Un curioso silenzio è precipitato sugli ultimi articoli che riguardano gli esempi di scrittura antica (provvisoriamente la chiamo così) pubblicati su questo blog. Con finesse d'esprit c'è chi ha definito paccottiglia e chi ciarpame quanto pubblicato. Per Blaise Pascal tale finesse stava nella capacità di cogliere i fenomeni appartenente più al sentimento che alla ragione, al contrario dell'esprit de geomètrie che attiene la facoltà di capirli scientificamente. In fondo, per buttarla in qualcosa di più banale, è un senso di vuoto da cui si sono lasciati prendere coloro che gridano la propria ira.
Hanno una qualche loro genuinità in simili reazioni, come di un credente di fronte a una bestemmia, di un vescovo provenzale davanti all'eresia dei catari. Ma se i genuini hanno espresso la loro ira, altri, quelli più riflessivi, tacciono, si lasciano catturare dallo stesso esprit de finesse e non riescono a contrastare con la ragione quel che nei precordi sentono: e se fosse vero? E se la lettura dei quattro documenti fosse quel che sembra?
Sulla interpretazione si possono avanzare tesi conflittuali e non sto ad elencarle, sono a disposizione di tutti poco più sotto questo post. Ma sulla cosa in sé? Su quel quadruplice SRDN, prima dislocato qui, là, altrove, restano poche alternative: o SRDN c'è scritto o non c'è scritto. Se non sono quei quattro (+ due), i segni che cosa sono? La lettura di MRD fatta sulla ceramica di Pozzomaggiore, tralascia un quarto segno, mezzo mangiucchiato ma evidente. E quindi è almeno monca, reticente. E poi, che cosa sarebbero gli altri diciotto segni evidenti? E i segni sugli altri tre reperti?
Introducendo la sua splendida ballata “Prete Lipandro e il giudizio di Dio”, Enzo Jannacci la dedicava “a tutti quelli - e sono tanti - che pur essendo testimoni di fatti importantissimi e determinanti dell'avvenire della civiltà, neanche se ne accorgono!”. Forse giravano la testa, come sta succedendo oggi davanti a tanti lasciti del passato che potrebbero (c'è, però, chi ne è certo) raccontare una storia diversa da quella consegnata alle rassicuranti certezze religiose. A quelle, cioè, la cui messa in discussione è equiparata a un'eresia degna del fuoco dell'inferno.
Senza scomodare i Catari, ma anche senza nessuna offesa, vorrei potere riportare le mie considerazioni, liberamente, come è giusto potere fare in una società civile.
RispondiEliminaA mio parere, le "colpe" per la scarsa considerazione "esterna" di cui gode da qualche tempo questo blog, non sono da cercare fuori di esso.
Il blog viene letto da molti, indubbiamente. Ma altrettanto evidentemente non viene considerato "serio".
In questo blog figurano troppe cose, a mio parere.
Troppa carne al fuoco. Argomenti tutti piuttosto difficili da comprendere.
Anche se introdotti e descritti con passione vera.
Sarda sarebbe la più antica struttura megalitica per l'osservazione astrologica, più antica di quello reperito in Cina.
L'Atlantide sarda non richiede altre spiegazioni, in quanto troppo nota.
La grande civiltà Sarda antica avrebbe dominato militarmente e commercialmente il mare Mediterraneo e posseduto uno sviluppo culturale che qualcuno con entusiasmo ha definito "superiore" a quello delle altre popolazioni.
Una delle più antiche lingue scritte, compatibilmente con quanto sopra, sarebbe sarda, con tutte le implicazioni soprattutto culturali e sociali che ciò implicherebbe.
Un'altra Ziqqurat sarebbe stata scoperta.
SRDN ormai lo troviamo scritto con una certa regolarità: non si tratta più di una rarità eccezionale: era evidentemente il nome degli antichi Sardi.
I nuraghi sarebbero essi stessi strumenti precisi per l'osservazione dei fenomeni astrali.
Analoghi discorsi seguono per i "pozzi sacri".
La lingua sarda deriverebbe dall'illirico.
I Fenici non sarebbero esistiti.
Potrei continuare, ma credo che basti.
Ora non nego - nella mia personale e piuttosto estesa e profonda ignoranza - che alcune di queste Verità possano essere (oltre che interessantissime da leggere e probabilmente divertenti da scrivere), anche scientificamente e provatamente Vere. Che alcune di esse possano figurare più che bene in raduni scientifici internazionali fededegni e rinomati.
Ma escludo che possano esserlo davvero tutte insieme.
Mescolati a verità non vere (o almeno non provate) anche le verità scientifiche finiscono con il risultare in qualche modo svilite.
Almeno, agli occhi di coloro che vorrebbero, ma proprio non possiedono gli strumenti per capire.
Basta che uno solo degli argomenti risulti alla fine essere con certezza una panzana e la credibilità di tutti gli altri crollerà in un guazzabuglio informe.
Ecco - credo - ciò che ha fatto dire a qualcuno: "ciarpame".
Ecco - credo - ciò che determina il tanto esecrato silenzio assordante dell'Accademia di cui tanto ci si lamenta.
Non crede Gianfranco e non credono anche gli altri partecipanti a questo blog che un poco più di "filtro" potrebbe solamente essere di giovamento?
Pur condividendo la tua riflessione devo sottolineare che Pintore non può, per ovvi motivi, vivere sulla tastiera e rodersi il fegato nel dover considerare quella situazione derivata da qualche disturbatore o da chi non conosce modi, tempi e logiche del dialogo civile.
RispondiEliminaHo rilevato, a volte a mie spese, che l'attuale società è condizionata dalla irresponsabile volontà diffusa della "non tolleranza". Siamo tutti pronti a scagliarci contro chi ci frega un parcheggio, a chi ci passa davanti nella fila in banca e oggi perfino a chi vuole proporre delle idee da discutere ma potrebbe offuscare la nostra aureola di saggezza, senza renderci conto che spesso prendiamo granchi senza accorgercene.
Chi scrive nel blog è sempre portatore di qualcosa, ma riflette ciò che è diventata la rete: un mare di m...a nella quale ci sono oasi di acqua dolce che possono offrire le risposte che cerchiamo.
Personalmente ho cercato di deviare quella che qualcuno ha cercato di rovesciarmi addosso e sono felice di essere riuscito a non sporcarmi con gli spruzzi.
Ritengo che questo blog sia una assemblea di intellettuali veri fra i quali spesso si insinuano intellettuali cafoni, tutto quì.
Cari saluti Maurizio...ci sentiamo presto.
