mercoledì 15 dicembre 2010

Una Fulvia così poco coupé


di Mikkelj Tzoroddu

Carattere distintivo predominante: una cotta perenne per i Ciprioti - La Nostra Signora della Soprintendenza (la cui ricorrenza va ormai da settentrione e meridione dell’isola), è sempre convinta che i Ciprioti insegnarono ai Sardi la metallurgia del rame. Ella, afflitta da una sorta di obnubilante innamoramento, si permette di affermare ciò, calpestando il più comune buon senso o più seriamente, ignorando, per non aver mai studiato (né tanto meno controllato con quel meticoloso personale puntiglio che si addice a funzionario di normale preparazione) la Preistoria e Storia antica della Sardegna. Infatti, da ormai molti decenni, perfino i bambini non sardi sanno, che i Ciprioti non poterono sfruttare i loro giacimenti di rame, i cui minerali erano delle complesse piriti. Tali minerali non poterono essere lavorati fino al momento in cui, circa il 1400 a.C., furono messe a punto le tecniche necessarie all’arrostimento. Ma, come anche i bambini, stavolta tutti fra essi, sanno, i Sardiani fin da ventidue secoli prima di quella data, sono indiziati d’essere attori della fusione del rame. Purtroppo, la nostra Fulvia che, nonostante il nome, pare non ami l’accelerazione repentina, rimanendo perennemente adagiata sulle sue posizioni, ignora ciò, nonostante sia stipendiata dai Sardi, ormai quasi ininterrottamente, da trentacinque anni. Il fatto desta ancor più grande clamore se si considera che essa, risulta essere addirittura coautrice e persino curatrice del testo ove viene riferita, a più riprese, l’antichissima dimestichezza sardiana con la metallurgia del rame.


Dal rapporto della Dr Lo Schiavo ai Carabinieri contro Gigi Sanna
Sì caro Mikkelj, al cuore non si comanda. Ricordi quella bella canzone dell'Equipe 84? "Non voglio pensar ma poi ti penso / apro gli occhi e ti penso / ed ho in mente te". La dottoressa Fulvia Lo Schiavo è una brava archeologa ed ha molti meriti e un paio di nei: le piace insultare pesantemente chi osa mettere in dubbio le sue certezze (vedi il rapporto contro Gigi Sanna) e, appunto, ha preso una cotta per i ciprioti. Guarda un po' questo brano del suo rapporto ai Carabinieri di denuncia di quel "ambiguo abituale" di Sanna. Nel suo Sardoa Grammata, egli non attribuisce affatto ai ciprioti i due tripodi di Solarussa, anzi li attribuisce ai nuragici. Ma poteva, chi ha in mente solo Cipro, lasciarsi sfuggire l'occasione di fare un regalo all'oggetto del suo non breve innamoramento? [zfp]

23 commenti:

  1. POssibile che questi archeobuoni siano così ignoranti da IGNORARE PERSINO la Storia Calassica, a cui furono abnituati a credere a occhi chiusi fin dalle elementari?
    NOn solo CIPRO non portò in Sardinia l'arte del rame 8e nemmeno l'arte di costruire nuraghi, comeaffermò Bernardini a Oristano nel famoso convegno del 2001).
    Mikelj sfiora la verità senza apporofndirla e dice:
    - "Tali minerali non poterono essere lavorati fino al momento in cui, circa il 1400 a.C., furono messe a punto le tecniche necessarie all’arrostimento.".
    Quella datazione è STORICAMENTE PRECISA, poichè 50 anni prima accade un fatto di importanza globale per l'Egeo, tale da essere raccontata persino dai Greci (a modo loro).
    - Nel 1450 a.C. Creta viene INVASA e conquistata da genti dei POPOLI DEL MARE: AKAYASA e SHARDANA (i greci li identificano in Teseo contro il minotauro)... così avviene per tutte le isole dell'EGEO ...
    PLUTARCO e SIMONIDE DI CEO parlano di ERACLIDI (PLutarco) o di SARDI (Simonide di Ceo).
    - 1450 dunque. Questa la data che provoca l'inizio dello sfruttmanto delle miniere di rame da parte di... Tant'è che da questo periodo governano a cipro dei RE con nomi SARDI: CIRINA (cinira) ... SISARA...
    Questo spiega anche l'identificazione in rame cipriota di quello trovato a bordo della NAVE SHARDANA di ULUBURUN... (con marchi difabriche sarde)... E CERTO! A Cipro vi ernao i SARDANA, logico che usassero rame dell'isola per le loro fabbiriche.
    Quindi la ESISMIA SIGNORA DELLA SOVRINT... dovrebbe ripassarsi i testi scolastici che tanto studiò e ricordarsi che a concquistare l'Egeo non furono i MICENEI... che esitevano solo nella città di MICENE, ma gli AKAYASA con i loro compari SHARDANA/SARDI... LO DICONO I GRECI.. ed è tutto dire!
    shar

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  2. Pirite (FeS2) o calcopirite (CuFeS2)?

