di Francu Pilloni
Era pur grande!, diceva la gente mentre faceva legna della quercia caduta, nella lineare quanto conosciuta poesia di Giovanni Pascoli. Ora che Silvio ha messo un ginocchio in terra, cosa si dirà di lui?
Che fosse grande immenso glielo hanno gridato stuoli di legnaioli che hanno prosperato alla sua ombra, mangiando le sue ghiande e grugnendo come cinghiali nella pozza dell’acqua. I suoi frutti per altri, molti altri, erano considerati velenosi e si sono augurati ogni giorno che finisse a pezzi per alimentare il fuoco eterno. Alcuni tra i più cinici non si sonno mai preoccupati perché già sapevano come sarebbe andata a finire. Fra l’altro, avevano notato come anche il suo semplice accesso alla stanza dei bottoni abbia scatenato le peggiori congiunture astrali, con catastrofi mai viste né previste, come la strage delle Torri Gemelle nel 2001 e la bolla speculativa finanziaria del 2008. I suoi noti e numerosi astrologi hanno compilato giorno per giorno bollettini di serene previsioni che egli leggeva mentre quelli si toccavano le parti intime.
A ben ricordare, della quercia caduta si lodava anche la bontà. Ora, un Silvio santo pare improponibile, pur considerando che era incline alle dazioni verso chi gli avrebbe potuto dare fastidio, così come verso quanti gli avrebbero potuto dare piacere. Fra questi la schiera delle capinere, quelle delle ronde del piacere della famosa canzone degli anni Venti, le quali, al contrario della capinera pascoliana che ha perso il nido e si lamenta, hanno trovato facile vitto e alloggio nelle briciole della sua immensa ricchezza sfuggite dalle sue mani bucate.
Tutto considerato, pare ancora poco per farlo santo, anche se non è detta l’ultima parola, perché un suo andare a Canossa o un’alta testimonianza di fede potrebbe cancellare d’un colpo tutti gli errori del passato. Se ne contano nella storia martiri di questo tipo! Ma allora, era pur grande? L’ardua sentenza, più che ai posteri, mi sembra relegata ai posteriori, ai lati B delle sue tante capinere. Chi meglio di loro?
3 commenti:
errata
alla quinta riga è da leggere:
Altri, molti altri, hanno considerato velenosi i suoi frutti e si sono augurati... ecc.
Si capisce comunque, ma l'errore c'è. Da matita rossa.
Signor Pilloni aspettavo,con ansia,un suo commento sulla caduta di Silvio e,finalmente, è arrivata.A me non piace inveire contro i vinti e lei è stato,come sempre,delicato ed ironico.Credevo di provare più gioia,l'importante che tutti i suoi servetti incompetenti siano andati a casa.Silvio non si dà per vinto infatti ha detto che Monti durerà finchè decide lui e il povero Brunetta aggiunge che il governo precedente è stato efficente,che dire?Signor Pilloni acriva più presto,mi raccomando.
Dice Silvio che il governo Monti cadrà quando lo deciderà lui?
Mi ricorda lo slogan del finto prestigiatore della tv: STACCHERETE LE MANI QUANDO LO DIRò IO!
Il suo futuro è marigosu che sazzaroi.
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