Credo che l'approccio valga anche per alcune altre discipline, ad esempio la musica classica d'ispirazione sarda di Ennio Porrino. Cinquant'anni fa si leggeva: "Sonar per Musici, un concerto per archi e clavicembalo di Ennio Porrino, è stato il lavoro più affascinante del programma, che comprendeva Vivaldi, Mozart, Remy Principe e lo stesso Porrino" ("I Musici at Kresge Auditorium", in: The Boston Daily Globe, 16 gennaio 1959). Oppure quando si leggeva: "Con Sardegna Porrino ha in ogni modo "compiuto per la sua terra quello che per il loro paese, in altri poemi sinfonici, avevano compiuto, per esempio, Sibelius (Finlandia) o Smetana (Moldava). L’elemento ritmico, pur esso connaturato all’isola e presente in Sardegna, sarà poi particolarmente sviluppato in Nuraghi; così come l’ambiente sardo ritornerà nei quadri de I Shardana, giudicata da alcuni critici l’opera lirica più importante composta in Italia in questo dopoguerra" (G. Campus)"
RispondiEliminaPenso che quello che da qualche parte ha scritto un amico riferendosi ai cosiddetti esperti relativamente a Ennio Porrino, valga anche per coloro che si ritengono esperti di scrittura e hanno in parte occultato la scrittura nuragica oppure si sono rifiutati di "vedere". Anche in questo settore oggi tutte le voci critiche che hanno connotato la discussione intorno al nostro maggiore compositore, compromettendono e deformandone la sua immagine in negativo, paiono dissolti come neve al sole.
E visto il successo del 21 febbraio riscosso dalla nostra maggiore opera lirica "I Shardana" al teatro lirico di Cagliari, le prospettive che si stanno aprendo per questa opera "dimenticata" e le attenzioni che oltremare e oltralpe all'improvviso si manifestano per quest'opera, credo che possiamo trasferire al campo della scrittura nuragica questa frase dell'amico D.A.
"I giganti che nascono tra i nani danno fastidio ed i nani vedono solo quello che si trova alla loro altezza, non alzano mai la testa. […] Porrino era un gigante, troppo grande per essere visto"
Non hanno voluto vedere Porrino per non essere messi in ombra e così hanno fatto i nemici della scrittura nuragica e di altre questioni affini.
Saludos, Giuanne Masala
www.sardinnia.it
Caro Maurizio ovviamente non si può non riflettere su quanto dici, ma bisogna aver la pazienza di aspettare il tempo e gli uomini di buona volontà separeranno il grano dall'oglio!
RispondiEliminaQuella che ha messo in piedi Pintore è una gigantesca aia, le teorie possono essere vagliate.
In scienza normale il compito di vagliatura dovrebbe spettare all'accademia archeologica sarda, ma è doloroso constatare che non sono in grado di farlo.
I vertici dell'accademia preistorica sarda Moravetti e Tanda e nondimeno i "sottoposti" si sono mostrati non all'altezza del compito.
Su tematiche come la mia (significato astronomico dei nuraghi), dopo aver riscontrato la loro "mancanza di interesse" le ho presentate al cospetto dei più autorevoli accademici europei (compresi italiani continentali).
Mel caso di Sanna ritengo che si dovrebbe seguire la stessa strada, immagino che la stia seguendo e siamo tutti in attesa dei responsi.
In altri casi, vedi Leonardo Melis e Montlbano credo che le loro tesi possano essere discusse e confutate in questa sede.
Uno Melis dice che i nuraghi furono costruiti nel Mesolitico e che poi nel 2300 a.C. in Sardegna arrivarono gli SRDN, shardana che dall'Isola iniziarono a dominare il mediterraneo.
L'altro dice che gli SRDN sono i nuragici (anzi per lui gli SRDN sono nell'Isola dalla notte dei tempi) e che parteciparono attivamente all'invasione dell'Egitto.
Melis è senz'altro in errore quando mette i nuraghi nel Mesolitico, di conseguenza ...
Montalbano espone la sua tesi senza valutare l'immensa bibliografia attinente gli SRDN, che dalla totalità degli studiosi europei vengono collocati in Oriente e fatti giungere in sardegna attorno al XIII secolo a.C..
Vorrei mettere in luce anche un'altra picocla differenza che insiste tra le proposte dei due, quando Melis scrive e afferma, è chiaro e lampante a tutti che sta proponendo idee non accademiche. dunque vi è un rapporto tra scrittore e lettore abbastanza chiaro e onesto
Viceversa Montalbano infarcisce le sue fantasiose elucubrazioni (per esempio quella sulla simboligia delle navicelle nuragiche), adducendo una sua aderenza a quanto dice l'accademia. La sua azione è assolutamente perniciosa, è figlia di un pressapochismo inaudito. Se fosse uno studioso serio non attribuirebbe ai nuragici l'essere gli SRDN, nel mentre che i più autorevoli studiosi mondiali affermano che gli SRDN arrivano in Sardegna a partire dal XIII sec. a.C.!
Se Melis riportasse i nuraghi nel loro posto e facesse arrivare gli SRDN nel XIII invece che nel XXIII sarebbe più serio di Montalbano!
Ma se Melis così facesse dove sarebbe la sua originalità?
Moltalbano di converso quando gli faccio notare la cosa pretenderebbe che io confutassi la sua teoria nel presente forum, non gli basta quando gli dico vai a leggerti il 19° capitolo di archeologia del paesaggio nuragico e tutta la bibliografia comnnessa.
Non capisce che è lui che deve confutare la teoria paradigmatica dominante e non gli altri la sua.
Si comporta come uno che dice di aver visto un ufo e chiede agli altri di dimostrare il contrario.
Caro Montalbano sulla questione SRDN esiste una immensa bibliografia accdemica , chiunque prima di scrivere (con pretese scientifiche) dovrebbe dimostrare di conoscerla e se vuole fare proposte alternative dovrebbe confutare l'esistente e infine proporre la sua.
Nel libro di Montalbano, i sardi che lo leggono, non trovano l'esatto contorno del dibattito scientifico internazionale attorno agli shardana, trovano la sua storiellina completamente in antitesi col paradigma teorico dominante.
Altro che divulgazione quella di Montalbano è cattiva informazione, è un depistaggio ignorante (e dannoso) di quanto gli studiosi internazionali dicono sulla questione SRDN.
Mauro Peppino Zedda
@ Feo
RispondiEliminaAvevo intenzione di rispondere al tuo post con la pacatezza che le tua apparente pacatezza avrebbe dovuto sollecitare. Dicendo, per esempio, che non mi piace la ricerca di primazia della Sardegna in tutti i campi e che la trovo una debole risposta, un po' piccata, alla affermazione, colonialista e autocolonialista, che la Sardegna è un deserto culturale e storico.
