martedì 19 maggio 2009

Europee: il giorno troviamoci a Monti Prama

di Giorgio Cannas

Per le prossime elezioni europee, i Sardi non potranno eleggere nessun deputato, come del resto 5 anni fa. Perciò, io e gia tanti amici, abbiamo deciso di non votare questa infamia.
Faremo una copia della tessera elettorale e la invieremmo al Parlamento Europeo. Il giorno delle votazioni ci ritroveremmo tutti a Monti Prama nel Sinis, luogo simbolo della grande Civiltà Nuragica. Sulla sommità, in cui era edificato il tempio degli splendidi Giganti innalzeremmo la bandiera della Sardegna a sventolare alta, quella dell'UE sara a mezza asta.
Si invitano tutti i Sardi a partecipare; ognuno potra portare la propria bandiera, simbolo, vessillo ecc.. per manifestare il proprio dissenso.

3 commenti:

shardanaleo ha detto...

caro Giorgio, la tua è un'idea simpatica.... ci verrei anch'io ... se fossi in Sardinia... ma avrò nel cuore e nella favella i GIGANTI anch'io... sarò in quel di LUXOR a parlare agli amci egizi del fatto che in Sardinia esistono questi giganti emuli dei Grandi Guerrieri che in egitto erano chiamati come da noi: SHARDANA.
Il governo egizio intende venire in Sardinia, proprio nella tua amata provincia (ora è anche la mia) per vedere le antiche città dove i giganti vivevano e avevano le loro incredibili navi. Oristano e cabras saranno gemmelate con LUXOR per questo. grazie all'esistenza delle città shardana di THARROS, NABUI, OTHOKA...
kum salude.
un saluto anche a gianfranco e algi amici di questo blog
leo

gigi sanna ha detto...

Caro Giorgio. Ci sarò e come! Dopo tanti anni sento che è venuto il momento in cui ognuno di noi debba unire e mettere in campo tutte le forze per procedere a gesti simbolici 'forti', quelli che tutti i sardi possano capire. I giganti di Monti Prama non sono un lontano passato, sono un presente e non tollerano che in questa terra ci siano ancora dei lillipuziani tremanti e leccapiatti, dei rassegnati che non si ribellano neppure quando le ingiustizie sono intollerabili e si ledono i fondamentali diritti democratici.
'Le leggi vanno cambiate' dice il senatore trombettiere della forza di turno. E come no! Sono cinquant'anni che vanno cambiate e mai le avete cambiate, cari trombettieri! E perchè? Perchè non lo spiegate per benino anche in questo Blog. Quando protestavamo per questa infamia, come la definisci bene tu,caro Giorgio, io avevo ancora i calzoni corti. Evviva, evviva le grandi battaglie 'autonomistiche' dei 'forti' di turno! Non ci prendete più per i fondelli! Proprio no.
Ci sarò eccome, invitando all'appuntamento tutti quelli che potrò! Ma intendo lanciare un appello con quelle poche e modeste forze che ancora mi ritrovo. I Sardi del sardismo e della sardità non si dividano, procedano uniti come non mai in quest'atto dimostrativo. Pensateci. A Monti Prama le penne indiane multicolori possono agire con saggezza o con stoltezza,possono unire o dividere i Sardi, possono fare o folclore o storia. Si tratterà di raggiungere un qualcosa non certo facile ma sempre possibile: la forza comune dell'atto dimostrativo e la potenza dell'inno che da Monti Prama si alzerà contro i Baroni di cui ancora non riusciamo a liberarci.

Anonimo ha detto...

Naraimì s'ora ca mi pongiu in camminu.
Francu Pilloni