mercoledì 8 dicembre 2010

Gigi Sanna in tribunale. A quando la Soprintendenza?

I piedini del bronzetto di Maimoni
I quotidiani sardi hanno parlato ieri dell'apertura del processo contro il professor Gigi Sanna e l'editore Silvio Pulisci, accusati dalla Soprintendenza archeologica di Sassari di aver consegnato in ritardo i famosi “piedini” di un micro bronzetto trovati nel 2008 nella spiaggia di Maimoni, nei pressi di Cabras. Sanna e Pulisci hanno sempre contestato l'accusa della Soprintendenza e spetterà al giudice dire chi abbia ragione, quando il 21 marzo riprenderà il processo ad Oristano.
Chi conosce la correttezza e la professionalità dell'epigrafista Gigi Sanna e dell'editore Silvio Pulisci e, per converso, l'ostilità delle soprintendenze sarde nei confronti di studiosi in odore di eresia, non avrebbe dubbi nel dire chi abbia ragione e chi torto. Ma il mestiere del giudice è altro da chi con passione e sacrifici tende a rompere il silenzio assordate intorno alla scrittura nuragica. Che c'entra, si obietterà, la scrittura nuragica con un frammento di bronzetto, anzi, di una “figurina umana bronzea”, secondo l'eufemismo alquanto inibito usato dalla soprintendente Fulvia Lo Schiavo?
Nulla. Ma invece è proprio essa, la scrittura nuragica, il dente su cui batte la lingua nel rapporto spedito dalla Dr Lo Schiavo al Comando Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale di Li Punti. Quello che trovate in questa pagina (dovrete cliccarci sopra per ingrandirlo e leggerlo meglio). Vi si dice, fra l'altro, che “il comportamento ambiguo tenuto dai rinvenitori nel caso in essere non si discosta da quello abituale del prof Gigi Sanna, teso ad avversare l'operato di questo Ufficio per il mancato appoggio alle sue fantasiose elucubrazioni sulla scrittura nuragica”.
Il rapporto della dr Lo Schiavo
Che Gigi Sanna sia un “ambiguo abituale” è una novità che dispiacerà molto agli avversari che gli rimproverano una rigidità per niente ondivaga e che invece si daranno di gomito elevando un peana per quel “fantasiose elucubrazioni sulla scrittura nuragica” che li sottrae all'obbligo di dimostrarlo.
Grazie all'ipse dixit della soprintendente, ora dormiranno sogni tranquilli, nel calduccio dei loro prefabbricati. Mi resta il dubbio se sia consentito insultare una persona in un atto destinato a diventare pubblico e sarà, penso, una domanda che Gigi Sanna porrà a chi di dovere.
La “figurina umana bronzea” (si dice bronzetto, dr Lo Schiavo, dovrebbe saperlo lei che ne ha scritto), oggetto della denuncia, lascia anche altrove il posto all'incubo della scrittura nuragica. Quella comparsa nelle “placchette bronzee” di Tzricotu e nei “due presunti tripodi bronzei, di tipo cipriota, detti provenienti dall'agro di Santadi e detenuti in mano ignota, ma anch'essi descritti e raffigurati nel volume Sardoa grammata del prof Sanna”. Curioso, Sanna, nel suo libro non dice affatto “di tipo cipriota”. Da dove ricava questa chiara attribuzione la Dr Schiavo, solo dalla non chiara fotografia pubblicata in Sardoa Grammata? Mah, complimenti allora.
Quaranta anni fa, questo
segno compariva nella
Grotta verde di Alghero
Nel rapportino ai carabinieri, la soprintendente sollecita il Comando Tutela patrimonio culturale a dire a che punto siano le indagini sui due “misteri” di Tzricotu e Solarussa, sollecitate nel 2004 e nel 2005. Alla dottoressa Lo Schiavo deve esser passato di mente, certo, altrimenti già che c'era avrebbe potuto chiedere ai carabinieri di interessarsi, presso il suo collega di Cagliari, che fine abbiano fatto il frammento recante una iscrizione cuneiforme per un po' ricoverato nel Museo di Senorbì e il cosiddetto Brassard di Is loccis santus. 
E, magari, di chiedere alla soprintendente di Sassari che ne sia stato del coccio di Pozzomaggiore, della barchetta di Teti, del masso iscritto della Grotta verde di Alghero, della “misteriosa scritta” trovata a Capichera di cui parlò Videolina il 5 febbraio di quest'anno.
Un giorno o l'altro qualcuno dovrà rispondere di questo ed altro davanti ai magistrati. Avere già pronti dei rapporti dei carabinieri potrebbe rendere più celere l'accertamento di quante scandalose omissioni, scomparse, sottovalutazioni sia lastricato il cammino dell'archeologia sarda. Altro che presunte ritardate consegne di figurine umane bronzee.  