Ho preso un po' di tempo, visto che cercavi di motivare l'accusa a questo blog di essere “ciarpame” lanciata da una piccola e squallida stalinista, e sono andato a rileggermi l'articolo di quella signora in cui si parlava di un “ex giornalista (ora pensionato frustrato perché lo ignorano tutti, soprattutto i figli fuggiti all’estero)”. Non la conosco e non so, quindi, se lo stalinismo di cui quella frase è un paradigma sia una acquisizione recente o una pratica politica di lunga data. Né ero sicuro fino in fondo che la tizia avesse in mente me nell'applicare una delle regole auree disinformatsia comunista: inventati tutte le cose più brutte sul tuo nemico e mettile in giro; qualsiasi cosa egli dirà sarà inficiata dalla pessima immagine che gli avrai cucito addosso. “Frustrato”, “ex” (l'accusa più grave nella logica bolscevica), “ignorato da tutti”, abbandonato dai “figli fuggiti all'estero”. Nulla è vero né verosimile, ma non è questo che conta: conta infangare.
Poi, in un tuo commento al patetico tentativo della bolscevica di fare sarcasmo (che a te è piaciuto, che delusione), ecco la tua interpretazione autentica: “Anche nel blog del giornalista interessato, ormai compaiono commenti negativi di lettori sardi, che ne hanno avuto abbastanza”. E non ti basto io, ne hai anche per chi scrive su questo blog, definendo “groupies” (ragazzine infoiate) “chi scrive nel blog di Gianfrancopintore sostenendo le toerie di Sanna in modo adorante ed incondizionato”. Chi pratica la zoppa impara a zoppicare e, a quanto pare, il fascino discreto dello stalinismo ti ha contagiato.
Flirti ancora a lungo con quella tizia che, nel colmo dell'impudenza, lancia questo anatema contro questo blog: “Le argomentazioni serie vengono sempre cassate... e restano solo le... cassate!”. Argomentazioni come queste: “Secondo me, il mio archeo attack ha molto più senso di questo ciarpame...”. Non l'ho cassata, ma sempre una cassata resta.
E allora, caro Feo, mi perdonerai se la mia risposta qui si ferma. Ma ti lascio in buona compagnia, a quanto pare.
Cara Aba
RispondiEliminaspero che i miei errori ortografici e grammaticali facciano venire buon sangue a chi legge!
Caro Maurizio Feo,
RispondiEliminafinalmente la "incrocio"
conosco i suoi articoli pubblicati su Sardegna Antica.
Degli studi di genetica ho trattato nel cap 4 del mio ultimo libro.
Rispetto a quanto dicono i genetisti solo su una cosa mi discosto da loro, non si tratta di un dato inequivocabile (ovviamente), ma di una loro deduzione (interpretazione del dato).
Mi piacerebbe sentire il suo parere.
Come lei ben sa, i maschi sardi attuali sono per un buon terzo caratterizzati da un cromosoma y del tipo I1b2 (figlio dell' I1b, su cui si è innestata la mutazione M-26).
L'opinione comune degli archeoagenetisti è che la mutazione M-26 sia avvenuta nel rifugio franco cantambrico nel paleolitico e da li gli I1b2 siano arrivati in Sardegna nel paleolitico superiore.
Le chiedo non le sembra strano che il rifugio francocantambrico abbia ripopolato l'Europa occidentale in un modo e la Sardegna in un'altro?
Considerando che gli I1b sono balcanici, non è più logico pensare che gli I1b invece di andare fino in iberia, abbiano mutato in I1b2 in Sardegna, e poi da qui si siano mossi alla volta dell'Iberia .
In pratica nel Mesolitico quando veniva popolata la Corsica (che non presenta I1b2) e in Sardegna giungevano altre popolazioni vi può essere stata anche l'uscita di un gruppo di I1b2 che raggiungeva l'iberia. A me pare che in tal modo sia più facile compredere l'insieme dei traffici.
cordialmente
Mauro Peppino
Caro Giovanni, continua. Chè sono altri (che neppure immagini), ma soprattutto il tempo che ti daranno ragione. Del resto già alla prima uscita l'hai avuta! Continua a parlare qui di Porrino perchè è davvero un gigante che, al solito, una certa nomenclatura (stavolta della musica: sarda e non) non vede perchè non vuole vedere. Certo è uno scandalo che il tuo bellissimo post di qualche tempo fa abbia avuto un solo misero commento: il mio. Ma il silenzio( una volta le mura altissime di non pochi presuntuosi supponenti e saccenti) oggi non rende più. C'è il Blog ( con tutti gli altri Blog della Sardegna e del mondo) che parla e dà democraticamente voce ai messaggi. C'è la Rete telematica che permette ai più piccoli, come me, di dire e sostenere alcune cosette, vere o non vere che siano. Il sale della democrazia è quell'assenso collettivo che una comunità regolata da leggi, dà, proprio in virtù di quelle leggi, al massimo delle pluralità delle voci, ben consapevole che anche una sola e solitaria di esse può, in teoria, valere molto di più di mille altre. O di un milione. O di un miliardo. E' il sale della nostra costituzione repubblicana.
RispondiEliminaDobbiamo ricordare a qualcuno tutte le corbellerie che si dicono ( e che ancora, putroppo, si insegnano a scuola) sui 'miti' di un' Italia unica nazione che non c'è e che si vorrebbe? La confusione tra la realtà e la storia a fumetti? E' proprio la democrazia che consente di tollerarle, anche se si presentano come indecenze. E' quel sale però che ad esempio consente ai Toscani di opporsi e di parlare non di mitiche lupe poppute ma di una grande, reale, civiltà toscana (etrusca) e non certo romana. E' quello che consente ai Sardi di opporsi e di dire, forse, oggi, con non poco orgoglio: quando qui si facevano statue a tutto tondo, c'era l'architettura più fantasiosa del Mediterraneo, la cantieristica più avanzata, c'era la scrittura ed il calcolo astronomico, una religiosità non istintiva ma frutto di un pensiero in qualche modo 'filosofico', ecc. ecc., in altri luoghi tutto ciò era ancora molto lontano dall'accadere.
Cose da sardisti? Da indipendentisti? Da nazionalisti sardi? E perchè no? Sono voci libere, disinteressate, civilissime e moralmente altissime! L'immportante è che delle 'cose' se ne parli senza volerle imporre dogmaticamente, ma in forza della logica, della dialettica e della più ampia discussione democratica. Come si fa in questo Blog, appunto.