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  3. Sì a Cipro, caro Michele, c'erano dei leoni davvero speciali oppure li vedevano, quelli altrui, davvero specialissimi. I sauri-toro erano oggetto, nell'isola levantina (tutto attestato naturalmente!) di culti speciali e di corride speciali! Che vergogna! Ohi, ohi! Gli oggetti 'mostruosi' dei nuragici, quelli della bronzistica nuragica, non hanno insegnato nulla nè insegneranno mai nulla ai pasticcioni. Ma fosse stato detto solo questo impunemente! Ci sono le pecore 'cornute' del brassard di Is Locci Santus, ' i segni di 'maldestra imitazione' nuragica del sigillo di S.Imbenia, le semplici 'decorazioni' del vaso di La Prisgiona di Arzachena, le matrici per 'linguelle' di tipo cavalleresco di origine turco-mongolica e/o per i 'puntali' di spade medioevali di Tzricotu di Cabras , le 'lucerne' barchette, i caratteri romani di Sextus Nipius della barchetta dell'Antiquarium Arborense,le lettere romane della pietra del Nuraghe Pitzinnu di Abbasanta, il MRD di Pozzomaggiore, ecc. ecc. Tutti magistrali capolavori di ermeneutica e di finissima comprensione di storia dell'arte e della cultura nuragica!
    E io mi sarei preoccupato del 'mancato appoggio' di un certo indeterminato Ufficio?! Io permaloso e cattivello nei confronti di un Ufficio (e quanto mi dispiace usare, purtroppo, una voce che si riferisce al collettivo!) con a capo un' incredibile supponente che prende fischissimi per fiaschissimi e che osa parlare di 'fantasiose elucubrazioni' altrui!
    E poi la perla. Il mio atteggiamento 'abitualmente ambiguo' nei confronti dell'Ufficio?! Proprio per niente! Io, con te Michele e con non pochi altri, dico da tempo che certuni (certuni: io non faccio mai di ogni erba un fascio: l'ho detto sempre e sempre lo ripeterò!), come dimostrano ad abundantiam gli esempi suddetti, andrebbero mandati a casa perché mostrano di non saper fare bene il loro mestiere. Non capiscono e si permettono di accusare gli altri di non capire! E poi, sai cosa ti dico? La colpa più grave non è tanto 'il pasticcio' in sé, l'esame superficiale e direi infantile del bronzetto che ha portato a travisarlo completamente ( e non aggiungo, per non infierire, altre sottolineature alle tue!). Tutti siamo soggetti a sbagliare e anche a 'pasticciare'. La colpa più grave è non tenere in conto che un po' di cautela non guasta e qualche volta, almeno qualche volta, bisogna saper usare, con modestia e prudenza, i punti interrogativi ed il condizionale. Servono a 'farla franca', per così dire, quando ci si avventura troppo e comprendiamo di 'lanciarci senza rete'. ' Si 'elucubra con fantasia', insomma.

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  4. @ Micheli Tzoroddu, a Shardanaleo e a Gigi Sanna.
    Jeo de archeologia non cumprendo una ficu sicca, ma vois chi sedes espertos mannos proite non m'ispigades su motivu de totu custas diferentzias de interpretazione de s'anticoriu nostru e de s'abboju de sos sardos cun sos ateros populos de su Mediterraneu ? Cale interessos (ecunomicos e/o culturales) si cuan in secus de custas diferentzias? Un'idea leza mi l'apo fatta, ma dia preferer de lu cumprender menzus cun sas paraulas bostras.

