di Massimo Pittau
Bonarcado (Bonárcado) (villaggio del Montiferro in provincia di Oristano). L’abitante Bonarcadesu.-
Se non conoscessimo le forme che questo toponimo ha avuto in epoca medioevale, sarebbe impossibile a chiunque prospettarne una etimologia esatta. Ebbene, queste forme sono Bonarcanto, Bonarchanto, Bonarkanto, Bonarckanto del Condaghe di Santa Maria di Bonarcado(ad es. num. 172), le quali riportano con sicurezza al greco bizantino Panáchrantos «Tutta pura, Purissima, Immacolata», attributo della Vergine Maria, la quale è venerata in un piccolo santuario del villaggio, che risale all'epoca bizantina (LCSB 34).
Per il vero questo vocabolo greco-bizantino, non più compreso dai Sardi, è stato da loro sottoposto a una paretimologia ed interpretato come Monarcatu«Monarcato» (perfino il citato condaghe è intitolato in questo modo) e Bon'accattu «buon accatto o ritrovamento» (DICS I 117), quest'ultima denominazione riferita alla leggenda del rinvenimento del simulacro della Vergine fra i cespugli che circondano il santuario.-
Ovviamente il villaggio è citato numerosissime volte nel condaghe che prende nome dal santuario, anche come Bonarcatu, Vonarcatu, Bonarcadu, ecc. E numerose volte è pure ricordato nel Codex Dilomaticus Sardiniae (CDS)e nel Codice Diplomatico delle relazioni fra la Santa Sede e la Sardegna (CDSS). Ancora parecchie volte è citato fra le parrocchie della diocesi di Arborea che nella metà del sec. XIV versavano le decime alla curia romana (RDS). Ed ovviamente è citato nella Chorographia Sardiniae (194.13) di G. F. Fara (anni 1580-1589) come oppidum Bonarcadi.**
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