33 commenti:

  1. Eh, caro Gigi, stavolta l'hai combinata davvero grossa. La cosa assume contorni gravi, tanto che dubito che il processo nei tuoi confronti sarà aperto al pubblico. Tuttavia, qualora lo fosse, mi prenoto per assistervi: voglio proprio vedere come il teste a tuo sfavore formulerà le accuse per provare le tue nefandezze!
    Naturalmente estendo l'invito di presenziare a tutti coloro che condividono la mia curiosità.
    Uno della tua tempra, Gigi, non credo si guasterà il Natale per questo contrattempo.
    Ti formulo Auguri doppi.

    Giuseppe Mura

    RispondiElimina
  2. Non dovrei neanche scriverlo. Chi mi conosce sà già che lo farò.

    - Pubblicherò questo articolo nei miei blog e nel forum istituzionale dei POPOLIDELMARE.

    - Riferirò nelle mie conferenze settimanali di questo ennesimo atto "intimidatorio" nei confronti di chi si batte con mezzi propri e fuori dall'ARCHEOBUONERIA UFFICIALE E CATTEDRATICA per la ricerca della VERA storia dei Sardi e non solo.

    - Informerò personalmente di questo amici studiosi che hanno subìto lo stesso TRATTAMENTO intimidatorio a causa delo loro IMPEGNO. Fra questi ricordo il caso di BRUNO VACCA, a cui fu SEQUESTRATO IL LIBRO sulla marineria SHARDANA, solo perchè aveva fatto conoscere la situazione di un certo sito che doveva essere CONTROLLATO e PROTETTO da CHI allora aveva l'INCARICO (ben remunerato) dalla Sovrintendenza.

    CHI SARA' il prossimo? Tzorodhu? Frau? Lo stesso Vacca che sta per pubblicare un LIBRO DENUNCIA su fatti e misfatti degli ultimi cinquant'anni nei confronti della nostra storia defraudata?... Oppure sarà quel rompic... di Melis che sbraita e urla e si agita con scoperte di ZIGGURAT e RISCOPERTE di COCCI scritti... eecc...
    Non scherziamoci troppo su... il caso di Gigi è solo un CAMPANELLO d'allarme di un tentativo di intimidazione nei confronti di chi sta facendo troppo chiasso su qualcosa che da decenni DORMIVA.
    La Lo Schiavo non aspettava altro per caricare a pallettoni un fucile puntato contro il prof. Sanna? Chissà?
    le Forze dell'Ordine non c'entrano, fanno il LORO DOVERE. Come è accaduto nelo caso della ZIQURAT DI POZZOMAGGIORE.
    Kum Salude et FORZA GIGI!

    PS: Per coloro che SICURAMENTE ci LURKANO (ci leggono spiando) aspettando qualche scritto da incrimenare... gli stessi che inviano al sottoscritto lettere/mail anonime di insulti... e che mi attaccano sul web... fate con comodo. La gente A VOI vi ha giudicati da tempo.
    Leonardo

    RispondiElimina
  3. da Domenico Cugusi

    A seguito della lettura dell’articolo su l’Unione Sarda relativamente al ritrovamento di un reperto consegnato in itardo, mi permetta di esprimerLe tutta la mia solidarietà e l’indignazione per ciò che un paese civile determina nei confronti di cittadini il cui livello morale, etico e di legalità è tale che l’adeguamento formale con i relativi tempi, ad una normativa, oltre che ingiusta, incomprensibile, ribalta la responsabilità, non già più Sua, ma piuttosto di chi applica e prima ancora emana una simile legge che non punisce coloro i quali sottraggono, nascondono od occultano reperti archeologici, ma coloro i quali, consegnando alle Autorità preposte, un reperto, disattendono soltanto i tempi stabiliti dalla normativa vigente. Che solo gli addetti ai lavori e il legislatore, conosce. Inaudito!
    In un paese dove gli onesti vengono puniti per un reato derivante da eccezioni burocratiche, cioè formali, e i delinquenti che hanno commesso un reato contro le persone, e perciò socialmente pericolosi, non vengono puniti con eccezioni di natura psichica o sociale, o peggio compresi e giustificati, la Sua “condanna”, è un insulto al diritto, alla legalità e alla decenza.
    Per ciò che possono valere le mie parole, sappia che Le sono vicino e che può contare su di me qualora volesse intraprendere qualunque tipo di manifestazione di protesta o sollevare il problema a livello dei media o più in generale per sensibilizzare la gente sul pericolo a cui possono andare incontro gli onesti che si imbattono nelle strettissime maglie della giustizia formale e nella burocratizzazione di una condotta normativa e sulla devianza delle procedure inique ed ingiuste.