1) Gianfranco: tu sai perché ho smesso di scrivere nel tuo blog, dato che te lo ho confessato in privato...E se scrivo queste cose è perché - evidentemente- desidero mantenere un certo rapporto, non certo affossarlo. E credo tu possa anche capire perfettamente perché definisco spregiativamente "groupies" certe persone, invece di (forse) mortificarti o (più probabilmente) biasimarmi. Una volta gli imbecilli scrivevano sui muri: "Asino chi legge". Oggi c'è l'Internet, a surrogare più che bene quel muro... Lo ha notato, anche qui, più di una persona. Sono sicuro che alcuni subito approfitteranno per dirmi più o meno gentilmente che anche io sono uno di quegli imbecilli: questi ultimi sono, per l'appunto, precisamente i groupies, (ma ammetto senz'altro che potrebbero anche avere ragione, come qualche volta capita). Le abbiamo viste tutte, credo anche tu, queste persone intervenire come "claque" intellettuale servile a pronto supporto di alcuni oratori (talvolta oratori discutibili, talaltra no: insisto sul fatto che il mio intervento non intende - ne può - essere distruttivo della qualità degli argomenti, bensì costruttivo riguardo ai metodi di selezione e spero di non essere frainteso per motivi i più vari, superficiali e strumentali), sviando il discorso, attaccando i critici (anche quelli buoni, non solo quelli cattivi) e sollevando la classica "reazione di seppia", che alla fine confonde tutto e tutti. In un unico polpettone indigesto, purtroppo, in cui qualcuno (per me, tutti) può non riuscire a distinguere il cibo sopraffino da quello meno buono e da quello addirittura tossico
RispondiElimina2) Alcuni interventi, alcuni toni, alcune espressioni, proprio non vanno bene... Spero che tu non ti offenda.Ripeto - se ce ne fosse bisogno - che il mio intervento è critico di un certo modo di procedere, ma non ha altro che intenti costruttivi e spero ardentemente che li si voglia davvero intendere, invece che passarci su e fraintenderli più o meno abilmente: perché un tale comportamento non farebbe altro che confermare ulteriormente il punto di vista che mi motiva a scrivere oggi.Il tempo, ovviamente, darà ragione a chi ha ragione, come sostengono anche altri, con una certa dose di filosofia. E chi avrà la pazienza "cinese" di aspettare l'esito finale di tutte le svariatissime ipotesi che si inanellano continuamente sul tuo blog, avrà il premio finale di conoscere la verità - oppure, almeno, conoscerà la tesi sulla quale si sarà coagulato il consenso comune provvisorio.Io non ho alcun desiderio né di attaccare (danneggiare), né di difendere (osannare o pubblicizzare) alcuno. Spero che questo si sia compreso. Per questo motivo ho cercato di non esporre la mia opinione sui temi che ho elencato: certamente ho le mie opinioni, ma esporle in questo tipo di intervento non sarebbe etico (e si presterebbe immediatamente a spostare il discorso generale, che mi sta a cuore, sui singoli argomenti particolari, il che sposterebbe l'attenzione in senso errato e del tutto periferico).Ti leggo, sì: e con interesse, certamente.Mi sembra di avere notato che sì, alcuni lettori sardi (visto che a qualcuno non piacciono quelli non sardi, come me: e tu lo sai), abbiano ultimamente mostrato insofferenza in alcuni casi specifici. Mi sembra anche che alcuni lettori "di un certo peso" stiano prendendo qualche distanza, almeno da qualche tesi, se non certamente da tutte.Posso sbagliarmi: ma non si fa un richiamo di questo genere a qualche iniziativa , se a quell'iniziativa non si tiene, non è vero, Gianfranco? Se non ci si tiene, la si lascia andare silenziosamente per la propria strada, o sbaglio?
RispondiEliminaComunque desidero sia ben chiaro che questo mio intervento non riguarda il contenuto scientifico dei singoli argomenti dei singoli autori, né può, né vuole in alcun modo essere lesivo della loro credibilità. Alcuni di essi io conosco personalmente, ne conservo buona memoria ed opinione e loro lo sanno, perché certe cose non me le tengo mai dentro...Per quanto riguarda alcuni dei detrattori o critici di questo blog, alcuni dei quali personalmente riscuotono la mia simpatia intellettuale (ma alcuni dei quali non conosco neppure di persona), credo che la questione riguardi solamente me e non debba io alcuna giustificazione. Dato che da una parte non motivo le critiche ai singoli argomenti (perché non sono affatto argomento del contendere, in questo caso), egualmente non faccio alcuna opera di proselitismo né di promozione a favore dei motivi intellettuali per i quali queste persone m'ispirano fiducia.
Infine, Gianfranco, mi scuso con te, per averti portato via così tanto spazio: ma la tua reazione mi ha costretto a spiegarmi meglio, nella speranza di non essere frainteso almeno nelle intenzioni da te, e mi scuso ancora per avere espresso un'opinione che ovviamente ti darà un certo (spero piccolo e brevissimo) fastidio. Continuerò comunque a leggerti, perché ho la presunzione un po’ ostinata, come tu sai, che tutto ciò che riguarda la Sardegna, riguardi anche me, non sardo. E perché sono certo che il tuo lavoro, in questo blog, sia già ottimo, ma con l'assoluta convinzione che in futuro sarà anche migliore, anche grazie all'aiuto prezioso di chi vi partecipa .
3) Mio brano conclusivo dal Forum Paradisola, visto che lo hai citato: "Vorrei solo aggiungere che il grande passato della Sardegna c'è sicuramente stato.E credo che su questo concetto di principio generale si sia tutti d'accordo, davvero.Anche in passato, il problema è sempre stata la quantificazione ed una descrizione un poco più dettagliata di tale "grandezza"...L'argomento del contendere - oggi - è trovare un giusto e credibile "mezzo" (che poi non si troverebbe realmente nel mezzo, è chiaro) tra coloro che ad ogni costo desiderano vedere proprio nell'isola sarda "the most", "the best" e "the first time" per troppe cose: c'è solo da scegliere tra potenza militare terrestre, potenza militare marina, strapotenza economica, prima scrittura occidentale, primo osservatorio megalitico astronomico del mondo e via dicendo (perché molte altre delizie ci sono state offerte), da una parte; dall'altra esiste forse ancora chi - senza ormai molta convinzione, per la verità, e sicuramente senza il conforto di vasti numeri di seguaci - crede in una popolazione troppo primitiva per essere in ogni modo compatibile con i resti che ci ha lasciato.Molte istanze sono tuttora aperte e tra queste la presenza della scrittura (e anche quale scrittura e di chi, oltre che di che epoca ed in quale lingua). Continuano a saltare fuori sempre nuovi reboanti documenti scritti. Credo che la maggiore parte di noi non possa fare altro che stare affacciati sulla piazzetta dal balconcino, magari con un bel gelato (caffé e zabaione, per me) ed un atteggiamento attendista.
