di Leonardo Melis
Come tutti (quasi tutti) sappiamo, i nuraghi sono stati datati da Babai Lilliu al XVI secolo con una sorta di punto fermo a impedire la corsa che stava portando i nuraghi stessi a date imbarazzanti.
Appena 15 anni fa si sosteneva che i nuraghi erano databili VII-VI sec. a.C., 10 anni fa si andava sul IX secolo; 5 anni fa si arrivava al XII-XI e Lilliu pose un limite al XVI sec. con la famigerata trave di olivastro, fatta datare al C14 da una studiosa danese.
Dimenticavo però di ricordare che lo Spano, il Pais & C. attribuivano i nuraghi ai fenici del del VI sec. Per tornare alla trave, tempo fa ebbi modo di parlare con un incredibile personaggio che mi rivelò essere quella trave non attendibile. Mentre la persona in questione è più attendibile di tutto il resto della questione. Personaggi compresi. Inutile dire che qui non posso rivelarne il nome, per sua espressa richiesta. Egli però mi autorizza a farlo in seguito, in un tempo da lui stabilito. Questo per una importante ragione. Rimane il fatto che, data la serietà e l'attendibilità della persona in questione, saremo costretti a rivedere ancora le datazioni dei nuraghi: la corsa a retrodatare riprenderà?
Il 14 settembre, Radio Rai international ha trasmesso uno speciale, I nuraghi della Sardegna. In studio: Giorgio Murru. archeologo e direttore del complesso su Nuraxi e Leonardo Melis che durante la
trasmissione ha annunciato rivelazioni sulla datazione del Nuraghe di Barumini effettuata con il C14 su una trave di olivastro trovata all'interno del nuraghe.
Chi volesse può ascoltare la trasmissione in differita cliccando qui
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