    Domenico Cugus

    RispondiElimina
  4. Non metto ovviamente in discussione la disposizione legislativa che impone la consegna dei reperti entro le 24 ore dal loro ritrovamento, anche se a mio giudizio appare come una pericolosa reminiscenza borbonica.
    Ma è altrettanto comprensibile che la conoscenza di una norma del genere possa sfuggire.
    Ciò che trovo odioso è invece il comportamento della dottoressa Lo Schiavo, che non si è posta alcuno scrupolo nell’avviare una denuncia penale per un fatto sicuramente marginale, dichiarando peraltro esplicitamente la sua personale antipatia nei confronti di uno dei denunciati.
    Non conosco personalmente il professor Sanna, ma contrariamente alla dottoressa Lo Schiavo sono un suo estimatore e vorrei esprimergli semplicemente la mia solidarietà.

    RispondiElimina
  5. In un paese dove gli onesti vengono puniti per un reato derivante da eccezioni burocratiche, cioè formali, e i delinquenti che hanno commesso un reato contro le persone, e perciò socialmente pericolosi, non vengono puniti con eccezioni di natura psichica o sociale, o peggio compresi e giustificati, la Sua “condanna”, è un insulto al diritto, alla legalità e alla decenza.

    non posso che far mie queste parole di Domenico Cugusi, per quanto riguarda l'episodio del bronzetto restituito in ritardo.

    Per quanto riguarda i tripodi bronzei non mi esprimo perchè non ho mai letto il libro di Sanna e non conosco minimamente i contorni della vicenda.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Scusate il post ripetuto:ho eliminato i doppioni precedenti...

    Quanto si legge in questa denuncia è incredibile!!!

    Certo si puo segnalare un "vizio" di forma nella procedura, che prevedeva anche la segnalazione alla sovrintendenza ,ma certo non si può parlare di "occultamento" visto che la segnalazione era stata fatta al Comune e ai Carabinieri di Cabras.
    Se poi si aggiungono frasi che parlano di comportamento "ambiguo" e " abituale del Prof. Sanna teso ad avversare l' operato di questo Ufficio per il mancato appoggio alle sue fantasiose elucubrazioni sulla scrittura Nuragica", Frasi che non hanno alcuna attinenza col fatto in esame e con quanto denunciato e che sono un atto a dir poco sospetto,al punto da qualificare quanto scritto per quello che potrebbe apparire come una VENDETTA verso Gigi Sanna.
    Direi che una denuncia del genere è addirittura ingenua e inverosimile !!

    RispondiElimina
  9. Signor Gigi Sanna,sono esterrefatta nell'apprendere quanto le sta succedendo.Mi auguro che abbia delle spalle forti per sopportare una simile ingiustizia.Pensi solo alla solidarietà che le danno tutte le persone che la stimano e che le vogliono bene.Piacerebbe anche a me essere lì il giorno del processo per dimostrarle solidarietà,ma i miei impegni a Firenze,non me lo permettono .Che brutte cose succedono in questa nostra terra!

    RispondiElimina
  10. Qualche anno fa, con la tecnica dell’archeologia sperimentale ricostruimmo il vario armamentario raffigurato nei bronzetti nuragici. Fra questi c’erano anche i bastoni da lancio, o per dirla all’aborigena, i boomerang. Con l’aiuto e gli utili consigli del famoso archeologo norvegese Thor Heyerdhal realizzammo questa particolare arma, essa lanciata verso l’obbiettivo, se non lo colpisce continua a roteare e con un ampia elisse torna al punto di partenza, spesso accade che nell’ampia traiettoria di ritorno colpisca da dietro la testa dello stesso lanciatore.
    Mi pare che tutta questa vicenda contro Silvio e Gigi ricalchi un poco questa esperienza, infatti tutti i presupposti paiono, già dall’inizio, avere un esito opposto al target prefissato. Anche perché questi lanciatori non sono sicuramente abili come i nuragici.
    Staremo tutti a vedere.
    G, Cannas