RispondiEliminaIl che non vuole affatto essere offensivo per i vari Melis ed i vari Sanna (né si offendano quelli che non cito, solo per brevità), né lesivo della loro generosa attività parascientifica. Vuole soltanto dire che - nel mio piccolo - essi non possiedono gli strumenti per convincermi completamente. Qualcuno sosterrà che questo è un mio problema e può sicuramente sostenerlo, perché può anche darsi che abbia ragione...in questa serena atmosfera pagana vedo l'argomento di base del post nel quale sto scrivendo: una critica un po' salace, forse anche sarcastica, ma che in sostanza rappresenta bene nella mente del lettore l'esistenza di un vizio di metodo, che è un agire intellettualmente validissimo, in quanto sta proprio lì il dubbio, per cui queste persone non riescono ancora a convincere me, né molti altri insieme a me con cui sono quotidianamente in contatto.(Fanno anche - qua e là - capolino, solo talvolta, per fortuna, alcuni concetti che non devono essere lasciati passare mai e per alcun motivo: neanche quando sono solamente frutto di un superficiale e cattivo modo di esprimersi e non rappresentano davvero il pensiero di chi parla o chi scrive...
Ad alcune cose non si può restare indifferenti.)
So bene che anche in Sicilia sono avvenuti fatti analoghi - per certi versi - a quelli che si stanno verificando in Sardegna. A tempo debito interverrò sulla nuova Ziqqurat , ad esempio, che figura in tutt'altro post.
Credo infine che i Nuragici fossero gente molto molto normale, per quanto certamente ammirevoli da molti punti di vista (almeno: io li ammiro, fino a quando non mi sarà dimostrato incontrovertibilmente che non c'è alcun motivo di ammirarli): ma nel contempo sono assolutamente certo che - se uno di loro assistesse a questi fatti e misfatti di oggi, tra cui sicuramente anche alcune delle nostre discussioni - ci manderebbe tutti indistintamente e molto volentieri a quel paese.
Insisto: ridiamoci su un poco di più, che sicuramente non ci farà male. Le disgrazie sono altre: questa questione della lingua scritta - "nuragica" o no - si accomoderà col tempo, ne sono certo.
@ Zedda
RispondiEliminaHai scritto:
Montalbano dice che gli SRDN sono i nuragici (anzi per lui gli SRDN sono nell'Isola dalla notte dei tempi) e che parteciparono attivamente all'invasione dell'Egitto.
RISPOSTA:
Questo è l'ultimo avviso, poi saranno altri, i professionisti del rispetto delle norme giuridiche, a prendere le mie difese. Ti invito a cancellare dalla tua testa questo abbinamento shrdn=nuragici che continuativamente mi metti in bocca. FINISCILA PERCHE' STAI MENTENDO! Ti ho ripreso più volte e ti ho detto che parlo di sardi. Non so dove vuoi arrivare ma con questo post spero di averti dato uno scossone per farti smettere.
L'arroganza che ti contraddistingue è ora diventata pesante e menzognera e dovrò frenarla con maniere forti, non maleducate...semplicemente legali.
Regolati.
" Anche nel blog del giornalista interessato, ormai compaiono commenti negativi di lettori sardi, che ne hanno avuto abbastanza. Ciascuno dal proprio punto di vista dichiara la propria disapprovazione. Credo che "il movimento" stia per terminare di morte naturale, per raggiunti limiti di fantasia."."ormai anche il numero dei "contrari" si è piuttosto accresciuto e giustamente pretende d'essere ascoltato".
RispondiEliminaInserito il - 26/02/2010
http://www.gentedisardegna.it/topic.asp?TOPIC_ID=14430
"e improvvisamente silenzio fu. "
C'e il "movimento" della groupie pro-Sanna e il "movimento" degli archeoattaccatori e per ora l'unico "movimento " che è (apparentemente) morto, per raggiunti limiti di fantasia è proprio quello degli archeoattaccatori che con il silenzio vorrebbero avverare la profezia della "morte naturale" del 26 febbraio. Non c'è da preoccuparsi,i Lettori affezionati non hanno abbandonato il blog,aspettano personaggi veramenti esperti nelle materie trattate.
Saluti
dimenticavo di scrivere l'autore della profezia di "morte naturale" . Proprio Maurizio Feo
RispondiEliminaRingrazio il superstizioso ed oscurantista Antonio, che mi attribuisce infiniti poteri occulti di massimo orchestratore assoluto di opinioni, scitti e pensieri, Gran Maestro capace di zittire le menti e le coscienze, semplicemente con un cenno.
RispondiEliminaDivertici ancora, se puoi: credo che tu sappia farlo bene.
A proposito: rientri perfettamente bene nella definizione che ho dato di groupie anonimo, anche se non volevi.
Caro Montalbano,
RispondiEliminama che razza di studioso sei? non accetti di criticare i tuoi studi? Capisco benissimo che nel tuo libro i pensieri sono alquanto confusi, ma sono messi nero su bianco!
Dunque non puoi negare come farebbe un bambino che con le labbra sporche di marmellata dice alla mamma che non l'ha mangiata lui!
Tu nel tuo libro dici chiaro e tondo che i SRDN citati nelle fonti egizie sono i nuragici.
Ora nel post appena precedente mi dici che non è vero, ti chiedo: ma conosci i contenuti del libro che hai scritto?
Vai a rileggertelo!
Pensi che i forum siano dei luoghi in cui ognuno è libero di dire tutte le fesserie che vuole, senza che nessuno contesti?
Tu hai pubblicato un libro abbi la dignità di difendere i suoi contenuti! O in alternativa di dire che non li condividi più!
Mi dici che sto mentendo? ma se sto citando il contenuto demenziale del tuo libro!
Mauro Peppino
PS : ti faccio presente che gli estremi per effettuare iniziative legali sono dalla mia parte, mi hai dato del mentitore mentre qualsiasi persona sana di mente che legge il tuo libro può verificare quanto affermo.
Constato dunque che ti sei dimenticato anche di quello che hai scritto! Non preoccuparti dovrebbe trattarsi di una semplice arterioscleresi anticipata!
Eppure,ci creda o no,Le sue parole hanno avuto l'effetto di un "proclama" di un Charles Manson alla sua "setta",altro che groupie di Pintore..
RispondiEliminaTutta quella "troppa carne al fuoco" della quale si discute in questo blog,che forse a "Charles Manson" è indigesta farebbe comodo che morisse di "morte naturale" con l'arma del silenzio che la sua diligente "setta" ha messo in atto.
Ora che tutto tace Lei monopolizza questo topic e spadroneggia cercando,molto sottilmente,di insinuare negli onesti Lettori dubbi sulla serietà dell'intero blog.
Questo blog non ha bisogno di archeoattack,ha bisogno di gente esperta e seria,la sua "setta" non ha le competenze neppure per cercare di capire quello di cui si parla qui dentro (in primis gli studi del Sanna) quindi,ringrazio questo silenzio che non è certo dovuto alla perdita di fiducia nei confronti del "capo della groupie" Pintore.
