questa cosa dell’amore mi mette sulla carreggiata giusta.
Se uno vive un amore contrastato, che fa?
Se allatta dubbi ardenti sui sentimenti che potrebbe nutrire per lui la persona amata, che fa?
Se uno vuole scoprire che tipo di sentimento l’altra prova per lui, che fa?
Mi soccorre un ricordo: da bambini, al paese, ci davamo da fare con su caraganzu, quel margheritone giallo italianizzato come occhio di bue: non solo gli si esigeva un pronostico su promosso-bocciato, ma sempre più spesso, con la primavera che incalzava e i languori pure, un m’ama-non m’ama che è classico. Ma quando uno era certo che nell’altra il sentimento c’era, allora si andava oltre, chiedendo mi amat-mi stimat-mi zelat, tradotti con è infatuata-mi ama-è gelosa, i tre gradi del sentimento. Il risultato evidente erano quei bottoni gialli tristemente abbandonati per terra senza più un petalo.
E Lusi? Sì, come ipotizzavo, anche per lui un amore contrastato: non gli è rimasto che strappare petali alla sua Margherita: solamente che i petali non sono gialli come quelli nostri di caraganzu, ma virano al verde, esattamente come i biglietti da cento euro. Per avere certezza, in totale, ne ha dovuto sfilare 130 mila di quei petali verdi: hai voglia di avere risposte! Ma che tristezza, amici e compagni!  

12 commenti:

el-pis ha detto...

Unu, a solu, podet faghes paku o nudda ma si b'hat "CONNIVENZA"...........!!!!!!
a dolu mannu

Archeologia Nuragica ha detto...

Caru Francu, una crosidadi, custu mengianu in sa vignetta de Giannelli (in unu de is prus liggius quotidinus de italia) dui fiada rappresentau Lusi chi sfogliada una Margherita, narendi rubo/non rubo, rubo/non rubo,
chi dasi scritta prima tua pedi is dirittus de autori!!

francu ha detto...

Est seguru chi dd'hapu scrittu prima deu. A Gianfrancu si dd'hapu mandada duas o tres dìs fait.
Scumittu chi Giannelli però no dd'hat fattu sfolliai billettus de cent'eurus.

Grazia Pintore ha detto...

Signor Pilloni,ironia,disincanto ed anche un pò di poesia sono l'unico modo per soppravvivere?

Grazia Pintore ha detto...

P.S,anche io, come il signor Archeologia Nuragica,ho pensato che Lei avesse anticipato la vignetta di Giannelli anche se la sua è a gratis e,per di più,serve a deliziare gli amici del blog.

francu ha detto...

Non so, signora Grazia, se ironia e disincanto siano il modo migliore per sopravvivere all'attualità.
Sicuramente è l'unico che io conosco.
Per altri metodi, che dovranno pur esserci, io non ho più l'età.
Eccetto forse che per partecipare a una rivoluzione cruenta, tragica, suicida, tutto quello che si vuole, ma che sia vera.
Non mi va più di acchiappare farfalle.

elio ha detto...

A folla a folla sa sennoredha
Dh’anti torrada a su butoni ebbia
Mein Canadà una domixedha
Po no abarrar’in mesu de sa ‘ia
Fata si dh’iat ma pitiedhedha
Non ‘nci capit intrea sa cumpangia.
Non bieis? Est tempus de istrasura
Mancu sitzia abarrat in campura.

elio ha detto...

Apu 'sballiau, incumenzat de aici:

A folla a folla a sa sennoredha

Chi 'nd' at atrus de isballius, faeimidhu 'sciri.

Grazia Pintore ha detto...

La casetta in Canadà,caente,caente se la dovrebbero comprare i cittadini onesti che ,purtroppo,non hanno i soldi e dovremmo lasciare in Italia questa specie di politici disonesti,poverini,come dice Monti,sono stati troppo buoni con gli italiani.A questo punto,signor Pilloni,potrebbero fare,tra di loro,una bella rivoluzione cruenta, si ammazzano fra di loro e noi potremmo tornare ad acchiappare farfalle.

francu ha detto...

Aba, come ho detto, l'ho spedita a GFP il 2 febbraio e, si capisce, l'ho scritta prima di mandarla: mi ronzava in testa da un paio di giorni.
In effetti, questo di sfogliare la margherita è una trovata facile facile, mentre a me è parso utile rimarcare i guanti di velluto della stampa, dato che il suo non è tecnicamente furto, ma appropriazione indebita, e il silenzio dei benpensanti, laici o cattolici, che sicuramente hanno per lui pronto un mezzo perdono, visto che Lusi ha dimostrato un mezzo ravvedimento (restituisce 5 su 13 milioni).
Se per il copyrigh ci fosse un premio di 1000 euro e mi spettasse, non farei nessuna guerra, perché mi accontenterei della soddisfazione di avere la testa che l'ha pensata: il dilemma essere-apparire per me non si pone.
Scusa se sono così brutalmente schietto, ma di tanto in tanto serve mettere qualche puntino sulle i.

francu ha detto...

A questo ci hanno abituato: 1/1000, 5/1000, 7/1000, ...

Archeologia Nuragica ha detto...

Ma che cavolo dite?

gli italiani hanno i governanti che si meritano!!