di Mario Carboni
Anche io ho aderito subito come te al Comitato per il Si al referendum sardo esclusivamente per raggiungere questo obiettivo. E' stato raggiunto e quindi la mia adesione è terminata. Avrei capito un ulteriore impegno in direzione del referendum abrogativo sul nucleare che si dovrà tenere a giugno. Non condivido la scelta di coinvolgere tutti gli aderenti anche negli altri referendum. Non mi dilungo sulle motivazioni che assomigliano molto alle tue. Ne approfitto per fare un "Elogio dell'Autonomia sarda" tanto bistrattata ma che ci ha permesso, meglio che agli altri cittadini italiani, di utilizzare il nostro Statuto per vincere una battaglia di sovranità. Il nostro Statuto ci fu utile anche quando ci permise di proporre la legge popolare sul bilinguismo. Ancora ci può essere utile per la zona franca. Detto questo è conosciuto come io sia per un Nuovo Statuto e infatti assieme abbiamo contribuito a scrivere l'unica proposta di valore sovranista e nazionalista. Di questo tema naturalmente non si discute rincorrendo gli antagonisti italiani in una deriva sterile e che allontana dalle rivendicazioni di libertà per la Nazione sarda.
Per questo alle elezioni si prendono numeri umilianti e in futuro forse sarà anche peggio.
Ne approfitto per comunicare come Su comitadu pro sa limba sarda, si ritenga fuori dal Comitato per il referendum consultivo regionale per il Si, per raggiunto obiettivo e nel rispetto dei propri aderenti, quasi 5.000 e di ogni tendenza politica, che liberamente decideranno come comportarsi nella prossima tornata referendaria.
1 commento:
Diciamo pure che noi, politici sardi, siamo sobri nelle espressioni e frugali negli appetiti.
Non è escluso che si possa diventare anche vegetariani.
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