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  6. A Larentu.
    Io non ho la lettera completa della dott.Bietti Sestrieri dell'Istituti Italiano di Storia e Protostoria, inviata a Sergio Frau, circa il modo con cui si deve far conoscere ed offrire ai Sardi autonomisti, teste calde, il loro passato attraverso l'archeologia. Fatela postare, se può, da Gianfranco. La spiegazione (e l'ho detto altre volte)sta tutta lì. Bisogna essere arcicauti,mai esaltare e magnificare; bisogna nascondere, ammorbidire, annacquare il più possibile. Perchè altrimenti (guarda un po' che roba|)potrebbero insorgere nella comunità sarda idee insane per perniciosi ritorni di miti razzisti sardistici di stampo hitleriano (sic!)!
    E come no! Ho già risposto al pappagallo Stiglitz circa questa stronzata, a questa offesa per i sardi pacifici (forse troppo pacifici!) che non sta nè in cielo nè in terra! Ma il pappagallo, putroppo, non è solo lui: la teoria del razzismo sardista e del pericolo di una storia nobile che non c'è e che è pura invenzione la sostengono in coretto altri archeologi. Bau, Bau! Gianfranco ha registrato rutte queste scemenze e ti sa dire di più e certamente spiegare meglio. Deve passare un solo concetto: che praticamente i nostri avi non esistevano e che erano niente (tutto un mistero la loro esistenza! Nuraghi, Giganti e Statue di Monti Prama,Shardana, scrittura, astronomia, matematica, navigazione; un mistero colossale, un non non non: niente tutto!)
    A Zedda. Bada che quando ho detto sauro-toro mi sono riferito al sauro (rettile:già individuato e precisato da Michele) e al toro. Quello è il 'monstrum' nuragico. Il 'monstrum' religioso. Ora ti pongo una domanda circa il tuo 'interessante'. Credi che ci sia molta differenza iconografica tra la pietra 'scritta' di Abbasanta( che ho commentao con due articoli!)e questo bronzetto che è tanto nuragico che più 'nuragico' non si può (leone cipriota, pazzesco!)? Cosa ti dice un toro serpente (rettile) dal punto di vista religioso? Chi è mai quel toro serpente? Non ti dice niente tutto quello che io E Aba Losi abbiamo scritto in proposito (quasi fino a stancare le persone). E forse che la tua astronomia non ti dice nulla? Credi che i nuragici scrivessero sulle e leggessero le pietre e non leggessero prima di tutto il cielo? Non scrivessero e riportassero quello che c'era nel libro più importante sopra la loro testa?
    Ah, già! Ritorno alla Bietti Sestrieri, a Stiglitz e a tutti gli altri. I sardi nuragici neanche lo guardavano il cielo! Badavano, come dice qualcuno, a pascolare il bestiame, a mangiare e bere e a fare ogni tanto qualche viaggetto da 'vu cumpra' per il Mediterraneo. Niente 'miti', caro Zedda, quelli che anche a te frullano nella tua testa di mitografo e di mitomane.

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  7. A Larentu.
    Io non ho la lettera completa della dott.Bietti Sestrieri dell'Istituti Italiano di Storia e Protostoria, inviata a Sergio Frau, circa il modo con cui si deve far conoscere ed offrire ai Sardi autonomisti, teste calde, il loro passato attraverso l'archeologia. Fatela postare, se può, da Gianfranco. La spiegazione (e l'ho detto altre volte)sta tutta lì. Bisogna essere arcicauti,mai esaltare e magnificare; bisogna nascondere, ammorbidire, annacquare il più possibile. Perchè altrimenti (guarda un po' che roba|)potrebbero insorgere nella comunità sarda idee insane per perniciosi ritorni di miti razzisti sardistici di stampo hitleriano (sic!)!
    E come no! Ho già risposto al pappagallo Stiglitz circa questa stronzata, a questa offesa per i sardi pacifici (forse troppo pacifici!) che non sta nè in cielo nè in terra! Ma il pappagallo, putroppo, non è solo lui: la teoria del razzismo sardista e del pericolo di una storia nobile che non c'è e che è pura invenzione la sostengono in coretto altri archeologi. Bau, Bau! Gianfranco ha registrato rutte queste scemenze e ti sa dire di più e certamente spiegare meglio. Deve passare un solo concetto: che praticamente i nostri avi non esistevano e che erano niente (tutto un mistero la loro esistenza! Nuraghi, Giganti e Statue di Monti Prama,Shardana, scrittura, astronomia, matematica, navigazione; un mistero colossale, un non non non: niente tutto!)
    A Zedda. Bada che quando ho detto sauro-toro mi sono riferito al sauro (rettile:già individuato e precisato da Michele) e al toro. Quello è il 'monstrum' nuragico. Il 'monstrum' religioso. Ora ti pongo una domanda circa il tuo 'interessante'. Credi che ci sia molta differenza iconografica tra la pietra 'scritta' di Abbasanta( che ho commentao con due articoli!)e questo bronzetto che è tanto nuragico che più 'nuragico' non si può (leone cipriota, pazzesco!)? Cosa ti dice un toro serpente (rettile) dal punto di vista religioso? Chi è mai quel toro serpente? Non ti dice niente tutto quello che io E Aba Losi abbiamo scritto in proposito (quasi fino a stancare le persone). E forse che la tua astronomia non ti dice nulla? Credi che i nuragici scrivessero sulle e leggessero le pietre e non leggessero prima di tutto il cielo? Non scrivessero e riportassero quello che c'era nel libro più importante sopra la loro testa?
    Ah, già! Ritorno alla Bietti Sestrieri, a Stiglitz e a tutti gli altri. I sardi nuragici neanche lo guardavano il cielo! Badavano, come dice qualcuno, a pascolare il bestiame, a mangiare e bere e a fare ogni tanto qualche viaggetto da 'vu cumpra' per il Mediterraneo. Niente 'miti', caro Zedda, quelli che anche a te frullano nella tua testa di mitografo e di mitomane.

