Queste foto, scattate da Antonello Porcu, stanno facendo il giro di Internet e dunque del mondo. Riguardano sa domo de jana di Sa Pala Larga, nel comune di Bonorva, non molto distanza da Sant'Andrea Priu. La splendida tomba, la n. 7, resterà chi sa per quanto tempo, sepolta sotto un grande masso e uno strato di terra: così ha deciso la Soprintendenza archeologica che per quasi due anni ha condotto gli scavi.
Le foto di Antonello Porcu, che gestisce un agriturismo da quelle parti, riprendono, come si può vedere più dettagliatamente nei siti Archaeo News e Galileo, un sacello lungo un metro dipinto con sette spirali rosso e ocra e con il soffitto decorato in bianco e in blu. Secondo i due siti, la Soprintendenza avrebbe deciso di sigillare la domo se jana per preservarla da vandali e tombaroli.
Una decisione di per sé ineccepibile, se presa in vista di un programma di finanziamento che ne consenta, il più presto possibile, l'apertura. E vorremmo poter credere che così sia.
Quel che inquieta è il fatto che di una così eccezionale scoperta siamo venuti a sapere non da una conferenza stampa, da una pubblicazione, un annuncio o che so io. Ma per iniziativa di due giornalisti di Archaeo News, Paola Arosio e Diego Meozzi, che hanno pubblicato fotografie non fornite dalla Soprintendenza, ma da un intraprendente appassionato. È da maligni pensare che, altrimenti, di questa meraviglia avremmo saputo chissà quando? I due giornalisti, nel loro articolo, suggeriscono di scrivere alla Soprintendenza di Sassari e Nuoro ( e-mail: bmassabo@arti.beniculturali.it) per sollecitarla ad disseppellire la domo de jana. Proviamo a farlo.
Caro Pintore,
RispondiEliminanon è affatto da maligni pensare che se i 2 non avessero fatto questo autentico scoop, noi, comuni mortali nulla avremmo saputo di questa tomba.
perchè per espressa ammissione della soprintendenza questo era lo scopo dell'occultamento.
Io spero che almeno per una volta, uquesta vicenda non sia strumentalizzata dai due partiti nazionalisti e antinazionalisti che si sfidano nel certame archeologico.
Non ci si può permettere divisioni su questo.
Abbiamo gia dato con il caso Monte Prama.
Ora si tratta di far pubblicità e pressioni affinchè dal magro rivolo dei finanziamenti destinati alla cultura qualche goccia sia destinata anche a questa meraviglia.
Dopo, ci si riprenderà a bastonare.
Molto belle le immagini. Sono felice che questo sito sia stato rapidamente immortalato e abbia iniziato il tour mondiale garantito da internet.
RispondiEliminaA mio parere hanno fatto bene a pensare di chiudere al pubblico, un simile patrimonio dovrà essere gestito con la massima cura. Visite contingentate e diffusione tramite immagini virtuali sono l'unica possibilità attuale di mantenere vivo il sito.
chiunque deve vigilare perchè fatti simili non si debbano ripetere,l'opinione pubblica ha il DIRITTO di sapere, anela insegna. chissà quante cose in questo momento sono celate a tutti e a conoscenza di pochi eletti
RispondiEliminapiero
I ragazzi di Stone Pages sono stati di parola ed hanno pubblicato la tomba della scacchiera sul trimestrale britannico di archeologia Past Horizons
RispondiEliminahttp://en.calameo.com/read/00006272943861083d8f7
(l'articolo inizia a pag.14)