de Isteddu de su mangianu e de su sero
At
a èssere chi est ingulimadu dae su callente de sa tziminera o dae su fumu de sa
pipa. O si podet dare chi siat su cafè, cun unu gùtiu de late càbrinu. Siat ite
si siat, millu inoghe. Mi chistionat de Atropa e de s’Egitu ma s’istrachitùdine chi mi leat cando lu bido e
l’intendo mi ingàddinat. Mi annèulat origras e ogros, est s’istrachitùdine de
sos sèculos de s’Antigu. Chentinas de annos biagende peri sos mundos.
“Ampara·la. Galu no at cumpresu nudda, e però at a
cumprèndere.” Mi intregat in manos una fotografia: est unu boe tomasu,
ispantosu, mannu mannu: 3,5x1.6x2.5 tzentìmetros. In pitzos b’at geroglìficos e
un’iscrita in un’alfabetu antigu. Sos deos de s’Egitu e unu re pitzinnu. Benit
dae Sant’Antìogu, collida Biggio:
gasi paret. Est mai possìbile chi su cafè cun late càbrinu imbriaghet? "Ello? e tando?" imbabusino deo. "E tando eja, gasi est. Prus a prestus, dae cara a sa pitzoca". L'apo a fàghere, murmuto deo in su mentras chi s'imberghet. Marranu chi l'apo a fàghere.
Ispantosu e craru, b'est su sole issupra ki l' illuminada e tue comente "isteddu" lu depias bogare a pizu. Kie lu leghede pro piakere? Oje est sa "candelora" e non poid'essere die prus justa. Ajò.
RispondiEliminauna nuova stele di Rosetta?
RispondiElimina"boe tomasu" o "boe romasu"? Mi scusi, divino Otelma del blog,ma cosa diavolo è il "bue tomasu".Sa non tutti conoscono i dialetti delle Baronie, e un po' di chiarore stellare ogni tanto non guasta
RispondiEliminaIo avrei scritto iscarabeu, usando un lessico internazionale, ma volendo utilizzare il sardo la scelta fra Boe Tomasu e Carramerda non lascia molte vie d'uscita. E comunque Boe Tomasu non è baroniese o non è esclusivamente baroniese
RispondiEliminaOh Alba, non è questione di finto tonto, è che è una espressione molto localizzata a quel che vedo. Il Rubattu dà "boe de Tomasu", un tale Giulio Paulis c'ha scritto sulla vendutissima Nae un articolo su, poi per il resto buio stercorario. Comunque, la colpa è giusto sia mia: il migliore degli studiosi di sardistica, che sia mai apparso alla luce delle stelle, NON può assolutamente ignorare certe cose, and so I beg Your pardon.
RispondiEliminaDottor Illi cosa la turba in questo post? l' Antico o la mia Stella? lo scarabeo o la scritta fenicia?
RispondiEliminaIo attendo con divina benevolenza un suo commento
BRULLA DE CARRASEGARE
RispondiEliminaISTEDDU istimau o istinau ( a tie s'iskerta) podet'essere ka su cafè, cun unu gùtiu de late càbrinu, no agradit a Dottor Illy - variedade di-ferente de cafè.
O Zua' ma lo scarabeo stercoraro non si chiama in sardo anche e soprattutto 'carrabusu'? Voce assai problematica: v. Wagner (a cura di Paulis), 228, alla voce Karru.
RispondiEliminaSì, Stella del Mattino ecc. Sarebbe utile qualche contributo su quello 'strano' (?!) mix egiziano -fenicio tardo. O meglio, molto meglio, sardo-egiziano-fenicio tardo.
Ma ognuno qui tira l'acqua al suo di mulino. Io pertanto ora al mio: 'Stele di Rosetta', Robe'? La 'Stele di Rosetta' (l'ho chiamata anch'io così, impropriamente in SaGra)è stata scoperta nell'ormai lontano 1995 da un agricoltore di Cabras. Ma è stata ritenuta da un folle epigrafista della Domenica (e da un suo menestrello) prodotto di arte 'altomedioevale linguellistica per cinture da parata di origine turco-mongolica'. Pensa un po' tu. La più grande idiozia di tutta la storia ermeneutica dell'archeologia di ogni tempo!
La questine del mone mi appare interssante noi noi lo chiamiamo
RispondiEliminacarricarri
un nome logicamente posteriore all'invenzione del carro invece questo del bue tomasu
è straordinaria pensando che il carricarri per gli egiziani trasporta il toro celeste
chiederei dunque ai linguisti in onda di aprire un discorso sui nomi in sardo de su carricarri
saluti
mauro
scusa gigi,
RispondiEliminaquando ho mandato il mio il tuo non era ancora in onda
si da noi oltre a carri carri lo chiamiamo anche carrabusu
RispondiEliminaIn Marmilla, oltre che carrabusu, più comunemente è conosciuto come scraffaioni.
RispondiEliminaTanto per non perderci, il canonico Porru lo identifica come "Insettu chi format boccias de bruttesa de cuaddu o de bacca po poniri is ous".
vorei chiedere a qualche linguista se è possibile fornire dettagli sull'area in cui su carricarri viene detto bue tomasu
RispondiEliminaNuove sul bue: Voe tomasu, o Tomasu voe dalle parti di Lula. Per la Turchi dal greco θαυμάσιος, per Dedola, che la riporta: www.linguasarda.com/htm/linguista/magia_sardegna.html, trattasi nientepopodimeno che di parole sumere. Rilevo che spesso nomi propri vengono utilizzati per indicare animaletti piuttosto repellenti (pensiamo al Pedrufae 'tonchio'), indi sembrerebbe e semplicemente proprio il sardo Tomasu 'Tommaso', e troveremo una causa all'accostamento col bue, nell'improverzu dato a San Tommaso, detto "il bue muto" per essere taciturno e per la stazza notevole. Cercate on line "bue muto" e troverete umbè di pagine a lui dedicate. Qualcuno potrebbe farmi avere gentilmente l'articolo di quel tale, Paulis?
RispondiEliminaCerto che gli etimologisti quanto a fantasia non li batte nessuno. Ce ne fosse uno che va d'accordo con un altro! Per fortuna che 'carrabusu' ancora non me lo sono trovato nel...'basco'! E lì segreto dell'origine del paleodardo! E come no! Tutto sicuro, tutto scientifico!
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