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  8. mi lancio: il toro-serpente è il principio maschile e femminile insieme: (il toro/sole/dio) più (il serpente/luna/dea), la divinità unica e totalizzante rappresentata con il metodo dell'"agglutinamento" in un'unica figura... il suo nome? Leggenda...

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  9. @ Roberto
    in Sardegna le mineralizzazioni a rame consistono in solfuri misti, a Cipro il minerale primario è costituito da piriti, calcopiriti e sfaleriti. Ciao

    Giuseppe Mura

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  10. @Gigi
    M'as azuadu meda a cumprendere e duncas ti nde torro gratzias. S'idea chi mi nd'aia fatta supra custa chistione fit sa zusta... e cheret narrer chi mancari no cumprendo meda de archeolozia, a su nessi non so tontu...

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  11. Aspetta, Maria Teresa. Perché certe cose, se non c'è tutto un contesto, se non si sa in parte o in tutto quello che c'è a monte di documentazione 'scritta', possono apparire frutto di improvvisazione e di superficialità. E tu non sai quanti cattivelli cattivelli ci spiano e ci seguono pronti a lanciare fango! Ho fatto la domanda a Mauro Zedda semplicemente perché, per quello che ha scritto e per il fatto che frequenta da non poco tempo questo blog, presumo che possa essere in grado di darsi da solo una certa risposta.
    Tu poi sai cosa significa il 'rigore' filologico perché, per fortuna, sei una del mestiere. Nei post a commento non si può averlo. Già non si può scrivere come si dovrebbe quando si elaborano articoli nel Blog! Perchè il Blog, come tutti sanno, non è una rivista scientifica ma un luogo d'informazione dove tutti, la maggior parte possibile delle persone, come in un giornale devono leggere e capire, senza l'intralcio di un linguaggio troppo tecnico e di metodologie troppo sofisticate. Di questo documento (tu non ci crederai ma è scritto!) e di altri documenti 'mostruosi' nuragici (e non) parleremo con il detto 'rigore' durante il Corso delle lezioni. Stai tranquilla!
    Comunque, ti devo dire che mi hai sorpreso davvero con l'agglutinamento ( lo hai chiamato proprio così, come se parlassi di scrittura). OK, per ora..

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  12. ecco un breve estratto dalla Lettera della prof.ssa Anna Maria Bietti Sestieri (20 dicembre 2004)
    ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA

    3 - L’amore per la propria regione, o nel caso specifico per la propria isola, è un sentimento bello e rispettabile; ma su questo terreno nessuna disciplina si presta come l’archeologia a un uso distorto di ipotesi e teorie che si dichiarano scientifiche. Non è necessario che le ricordi la storia recente e contemporanea per sottolineare il ruolo nefasto che un uso scorretto della documentazione e dell’informazione archeologica può avere nel suscitare nostalgie di paradisi perduti ed età dell’oro, e nel fornire il pretesto per rivendicazioni di superiorità culturale ed etnica e per aspirazioni autonomiste che sarebbe difficile giustificare altrimenti. Francamente, mi sembra che molte delle sue tesi si prestino, seppure non intenzionalmente, ad alimentare manifestazioni del genere. E’ precisamente questa una delle ragioni per cui considero assolutamente auspicabile un confronto scientifico aperto e serio, che metta un pubblico di non specialisti in grado di valutare la bontà delle teorie che gli vengono proposte e le pericolose implicazioni di una esaltazione acritica del proprio passato.