    RispondiElimina
  11. Ringrazio tutti per la solidarietà mostrata (e non solo su questo Blog) dagli amici, da quanti conosco e da quanti non conosco personalmente. Tutti hanno capito (legge o non legge che si voglia invocare) che quella che si ha sotto gli occhi per via documentaria è stata quella che si suol chiamare, in termini molto espliciti, una vera e propria 'carognata'.
    Purtroppo però il processo ( al quale data la meschinità e la gravità di certe affermazioni non volevamo che venisse data, sul momento, alcuna enfasi) è slittato al 21 marzo e non si è potuto dire una cosa semplicissima: che in tutta la faccenda il sottoscritto non c'entra per nulla e nè c'entra l'amico Silvio Pulisci che, se solo avesse potuto parlare, avrebbe scagionato completamente non solo se stesso da un' accusa del tutto assurda ma soprattutto me. Quindi niente 'detenzione' e niente 'ritardata' consegna' ( e conseguente infrazione della legge Urbani). Io non ho nè detenuto nè ritardato alcunchè! Niente di niente! Ma l'occasione, la seconda occasione, era ghiotta per lanciarmi ancora del fango e per 'incriminarmi'.
    Perchè dico la seconda occasione? Gianfranco Pintore possiede dei documenti ancora più gravi (in quanto molto più diffamanti e calunniatori), anch'essi ormai pubblici, nei quali la Sovrintendenza, sempre servendosi del Nucleo Speciale dei Carabinieri di Sassari, ha osato trattare il sottoscritto da 'sedicente studioso' (pensate un po': 'sedicente' - cioè un falso studioso da criminalizzare - un docente 'stabile', da quasi dieci anni, dell'Istituto di Scienze Religiose di Oristano della Facoltà Pontificia! Un dottore con laurea specifica in 'Lettere classiche e archeologia'! Autore, tra l'altro, di pubblicazioni scientifiche, riprese da riviste scientifiche, all'interno della stessa! Autore di regolari corsi monografici sulla scrittura e sulla religione arcaica sarde, oggetto di esami per conseguire delle regolari lauree! Un docente chiamato a mostrare i risultati delle sue scoperte sulla scrittura nuragica alla Sorbona di Parigi, nella Facoltà di Lettere di Aix en Provence, nella Facoltà di Medicina di Sassari in un Convegno internazionale sulla scrittura!). Una Sovrintendenza tanto assurda che non contenta del 'sedicente' ha osato insinuare che il sottoscritto prendeva dei soldi (ecco il motivo della consegna dei 'falsi di Allai: la ricompensa!) dal Comune di Allai e in termini del tutto espliciti osato dire, tra l'altro, che occorreva una perquisizione in casa mia in quanto individuo sospetto, insieme al povero Armando Saba di Allai, di detenere materiale archeologico o atto a falsificare degli oggetti!
    Capite il livello? Capite la bassezza? Per fortuna i magistrati, checché se ne dica da parte di cretini sublimi, sanno fare il loro mestiere e sanno discernere e capire cosa c'è, spesso, 'dietro le righe', e hanno mandato a quel paese gli autori di atti tanto stupidi e permalosi, quanto ingenui. Di conseguenza, con sommo dolore dei richiedenti, niente perquisizione, niente accuse nei miei confronti!

    RispondiElimina
  12. (II)

    Ma ci sono altri documenti e molto più infamanti di cui prima o poi si parlerà! Documenti che dire indecenti, mi si creda, è poca cosa.
    Qualcuno ora dirà: se devo credere a tutto ciò il fatto è davvero singolare nella sua gravità. No, è la norma, la regola permanente, amici miei! Basta informarsi sulla storia di tutte le scoperte sulla scrittura di ogni luogo e di ogni tempo! Un certo potere 'accademico' ( e non solo!) quando si sente seriamente minacciato nelle sue 'certezze' e vede in forse la stabilità dei suoi 'paletti' scientifici, in apparenza sta in assoluto silenzio ma in realtà strilla e va in escandescenze, perde completamente la testa e affronta il pericolo ricorrendo, molto spesso ingenuamente, a metodi scorretti e che rischiano il codice penale. Ricorrendo alla diffamazione permanente (ma lo capiscono cosa significa, da un punto di vista non solo morale, una persona definita 'abitualmente ambigua' ? E da quello penale l'accusa infondata di 'sedicenza'? Cioè di falsità di quello che in realtà, oggettivamente, si è?); ricorrendo al discredito (persino con accuse di 'razzismo'!) di quelli che, in un modo o nell'altro, direttamente o indirettamente, sostengono chi è fonte e causa di quella minaccia.
    Naturalmente non c'è nessuno che non si renda conto del clima surriscaldato e assurdo che si crea, consciamente o incosciamente: quello che porta, come ha portato, dei veri e propri criminali a spedire lettere di intimidazione a docenti di fama internazionale che hanno l'unico torto di non allinearsi e di dire francamente la loro.