Io continuo a leggere il blog tutti i giorni, e anche piu volte al giorno guardo se ci sono novita'. Se non commento nulla non vuol dire che quello che leggo non mi interessi, e credo che questo valga per moltissime persone che fanno come me. Semplicemente 1)non sono un'esperta degli argomenti e lascio commentare chi ha da dire qualcosa di costruttivo (quando c'e'...) e 2)i miei commenti, che erano puramente di apprezzamento per quello che leggevo, sono stati in passato utilizzati in modo spiacevole e non appropriato per attaccare l'autore del post che commentavo. Per come la vedo io, sono le persone che commentano senza garbo e con acrimonia, a rovinare la lettura di quelli come me. Ma li' basta saltare a pie' pari e passare oltre.
RispondiEliminac'è chi è, o potrebbe essere, incoerente col metodo scientifico.
RispondiEliminac'è chi è senz'altro incoerente con le regole del civile anche se aggressivo, confronto.
chi applaude con allelulja e osanna, alla demolizione delle persone, per poi indossare l'abito del pacato critico degli argomenti offerti dal Blog, e che per giunta a sua volta si offende, mortalmente, arrivando a sua volta all'insulto se vengono criticate le sue ipotesi fa automaticamente parte dela seconda categoria; ci si colloca da solo.
queste persone bramano e apprezzano l'archeoattack (ovvero, ridicolizzazione degli individui e discredito delle loro capacità) quando viene perpetrato verso altri, ma senza dubbio non l'apprezzerebbero più di tanto se subissero il medesimo trattamento.
Sono ovviamente interessato a quanto dice Sanna da semplice appassionato
Ho dubbi, valuto le sue ipotesi, chiedo chiarimenti.
Anche Sanna abusò in parole esagerate ed offese a sua volta provocate in un circolo vizioso senza fine; ma che io ricordi, e così mi pare, Sanna non pretende che le offese si debbano far passare per critiche.
più volte sul forum paradisola (e solo lì) ho difeso Sanna proprio perchè vedevo attuato il metodo stalinista di cui parla Pintore.
questo metodo mi porta ad un naturale quanto spontaneo incazzo, che riesco ad evitare solo se le persone se le danno di persona, allora riesco a non mischiarmi, e far da spettatore.
Io (per quel che conti) come Zedda invito Sanna ad andare avanti, ed a sottoporre le sue teorie ad un gruppo di esperti se vorranno; è l'unica strada, per tentar d'uscire dal conflitto tra letture nazionaliste e antinazionaliste dell'archeologia sarda.
nel frattempo mi farebbe immenso piacere, se chi applaude alle ingiurie eviti successivamente di farle passare per mera critica; Il terzo tempo del rugby vale solo se ci si scazzotta seguendo le regole del rugby ( e questo mi sarebbe piaciuto). Il resto è solo pestaggio, sminuire, infangare, marchiare a vita.
se si evitasse almeno questo fastidioso atteggiamento
potrei continuare a leggere le varie discussioni, senza che al disgusto per il confronto ideologico si aggiunga quello per gli atteggiamenti solo apparentemente pacati ed apparentemente scevri d'ideologia, in questo caso, di stampo Anti-nazionalista.
Per rientrare un poco di più sul topic presentato da Pintore in cui parla di assenza di commenti, e sempre per quel pochissimo che io conti:
il mio silenzio qui come in altri forum è dovuto ad attesa (degli altri studiosi), altri studi (giuridici e non), lavoro (che per fortuna in questo momento c'è), varie beghe esistenziali, ma lo ammetto, pure nausea, verso le tendenze sopra descritte.
Faccio presente, solo per smentire, almeno nel mio piccolo, la presunta disaffezione, morte per eccesso di fantasiosità, o semplice allontanamento di cui qualcuno va cianciando.
Io più che voglia d'allontanarmi avrei voglia d'approfondire e prendermi una seconda benedetta laurea; spero di riuscirci.
Del resto non devo allontanarmi da alcuno giacchè mai sono stato tanto vicino a qualcuno sino a sentirmi addirittura una groupie.
Sono sia uomo qualunque che cane sciolto.
Ecco, Gianfranco: quanto ti ho comunicato in privato, come vedi si sta puntualmente verificando, ancora una volta: ti leggono, ma non entrano nel merito perché spinti via da aggressività non richiesta, strumentale e dannosa (vedi il commento pacato e triste di Lisa).
RispondiEliminaE continuano a farti danno, come questo Sedicente Antonio (che in realtà si chiama in un altro modo e ce l'ha a morte con me, tanto da prendersi la briga di andare a fare la sua diligente ricerchetta altrove e poi venire a riferirtela qui) e che cerca di offendermi con ipotesi di sette e soprannomi alla Charlie Manson, che tu sai benissimo essere - ovviamente - puerilmente del tutto inventate.
TI CHIEDO ALLORA:
E' questo quello che tu vuoi fare del tuo blog, Gianfranco?
quello che mi stupisce è il fatto che la "strategia del silenzio" l'abbia applicata la Sua setta e Lei si sia astenuto dalla pratica.Oggi imperversa nel blog con infinite lamentele rivolte all'amministratore sul comportamento della groupie.Basta leggere il modo nel quale si esprimeva il 26 febbraio nel suo quartier-generale su questo stesso argomento per capire (e badi bene non c'è bisogno di lauree per questo) la sua assoluta malafede.
RispondiEliminaMaurizio Feo, nel suo primo pacato commento, dice proprio così:
RispondiElimina"Il blog viene letto da molti, indubbiamente. Ma altrettanto evidentemente non viene considerato "serio"".
Che a leggerlo siano in molti, è un'opinione, basata sui numeri che ZFP ci ha pure fornito. A mio parere, sono ancora pochi e credo che aumenteranno.
Ma quello che mi incuriosisce è quel "Ma altrettanto evidentemente...". Scusi, Feo, da dove ha tratto tanta evidenza?
Sa perché glielo chiedo? Perché qualche volta lei è svagato e ci dà per buone cose che buone non sono mai state.
Se ha tempo, e mi pare che questo sia un periodo buono visti i numerosi e interessanti interventi poco sopra, e se non ha già pronunciato i voti di clausura, me lo potrebbe spiegare? Anche in parole povere, naturalmente.
@maurizio
RispondiEliminaE ci chiarisca pure le ragioni che nutrono la sua presunzione che Le fa dire; " tutto ciò che riguarda
la Sardegna, riguardi anche me, non sardo".?