    Spero di averle spiegato nel modo più chiaro possibile la posizione mia e dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Mi auguro che voglia riflettere su questa lettera, considerandola per quello che effettivamente è: non un messaggio ostile, ma piuttosto un invito al confronto e al dialogo.

    Con molti cordiali saluti

    Anna Maria Sestieri

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  13. Un sogno:mandare a riposo forzato la signora Fulvia,così avrà la possibilità di ossigenare la mente,e sostituirla col signor Gigi Sanna,uomo"abitualmente ambiguo"(chi non ha difetti?)che, mi sembra, abbia qualche "modesta",esperienza sull'archeologia nuragica.Amici del blog, la facciamo una petizione per realizzare questo mio sogno? In genere, a Natale siamo tutti più buoni.

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  14. da Mikkelj Tzoroddu

    In relazione alla didascalia che era posta a piè della figura, mi preme significare che la Signora, oggetto delle mie attenzioni, non si è mai sognata di mettere la stessa nella nota che ha ingenerato la mia riflessione. È mia responsabilità la mancanza di chiarezza in merito.

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  15. @gigi sanna
    grazie per il richiamo al rigore scientifico e anche per aver capito la mia buona fede e l'entusiasmo del neofita... sono ansiosa di imparare cose nuove!

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  16. Grazie mille Roberto. Su quella lettera bisogna riflettere e molto. Mica è scritta dalla Lo Schiavo! C'è la politica della cultura italiana e solo italianofila in Sardegna; addirittura antiautonomistica (figuriamoci quella indipendentistica che si auspicherebbe). Se in IRS e altrove, invece di sbudellarsi e di divertirsi con lotte fratricide, ci si ribellasse contro i nemici veri, ovvero gli autori di documenti di tal fatta! Contro quelli che dall'alto scelgono cosa e come si deve parlare di archeologia ai Sardi!
    Ma lo si capisce questo? Questo fenomeno di aperto colonialismo della cultura, o abbiamo bisogno di randellate ancora più grosse! Cumprendiu d'azis o nono!

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  17. Così come non mi è proprio piaciuto il tipo d'attacco di Fulvia Lo Schiavo a Gigi Sanna, così non mi piace quest'attacco di Tzoroddu all'archeologa, che rimane comunque una buona studiosa come ricorda anche Pintore

    Quanto all'ex oriente Lux, è vero, c'è, ed è preponderante in qualsiasi spiegazione e tesi che riguardi la Sardegna; stranamente chi è affetto da questa prospettiva unilaterale tende a scartare a priori alcune tesi, che poi coincidono con quelle che si vogliono spinte da pulsioni nazionaliste e razziste del popolo sardo.

    Tutte stupidaggini.

    ma sono anche errate le tesi di Tzoroddu come quando, ad esempio,afferma che i ciprioti appresero la tecnologia del rame solo nel 1400 a.C.: quando mai?
    Di questi errori che si può dire?

    è giusto commettere certi errori solo perchè altri li avrebbero commessi, in senso opposto, in precedenza?

    quanto al leoncino , anche io penso che non di leoncino si tratti, ma non mi pare neppure un toro serpente; la foto è pessima; quindi, poichè ho visto solo una fotoaltrettanto pessima e sbiadita del "leoncino" del Nordule, vorrei chiedere all'autore del post, se si tratti del medesimo bronzetto o meno.

    salve a tutti.

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  18. La lettera di questa archeologa é veramente surreale. Chi conosce la Sardegna, i Sardi e la sua storia sa perfettamente che il pericolo paventato é assolutamente bullo. Piuttosto guardi in casa sua. A pensarci bene, infatti, la signora Bietti etc etc sta addebitando ai sardi, in modo preventivo, un difetto storico dell'Italia. I ciclici richiami alla grandezza di Roma, alla ricostituzione dell'Impero (vedi il fascismo) etc etc, fino a prova contraria, sono un male di casa loro, e soltanto di casa loro. Suppongo che la signora Bietti etc etc si sia preoccupata per il nostro futuro, in quanto essendo noi notoriamente delle teste calde, potremmo anche metterci in testa di, che ne so, "spezzare le reni alla Grecia". Ci vuole bene la Signora e vuole evitarci di ricadere nel loro stesso errore. La signora Bietti etc etc è una mamma per noi. Grazie mamma

