Su guvernu sardu at mandadu a su de Itàlia una intima in limba sarda e in sa limba de su guvernu. Custu est su comunicadu de s'Ufìtziu pro s'imprenta de sa Presidèntzia de sa Regione.
La diffida e la messa in mora al Governo Monti sulla vertenza entrate è stata inviata in due lingue al presidente del Consiglio: in italiano e in sardo. Lo annuncia il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che stamane ha abbandonato l'insediamento del tavolo sul federalismo e che ha preannunciato al ministro Gnudi l'arrivo dell'ufficiale giudiziario a Palazzo Chigi. "Da questo momento - ha aggiunto il presidente - le nostre comunicazioni con l'Esecutivo saranno scritte sia in italiano che nella lingua dei nostri avi. Vogliamo ribadire così il nostro orgoglio e la nostra identità sarda: quella di un popolo con storia, tradizioni, cultura e lingue proprie. Il nostro non è un piagnisteo assistenzialista, ma è la rivendicazione di rispetto, di pari dignita, di ciò che spetta di diritto alla nostra isola. Vogliamo perseguire la via dello sviluppo con progetti che abbiano origine in Sardegna, rispettosi dei nostri valori e del nostro immenso patrimonio ambientale e paesaggistico, ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo. Nel corso della storia - ha concluso Cappellacci - tutte le volte che l'Italia ha chiamato, la Sardegna ha risposto e ha dato il suo contributo. Purtroppo non possiamo dire che a parti invertite sia accaduto lo stesso"
Caro Gianfranco, scusa se mi cito ma...
RispondiEliminahttp://vitobiolchini.wordpress.com/2012/02/18/qualcuno-parli-in-sardo-al-presidente-napolitano-cosi-forse-capira-che-i-nostri-problemi-sono-diversi-da-quelli-del-resto-del-paese/
Hai fatto benissimo, caro Vito e te ne sono grato. Leggeremo il testo della diffida e giudicheremo, se è uno scatto di nervi o qualcosa di meditato, come tu suggerivi si facesse.
RispondiElimina"tutte le volte che l'Italia ha chiamato, la Sardegna ha risposto e ha dato il suo contributo. Purtroppo non possiamo dire che a parti invertite sia accaduto lo stesso"Bravo Cappellacci,anche se poteva pensarci prima a fare questa affermazione.Questo pensiero lo dovrebbero memorizzare bene anche i politici sardi. I sardi hanno accettato l'invasione della loro terra da parte dell'America e la base militare di Perdas de fogu,con tutte le conseguenze nefaste.Sarebbe l'ora di svegliarsi e di volersi più bene.
RispondiEliminaOh Sardigna abbandonada/
RispondiEliminanon tzertu pro culpa tua/
da zente 'e cuscièscia crua/
ses sempr'istada ingannada!... e'oe sas cosas sunu solu peoradas....
Paraulas de su poeta Antoni Fancellu de Ossi