@maurizio che dice "ti leggono, ma non entrano nel merito perché spinti via da aggressività non richiesta, strumentale e dannosa (vedi il commento pacato e triste di Lisa)": io ben mi accontento di limitarmi a leggere quello che si scrive, senza che mi colga particolare tristezza, e non ritengo che commentare sia uan questione di vita o di morte, specialmente se non si ha qualcosa di utile da dire. L'unica cosa che mi trattiene poi dallo scrivere commenti di puro supporto e' il precedente (anzi i precedenti!) in cui addirittura mi si diede del gigi sanna in incognito che si auto elogia... semplicemente ora evito, piu' per risparmiare rogne agli altri che non a me stessa, ma non ho mai smesso di leggere.
RispondiEliminaPeppino: Sai Leggere? Ho detto che parlo di sardi. Gli SHRDN sono sardi! I nuragici non li nomino! Riesci a capire cosa ho scritto? Fai uno sforzo, ti prego!
RispondiEliminaMontalbano wrote: "Peppino: Sai Leggere? Ho detto che parlo di sardi. Gli SHRDN sono sardi! I nuragici non li nomino! Riesci a capire cosa ho scritto? Fai uno sforzo, ti prego!"
RispondiEliminaCaro Montalbano per tutti me compreso gli SHRDN sono sardi, o shardana o sherden o sardiani, ecc..
Dalla Sandars in poi gli SHRDN gli studiosi mondiali (compresi i locali Pittau, Zedda, Rassu, Manca, Lo Schiavo, Bernardini) li fanno arrivare (provenienti dall'area egeoanatolica ) in Sardegna nel XIII secolo.
Gli studiosi mondiali e i locali hanno diverse ipotesi sul modo con cui i shardana si inserino nel tessuto connettivo nuragico, ma non è questo ora il punto.
Il punto è che nel tuo libro (dal titolo "ShRDN i signori del mare e dei metalli") i SHRDN sono i nuragici, ora voi asserire che non la pensi più cosi? Va bene cambiare opinione è un segno di intelligenza!
Ma se ti sei messo su questa lunghezza d'onda non definire come sardi le genti presenti nell'Isola nel periodo precedente al XIII sec. a.C.
MOntalbano wrote: "Ho detto che parlo di sardi. Gli SHRDN sono sardi! I nuragici non li nomino! Riesci a capire cosa ho scritto? Fai uno sforzo, ti prego!"
RispondiEliminaCaro Montalbano o ci fai o ci sei?
Sii finalmente chiaro Gli SHRDN citati nelle fonti egizie sono o non sono i nuragici secondo te?
propongo a Zedda e a Montalbano (ho letto tutti i suoi lbri, Camilleri è un grande!!) di crearsi un loro forum specifico dove poter battibeccare da buone comari!!
RispondiEliminaADG
E torra! Ma cos'è una prova di pazienza?
RispondiEliminaI sardi sono presenti in Sardegna da molto prima di quelle genti che tu chiami shrdn e che fai arrivare nel XIII.
Gli shrdn che intendo io sono proprio quei guerrieri della battaglia di Qadesh, quelli dei popoli del mare...ma sono anche quelli che facevano pagare tributi nel vicino oriente già nel XIV a.C. (come potrai rilevare dalle tavolette in argilla che ben conosci) ed erano già stanziati in quelle zone dopo essere partiti dalla Sardegna un paio di secoli prima. Se proprio la vuoi sapere tutta ritengo che siano degli shrdn anche le spade Sant'Iroxi che sono della fine del XVII a.C. che, come sai, sono spade sarde.
I nuragici sono, per convenzione, i costruttori dei nuraghe. Perché ritieni importante classificarli differenti dagli shardana? E' una convenzione poco importante in questa riflessione.
Il nocciolo della questione, e te la ribadisco più per gli altri che ci leggono che per mia necessità, è che tu fai partire i sardi (e quindi gli shardana) dal XIII a.C., mentre io li faccio arretrare (gli shrdn) di qualche secolo perché li identifico in quelle comunità che diedero inizio alla costruzione dei nuraghe intorno al 1650 a.C.
I sardi, invece sono ancora più antichi e risalgono, a mio parere, a quelle civiltà che nel neolitico diedero forma alle domus de janas.
Quindi:
tutti sono sardi.
Gli shrdn sono sardi a partire da Sant'Iroxi e i nuragici sono coloro che convenzionalmente si ritiene abbiano costruito i nuraghe.
Se tu e altri studiosi pensate che le cose stiano in maniera diversa, non posso farvene una colpa...ma neanche viceversa, quindi continua a seguire la tua strada e fai finta che io non esista. Ci sono migliaia di libri scritti bene...il mio potrai tranquillamente utilizzarlo come riempitivo per la libreria, non ti obbliga nessuno a continuare a leggerlo.
Alle 12.59 di stamane Montalbano wrote: "Questo è l'ultimo avviso, poi saranno altri, i professionisti del rispetto delle norme giuridiche, a prendere le mie difese. Ti invito a cancellare dalla tua testa questo abbinamento shrdn=nuragici che continuativamente mi metti in bocca. FINISCILA PERCHE' STAI MENTENDO!"
RispondiEliminapassate poco più di 6 ore, alle 19.16 Montalbano wrote: "io li faccio arretrare (gli shrdn) di qualche secolo perché li identifico in quelle comunità che diedero inizio alla costruzione dei nuraghe intorno al 1650 a.C."
Quindi è facile dedurre che Montalbano non ci fa, ci è!
Era una settimana che negava che che aveva scritto che gli SHRDN erano i nuragici, mi ha dato pure del mentitore (speriamo che abbia la dignita di chiedere scusa), ora mi pare di aver chiarito che Montalbano è affetto da arterosclerosi!
Non è che ci si capisca molto eh...
RispondiEliminaInsomma, di Mr. Mauro Peppino ho capito la tesi (pur non avendone ancora acquistato il libro);
Mentre del signor Pierluigi Montalbano non ho ben capito cosa intenda per "Sardi" e "Shardana" e "Nuragici". Che siano tutte e tre le cose in uno?
E basta Zedda!
RispondiEliminaHo detto che i nuragici sono una convenzione, sono i sardi costruttori dei nuraghe. Non mi interessa distinguerli, non è importante per i miei discorsi.
@ Lussu.
RispondiEliminaCosa non ha capito? Pensavo che Zedda fosse l'unico, ma ora devo ricredermi.
Zedda mi chiese se i nuragici erano quelli che invasero Ugarit e il vicino oriente, si allearono ai popoli del mare e poi arrivarono in Sardegna nel XIII a.C.
Ho risposto che questa affermazione non è mia!
Ho detto che i sardi sono quelli delle domus de janas, quelli dell'inizio della cultura di Ozieri, per capirci meglio.
Gli shrdn, invece, sono genti che arrivano in Sardegna nel Campaniforme inornato, si integrano con i sardi e, a partire dalla facies di Bonnannaro, mettono le fondamenta per quello che sarà il periodo d'oro delle architetture.