    RispondiElimina
  13. Si è già strappata, con l'intervento di Bernardini a Senorbì circa lo 'spillone' (che vorrà dire mai 'spillone'?) nuragico 'scritto'! Almeno un documento è stato prodotto: il 76mo!
    Su quel documento tu non sai quanto io desidererei 'elucubrare' con la mia arcinota 'fantasia'. Ma non me/ce lo fanno vedere neanche a frustarli! A distanza di decenni prima e di mesi dopo! Un documento finalmente 'comparso' e 'sparito' di nuovo!
    O Peppino Zedda! E sa promissa? Po totus chi nos abbaidant e nos iscurtant?
    De sas duas s'una: o tenes praitza oppuru contas po s'archeologia, sa chi 'balet meda', comente s'assu e bastus!

    RispondiElimina
  14. Gigi, dello scritto di Bernardini ho le fotocopie, appena le rintraccio te le mando!!

    RispondiElimina
  15. Sono esterrafatto da quanto scritto da Gigi Sanna, cui va la mia più totale solidarietà. Io capisco che davanti alle novità ci sia sempre un pò di resistenza, soprattutto da parte di chi si sente depositario della Verità. La Storia é piena di casi del genere. Tutto però ha un limite. Ho sempre ritenuto che chi istituzionalmente si occupa di ricerca dovrebbe avere la forma mentis indirizzata all'acquisizione e alla ricerca di nuove tecniche, nuove metodologie, nuove ipotesi di lavoro, insomma, verso nuove forme di conoscenza. Forse, nelle nostre Istituzioni, non abbiamo le persone giuste al posto giusto. Il che non sarebbe neppure una novità.

    RispondiElimina
  16. @ Maimone. Non l'ischias chi a Giordano Bruno l'ochien cada die? Chie at su potere, (Chi no at nen morale nen piedu) chircat de si lu mantenner in totu sas maneras: pro su prus malas. Non manizan prus su focu, ma sos tribunales, pro ponner timorias e pro illudriare su numen de sos onestos.

    RispondiElimina
  17. A Larentu

    Su chi mi naras l'appo semper ischidu. Si bi pones atentzione, però, sun semper istados sos omines de cresia a cumbater sas connoschentzias noas. Galilei est un esmpiu. Un ateru est istadu (e sighit a essere) Darwin. Fintzas Giordano Bruno, mancari non fesset unu iscientziadu, s'est iscontradu cun sa Cresia. Sa chistione de Gigi Sanna est diversa. O gai penso, nessi fintzas a cando non mi naran chi fintzas sa Soprintendentzia est diventada una cresia, e arguai a chie non rispetat sos dogmas suos. Insomma, a mie paret chi sas istitutziones postas pro aggiudare su progressu de sas connoschentzias sun cuddas chi su progressu non lu cheren. Ecco proite naro chi no amus sas personas zustas in su postu zustu.

    RispondiElimina
  18. A Gigi Sanna
    Non connosco bene sa chistione archeolòzica sarda, ca dae minoreddu apo istudiau solu Roma. Ma cando est essiu su libru "Sardoa gràmmata" so abbarrau a buca aperta, ca in totu sa vida aio semper ischiu chi sos Nurachesos non tenian iscritura. Apo bidu su libru ma galu non che l'apo lèghiu, ca in cue cheret a si ponner abberu; ma carchi die at a tocare a li ghetare manos, ocros e conca, e a legher.
    Intendende custu contu de como a ùrtimu, mi faghet ispantu cumente assimizat a "Sa losa de Osana" de Pintore. Ma in cue su Sovrintendente mi pariat prus abbistu e trassau, unu marzane betzu; custa Lo Schiavo (di Roma?), iscriende de "mancato appoggio alle sue fantasiose elucubrazioni...", s'at propriu ghetau su marrone a pedes, e no at bidu su chi fit faghende, intzechia dae su fele. Tue, a cussa tzia, pàrali fronte, mantèneli su canterzu.
    Si chircas azudu, e mutis zente, deo puru, che a àteros medas, bi soe.