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  19. Caro Dedalonur è la 'specie' che conta ai fini del messaggio comunicativo, la specie 'nachas', quella strisciante. Dire lucertola, dire serpente, dire iguana, dire coccodrillo era ed è ancora la stessa cosa. O pensiamo d'essere stati i primi ad aver inventato la zoologia? Il bronzetto poi va, una volta inteso così, cioè un 'monstrum' (rettile/sauro-toro) , letto nel suo significato 'mitico' religioso. E letto anche interpretando foneticamente la lettura 'con' ( che non è esclusiva solo della Sardegna nuragica). Per questo ho invitato Zedda a farsi qualche domanda 'epigrafica': anche e soprattutto circa la volta celeste e la lettura di essa da parte dei nuragici. Lui può farsela, ritengo,più di tutti.
    Quanto all'attacco di Tzoroddu e del perché di una sua 'esagerazione' (che non si può nascondere) si capisce bene perché c'è. Si può assolvere. Perché la solidarietà qualcuno, talvolta per sdegno da 'amico', la fa diventare polpa robusta e carne viva. Postando ad es., con commento e dati 'oggettivi', cioè con la dimostrazione, un vero capolavoro di 'fantasiosa elucubrazione' (un leoncino cipriota). Cioè chi accusa con supponenza di elucubrazioni fantasiose gli altri detiene il primato di esse. Cosa comica questa o se vuoi grottesca. E quindi merita quello che si merita. Come la meriteresti tu od il sottoscritto e agissimo nello stesso modo.
    Mentre invece non si capisce bene, ma proprio per niente ( a meno che non si debba pensare all'incredibile!), perché ci sia stato un becero attacco non solo a sproposito (il suo doveva essere solo un giudizio 'tecnico'), ma zeppo di insinuazioni e mirato esclusivamente al mio discredito. 'Dagliela in testa, caro giudice, che costui è un ambiguo abituale ed un poco di buono!'
    Un attacco inoltre senza criterio dal momento che mai la dottoressa, dico mai, su quelle presunte elucubrazioni si sia pronunciata! Né lei né altri dell'Ufficio. Quindi non metterei proprio le due cose sullo stesso piano. Il fine del post di Tzoroddu è pur sempre comprensibile, quello dello scritto della Lo Schiavo, proprio no. Mai e poi mai può essere giustificabile. E infatti nessuno, te compreso, l'ha giustificata.
    Ma c'è un altro motivo per cui non può esserlo. Proprio stamani apro il Blog uscendo dall'Università per gli esami della sessione autunnale. Sai che cosa ho chiesto agli studenti? Che mi parlassero dei documenti di Tzricotu, di Orani, di S.Imbenia, di Teti, di Yh e della religione nuragica, ecc.ecc. Una studentessa sta per laurearsi ed il mio è stato l'ultimo suo esame. Ora, delle due l'una : o io dico il falso (e sono un 'sedicente studioso' ) o dico la verità. E se quest'ultima dico ho tutto il diritto, dal momento che il corso sulla religione e la scrittura nuragica è stato approvato dalla Facoltà (già due anni fa), di dire tutte le cose che sono autorizzato a dire, ad insegnare in tutta libertà e serenità, senza insulti e tanto meno insinuazioni di una sciagurata dottoressa della Sovrintendenza. Ho tutto il diritto di rassicurare che le cose che ha studiato, come ultime, la suddetta laureanda, non sono fasulle ma accompagnate dal rigore scientifico e che di esse deve andare orgogliosa.
    Ma dove mai si è visto che un 'docente' di qualsiasi Università abbia ricevuto un'offesa di tali proporzioni! Da chi, poi! E poi l'ho detto (e stai sicuro che è così!): ci fossero solo quelli, nelle carte che 'cantano', di insulti gratuiti! Ma si saprà, si saprà.