    RispondiElimina
  19. @ Maimone. Eia est propriu custu chi cheria narrer. Totu sas istituziones chi an potere sunu cresias e cunsideran sos chi las contrarian inimicos de cumbatere e de distruere. Non pensas chi sa denuntzia a Gigi siat s'assempru de custas trampas?

    RispondiElimina
  20. A larentu

    Sas Cresias emmo, rejonat a dogmas. Si rejonant a dogmas fintzas sas sovrintentdentzias tando non b'at prus isperu de nudda. Est comente a bandare contra a sos printziopios chi las an istituidas.

    RispondiElimina
  21. @ Maimone. Jeo non so un'espertu de archeolozia, ma lezende custu blog, m'apo fattu in'idea de su chi bi zirat intundiu a custa sientzia. Apo cumpresu chi cando calicunu truncat bideas e tesi raicrinadas, tando b'iscorrat boe, ca nemos cheret lassare a atere s'icannu, sa fama e su mele...

    RispondiElimina
  22. Ma non podet e non depet esser gai. S'archeolozia est un'iscientzia, e comente tale depet semper abbaidare bie su nou, e no a si setzere subra su giai connottu. Gai no est prus un'iscientzia.

    RispondiElimina
  23. @ Maimone
    Tambene si diat esser gai comente naras tue... Ma jeo arreo semper garrigu de dudas.

    RispondiElimina
  24. Cari amici, così stanno le cose. Ma non bisogna confondere le persone con le Istituzioni anche se queste ci sembreranno, per la loro natura, poco simpatiche. Di marcio e di assurdo se ne trova in ogni luogo, persino nei conventi e nei monasteri dove si prega tutto il giorno dicendo che bisogna essere buoni e giusti. Sono sempre o quasi sempre poche persone le colpevoli e sono quelle che hanno, in genere impunemente, il potere di colpevolizzare. Ma una volta esse contavano sulla potenza dell'informazione che veniva controllata e manipolata. Oggi non è più possibile con la rivoluzione di Internet, che è, è vero, come si dice, un immenso mondezzaio, ma nel quale però la gente (sempre più gente) trascorre ore e ore della giornata per sapere delle notizie e farsi un'idea di quello che si dice nel mondo. Una volta ( come regolarmente è accaduto) cinque (o dieci, o venti o cento documenti imposcati) non ci sarebbero stati, di norma, nella stampa giornaliera o periodica e neppure nella televisione, oggi invece un Blog come quello di Gianfranco Pintore,letto da migliaia di persone ha la forza di presentare a livello planetario cinque documenti sardi 'spariti' ( che interessano la storia e la 'scienza' della scrittura) ma anche quello di mobilitare e di promuovere su quei documenti una petizione popolare che raggiunge le aule del Parlamento italiano. Chi ha scheletri nell'armadio non ha scampo e meno ancora ne ha chi tenta di blindare l'armadio.
    Ma sapete quale è la migliore risposta ai maldicenti, ai prevaricatori, ai disonesti, ai calunniatori? Lavorare e non chiacchierare. Mostrare, mostrare e possibilmente dimostrare. Far valere la cosiddetta 'verità' con il confronto 'critico', aperto, pubblico. Per questo mi sono deciso, date le insistenze di tanti (anche in questo Blog) a organizzare il Secondo corso di scrittura nuragica. Quella è la sede migliore dove uno ( e non solo il sottoscritto') può 'dimostrare'. Il programma, come si vede, non parla di argomenti generici ma è molto dettagliato. Ognuno può prepararsi ed entrare in quei 'dettagli' e cercare di contribuire a rendere chiara una problematica assai ampia e difficile che riguarda la documentazione della scrittura nell'età del bronzo. Perchè chi ha seguito il precedente corso sa bene che l'ultimo quarto d'ora era destinato alle domande e alle osservazioni. Sempre.
    Faccio solo un esempio: si è contestata, spesso con argomenti pseudoscientifici, l'autenticità dell'iscrizione dell'architrave interno di Aiga di Abbasanta: se ne parlerà di nuovo al corso: di un testo non solo per contenuti interni (soprattutto lessicali) ma per contenuti paleografici ed epigrafici che non ammette dubbi sulla sua genuinità. Però, chi ha da eccepire e vorrà dire la sua circa le argomentazioni che metterò in campo, sarà padrone di farlo. Ha tutto il tempo per prepararsi. E così per la problematica di decine e decine di documenti che verrano esposti 'criticamente' (come sempre è stato ed è mio costume). Io 'elucubro con fantasia'? Va bene. Ma si abbia il coraggio di dirlo (e di dimostrarlo) di fronte a novanta corsisti! Non tra le pieghe dei documenti nelle aule di un tribunale! In quella sede non sono permesse solo due cose: l'anonimato e la supponenza di chi, magari perchè sta in una Istituzione potente o prestigiosa, pensa per quel solo fatto di saperne di più e di poter disprezzare il pensiero altrui.

    RispondiElimina
  25. Da giovane mi occupavo di Sport... naturalmente uno sport MINBORE e sopratutto osteggiato: Calcio Femminile dei tempi eroici.
    Vi era un sindaco in un paese ove risiedeva la mia società. Egli non mi dava nè il campo nè gli spogliatoi per svolgere il campionato (serie B nazionale).
    Scrissi al Giudice di Pace per avere i miei- Nostri diritti... il sidaco rispose che "il presdidete Melis LA DENUNCIA L'AVEVA FATTA perchè si "OCCUPAVA DI POLITICA E ERA SCHIERATO CONTRO LA SUA MAGGIORANZA"
    Le annotazione della Signora del'archeobuoneria dominante mi hanno ricordato quei fatti incresciosi che riguardavano una piccola società FUORI DAL SOLITO ANDARE DELLE COSE e un SINDACO ONNIPOTENTE che poteva decidere cosa era GIUSTO e COSA NO... perchè Il Presidente della società in questione NON ERA ALLINEATO.

    RispondiElimina
  26. Arrivo un po in ritardo, Gigi, e me ne scuso. Ma non sono fuori tempo massimo: corro come corrono i gregari, perché sono troppo pesante per andare veloce in salita, troppo pauroso per lasciarmi andare in discesa.
    Non tutte le noci sono vuote quando "suonano" - diceva mio nonno -: prima si aprono, poi se ne parla. Questo vaso che ti hanno lanciato contro, non è detto che colpisca proprio te. A me pare un tipico caso di bersaglio mancato.
    Ho scritto dieci anni fa (ti ricordi? quanto tempo!) in un libro, gli scontri accesi tra un Archeologo (nota la maiuscola) e i due appassionati, Gigi e Gianni l'oristanese) riguardo a segni misteriosi su un bronzetto decapitato: io lo realizzai in commedia, forse avrei dovuto terminarlo più tragicamente?
    Mi piacerebbe fare il tuo avvocato difensore, se ne avessi i titoli, per mettere in evidenza la differenza fra "una figurina umana bronzea" senza faccia, visto che si tratta solamenti dei piedini, e "una figurina umana con la faccia di bronzo".
    O anche fra "figurina" e "figuraccia", che poi non sono così dissimili nel parlato quotidiano.
    E non riesco neppure a non mettermi nei panni del difensore di chi ti accusa (ne avrà bisogno!) che comunque dovrà inventarsi una giustificazione per le ingiustificabili cose che ha scritto su e contro di te: io le farei giurare anche il falso, basta che si affermasse con sufficiente convinzione che le cose incriminate (o, meglio, ancora da incriminare) furono scritte (a sua insaputa, naturalmente, come usa per certi servitori dello Stato) da una segretaria avventizia, sparita dalla circolazione, emigrata chi sa dove in cerca di miglior fortuna.
    Chi ti accusa, non solo non ti conosce, ma ti prende sottogamba (per una donna già questo, se vero, sarebbe pericoloso! - mi si scusi la grevità della battuta): parla di comportamento ambiguo, quando tutti qui abbiamo compreso da tempo che con i tuoi studi li vuoi mandare tutti a casa, quella gente lì!
    Mi piacerebbe infine essere bravo come Kafka e scrivere un altro "Processo", perché gli elementi dell'assurdo ce li vedo proprio tutti nel caso di cui parliamo.

    A si biri a sa cida chi benit.

    RispondiElimina
  27. E' curioso, caro Franco, sei la quarta persona (le altre tre si sono pronunciate per posta privata) che parla di processo 'kafkiano'. Nel tuo bellissimo romanzo 'Labirintus e solutzionis' sei il primo (i poeti e gli scrittori, lo sai bene, sono i primissimi a interpretare bene il mondo e a leggere 'grammata e sinnos') che preannunci questo processo. E altro ancora, molto altro. Solo quel genio di tuo figlio, insieme a te, avrebbe potuto scrivere, interpretandolo a suo modo, di quel molto 'altro ancora'.