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  21. A quel tipo che si firma dedalonur: potrò rispondere alle tue (paradisola docet) superficiali obiezioni, ove tu decida di firmarti col nome e cognome.
    mikkelj.
    Quanto a te Gigi Sanna: mi stupisce il tuo parlare “di attacco di Tzoroddu e di sua esagerazione”.
    Innanzi tutto io non ho bisogno di una tua assoluzione perché tu non sei un prete! In secondo luogo non v’è affatto l’ombra di esagerazione alcuna nelle mie righe che registrano in modo pedissequo, le parole della Nostra Signora della Soprintendenza negli anni, in vari contesti. Da ultimo, il chiamare attacco il mio onesto contributo, mi sembra quanto meno fuorviante. Ho solo voluto fornire il mio punto di vista, formatosi nel tempo, su un impiegato dello stato che ha guardato la storia da una sola ottica (la qual cosa reputo invereconda) senza avere la minima percezione del grandioso passato della Sardegna, pur dopo quaranta anni di permanenza nell’Isola.
    Grazie, mikkelj.

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  22. Ohi ohi, Michelj! Non m'as cunpresu. Sos faeddos meos sunt di 'osi:

    quanto all'attacco di Tzoroddu e del perchè di una sua 'esagerazione' (che non si può nascondere')...

    'l'attacco di Tzoroddu' non sono parole mie riferite a te ma di DedaloNur. E così è per la parola 'esagerazione' che, tra l'altro' è virgolettata. Rileggiti tutto il post perchè hai travisato il mio pensiero oppure hai trovato non chiare le mie parole. L''esagerazione' ( virgolettata: che per me vuol dire solo calcare la mano su certi punti ed enfatizzarli) tu dici che non c'è: io, che pure faccio l'applauso a lunga scadenza al tuo intervento, invece ritengo onestamente che ci sia. Tutto qui. E finiamola davvero qui perchè proprio tu sai bene che non sono un prete! E non assolvo proprio, se non in riferimento a quella debole ma comprensibilissima esagerazione. E finiamola qui perchè altrimenti la cosa diventa davvero comica: tu attacchi me che attacco te che in sostanza difendi me. D'altronde tu stesso lo dici: sei rimasto... stupito. Segno che qualcosa, evidentemente, non quadrava. E se anche avessi sbagliato,frade meu, mica sono errori allo Lo Schiavo 'coupè' nonchè 'Nostra Signora'! Cumpresu m'as como? O t'as a inchietare ca ti natzo chi non m'as cunpresu?

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  23. @ Mikkeli

    guardi, se la disturba, faccia anche a meno di rispondere: quando non si ha nulla da dire e da obbiettare per timore di rimediare qualche brutta figura non c'è bisogno alcuno di nascondersi dietro al pretesto del mio nickname: basta stare zitti.

    Comunque, se tra gli "attacchi" di Tzoroddu e de Lo Schiavo, m'impongo di criticare entrambi, tra la conoscenza che Tzoroddu manifesta della metallurgia levantina in questo "articolo" e quella della Lo Schiavo, espressa in tutti i suoi articoli e libri, preferisco quest'ultima senza esitazione, manie cipriote o meno.

    @ Sanna,
    caro Sanna capisco sia i sentimenti di chi la difende da amico sia di lei, chiamato addirittura in giudzio per mezzo di un pretesto burocratico. In realtà, io non posso giudicare (ne lo voglio) ne lei ne la Schiavo perchè non conosco la situazione e i suoi retroscena (per es. la questione dei tripodii ciprioti di cui parla la Lo Schiavo).

    da osservatore esterno mi premeva semplicemente osservare l'assurdità e gravità della situazione, che si è venuta a creare solo per aver denunciato al sindaco e ai carabinieri ma non entro gli esigui termini di legge, alla soprintendenza. Non ne conosco il modus operandi in questi casi, ma ho la sensazione che seguendo la normale prassi, in questo caso, si sarebbero chiusi entrambi gli occhi se non fosse che lei si chiama Gigi Sanna.

    Se però si combatte il fuoco col fuoco, per sentirmi coerente con me stesso (che è, alla fine, lunica cosa che m'importa quando scrivo), devo anche criticare gli "articoli" illegibili, inopportuni sul piano "tattico" (diciamo così) e scorretti anche a livello morale come questo di Tzoroddu; perchè questo articolo, trasfigura la figura di una brava studiosa nella figura di una inetta, cosa che non è.

    Criticare, e anche incazzarsi, si può ma non così, anche se a qualcuno dispiace.

    Comunque ognuno ha il suo modo di combattere e reagire.
    Per me, non ha più senso ne discutere oltre del merito ne dell'inevitabile replica di Tzoroddu.

    caro Sanna: in bocca al lupo.

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