    RispondiElimina
  28. Caro Leo,
    ritieniti fortunato che non ti abbiano accusato e denunciato di dirigere dei 'maschiacci', undici scostumate in mutande, vergogna del paese e della Sardegna intera!

    RispondiElimina
  29. Caro professore, mi unisco agli altri nel definire assurdo quanto accade.
    Ogni giorno un nuovo tassello rende il puzzle più chiaro, e non bastano più le canoniche fette di prosciutto sugli occhi a nascondere il piano, macchiavellico piano, infame.
    Quelle “aggiunte”, inutili, sprezzanti commenti di chi mal sopporta intrusioni nel proprio orticello.
    Quale astio antico!
    E no cara dottoressa Lo Schiavo, quell'orticello è nostro, di noi tutti.
    Libero accesso anche ai miscredenti, agli “ambigui”, a chi produce fantastiche, e non fantasiose, elocubrazioni sulla scrittura nuragica.
    Risponda, se ode questi lamenti sin al di là del Tirreno. Si abbassi solo un attimo all'infimo livello dello scrivente e risponda Lei, dove sono quei reperti, dove?
    Certamente non lo farà, mai.
    E sia allora, muro contro muro, mettiamo sale sulla ferita, ma attenzione che il papello cresce e si gonfia di nuove carte, di nuove evidenze, e allora chi pagherà il fio?
    Io ho visto, posso testimoniare l'occultamento, la distrazione e forse l'incompetenza.
    Oggi noi chiediamo spiegazioni!
    E chi come il prof. Sanna sta in prima fila e porge il petto al fuoco nemico non disperi,
    che è meglio patire che commettere ingiustizia,
    così almeno sosteneva Platone.

    Valerio Saderi

    RispondiElimina
  30. Grazie Valerio per le tue bellissime parole 'a coro in manu'.Se solo accennassi ad una risposta, con le mie correrei il rischio di sembrare affettato e banale. E con te proprio non voglio correrlo. Ti ripeto solo, sentitamente, grazie!

    RispondiElimina
  31. Cara Aba, al 'concerto' ( soprattutto dopo l'adesione di una scienziata star come te) ci saranno molte persone, oltre ai 'corsisti'. Ma il numero conta relativamente; certo incoraggia e stimola, ma è la qualità e la serietà di ciò che sapremo comunicare in quella e nelle altre serate che particolarmente conterà. Perchè è la risposta migliore ai cretini, ai pasticcioni, ai diffamatori e ai calunniatori! Recenti e meno recenti.

    RispondiElimina
  32. Sono allibito. Quando un paio di mesi fa mi sono avventurato in questo blog l’ho fatto, da sprovveduto, chiedendo a ZFP, fra le altre cose, quanto di quello descritto nel suo romanzo fosse attinente alla realta’. Oggi mi rendo conto che la realta’ supera la fantasia.
    La burocratica ottusita’ degli “organismi preposti” e’ proverbiale in ogni angolo del Belpaese, ma la veemenza scomposta della soprintendente trascende il doveroso atto del burocrate ufficiale cedendo a una reazione rabbiosa e vendicativa che vanifica, almeno sul piano dell’immagine se non su quello prettamente legale, il suo intervento “in nome della legge”.
    Vedo che diversi interventi di persone qualificate dipingono questo come un passo falso e me lo auguro. Spero che questa diventi una buona occasione per sgretolare i “piedini d’argilla” dei dinosauri dell’archeologia
    @ Gigi Sanna
    Non ci conosciamo di persona, ma quando mi sono affacciato sul blog mi hai salutato con un “Ben'ennidu in Sardigna e in su mundu, frade caru!” che ancora mi conforta. Dai tuoi interventi ho l’idea di una persona che affronta la vita con altruismo e passione. Sono contento di poterti esprimere la mia solidarieta’ da queste righe e in qualsiasi altra forma possa essere utile nel futuro. Mi auguro che l’onesta’ abbia la meglio contro la protervia dell’apparato.
    In bocca al lupo frade caru!

    RispondiElimina
  33. Gratzias Istevene.
    Molte volte siamo assaliti dalla tristezza per la presenza di certe persone nel mondo.
    La cattiveria per la cattiveria, la cattiveria dei malati cronici di cattiveria, la cattiveria del tutto incomprensibile, fa sempre male alle persone sensibili, anche quando non produce effetti concreti. Ma bisogna andare avanti, caro Stefano! Perchè anche se non è affatto vero che il tempo è sempre galantuomo, tante volte lo è. In ritardo, ingenerando sconforto e sofferenza,ma lo è.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.