In quel periodo in Sardegna c'erano almeno 50 comunità già ben attestate (che nei secoli successivi diedero vita ai grandi gruppi Corsi, Balari e orientali (da IL o EL, che sono divinità orientali appunto) e proprio allora iniziò una gerarchizzazione della società.
La divisione di ruoli su scala piramidale è l'unica spiegazione che può portare all'edificazione dei nuraghe. In questi edifici il potere temporale si fondeva con quello spirituale e le due funzioni erano esplicate dal capo della comunità, ritenuto ispirato dalla divinità e, dunque, in grado di condurre anche politicamente il suo popolo. Con le dinastie si arrivò alla divisione del territorio in frazioni sempre più piccole e tributarie verso il capo. Una rete di comunità legate da vincoli parentelari che vedeva la scala gerarchica come unica possibilità di mantenere nel tempo (durò almeno 700 anni) quel tipo di organizzazione.
Tenga conto che questa è una mia personalissima ipotesi, se non è d'accordo non importa. Spero non voglia fare lo Zedda bis, perché non ho il tempo e la voglia di continuare. E' esasperante.
Signor Pierluigi Montalbano.
RispondiEliminaForse il suo pensiero non era proprio chiarissimo, se più di una persona le ha chiesto di spiegarsi meglio.
Ora mi è tutto più chiaro.
Per lei (riassumo) Sardi=Ozieri e post Ozieri (e perchè non già dal neolitico...o prima, mesolitico?)
Mentre Shardana=Nuragici (finalmente glielo sento "dire").
I quali diventerebbero "Sardi acquisiti" perchè abitanti della Sardegna...
Non le è mai venuto il dubbio che I Shardana-Serdiani potrebbero aver dato il nome "Sardegna" a quest'isola di pietra? (si legga Pittau per chiarirsi gli eventuali dubbi).
Il problema ormai non è più stabilire se i Shardana arrivarono in Sardegna (come Mr. Zedda fa notare la bibliografia al riguardo è ormai assai estesa). Il problema (nel suo caso o di chi ne avrà cura in futuro) sarà dimostrare che arrivarono prima.
Non ho ancora letto il suo libro, perchè ultimamente ho visto che la saggistica al riguardo ha subito una considerevole impennata. Constatando (con mio dispiacere) che oltre il 70% è fantarcheologia, sto mettendo in atto un'accurata selezione, perchè non è nel mio interesse (i soldi scarseggiano) sfamare dei miserabili che si arricchiscono a spese della storia dei sardi.
Sto ancora cercando di "catalogarla" (mi perdoni, deformazione professionale).
Lei cos'è?
Ho letto qua che è divulgatore, in altri luoghi che è studioso, in altri ancora che è addirittura professore universitario.
Lei come si definirebbe?
Studioso. Per quanto riguarda il mio libro le consiglio di andare in biblioteca e prenderlo in prestito. E' stato scritto due anni fa e, forse, lo troverebbe sorpassato in alcuni punti.
RispondiEliminaI nuragici non fanno parte delle mie personali classificazioni. Io preferisco distinguere i sardi che prendono il nome da Sardo e non da shrdn. Lo disse Pausania, arrivano dal nordafrica e derivano dai libi. Poi dettero il nome agli shrdn e non viceversa, quindi, come vede, sono coerente con ciò che ho scritto: il nome è sardi e derivano da sardo. Gli Shardana che troviamo in Egitto arrivano dalla Sardegna e non il contrario, ecco la novità rispetto a ciò che dice Zedda.
Da studioso ho diritto di avere le mie idee, di proporle e, se ci sono smentite scientifiche di cambiarle. Allo stato attuale delle cose non ci sono smentite scientifiche ma solo indicazioni di altri autori che propongono le loro teorie.
Una teoria non è sufficiente per smentirne un'altra, mi dispiace per chi ne è convinto, ma non funziona così.
Ciò che per lei è nuragico, per me è sardo del periodo fra la fine del XVIII e l'inizio del X a.C. periodo di fine costruzione dei nuraghe. Ciò che per lei è Shardana, è per me sardo del periodo fra l'inizio del XVIII e l'inizio del X a.C.
Ciò che per molti è fenicio è per me sardo del periodo fra XI a.C. e 510 a.C.
Ciò che per molti è punico, per me è sardo fra il 510 a.C. e il 236 a.C.
E' una questione di punti di vista ma i periodi sono questi.
Così, per curiosità.
RispondiEliminaPausania avrebbe anche scritto quando sarebbe avvenuto questo passaggio di nome?
Non era interessato a segnalarci la data, ma ha scritto che vivevano in caverne e capanne, pertanto mi viene difficile pensare ad un epoca posteriore alla facies di Ozieri. Cosa ne pensa? Direi che i libi, e forse altre genti dal nord (liguria, provenza...) si fusero insieme agli indigeni (che ritengo non classificare come sardi) dando vita nel giro di qualche generazione a quella che iniziava ad essere una identità legata ai traffici dell'ossidiana, alle attività di pesca, alle belle ceramiche colorate, alla ricerca e lavorazione di quel materiale (il rame) che apportò un deciso miglioramento delle condizioni economiche della Sardegna. Ebbene sì, direi che proprio quel periodo fu l'inizio della civiltà sarda. Ma sono pronto a cambiare idea se qualcuno mi dimostra che non fu così.
RispondiEliminaCaro Montalbano
RispondiEliminasei il solito pressapochista , mi pare che hai letto solo in libro di Ugas.
Nel tuo ragionamento vi sono due errori fondamentali:
1) dai per scontato ciò che non è scontato ma su cui si sta indagando: quale era il nome con cui i nuragici si definivano
2)non conosci la questione degli SRDN che si è sviluppata dalla Sandars in poi.
PS: su quell'accusa che mi hai fatto visto che era assai campata in aria faresti bella figura...
Dieci anni fa nessuno sapeva neanche del NOME SHARDANA... adesso ognuno tira fuori le sue tesi... persino gli archeoastrologi... pardon! Arch...Onomi!
RispondiEliminaquesto è buono, il nome dilaga. settimanalmente mi arrivano richieste di permesso (magari diependesse da me!) per aprire ALBERGHI, RISTORANTI, PALESTRE, PASTICCERIE, ENOTECHE... con questo nome. melgio così...
Gli Egizi scrivevano (Papiro Harrys, è ramesse III che parla): "I re delle ISOLE al centro del Gran cerchio... i re del Gran Verde, i capi delle Isole dell'Occidente..."
Appare chiaro che i Pdm arrivavano dalle Isole del Mediterraneo Occidentale. Quindi anche Sardinia.
Siamo nel XII sec. (1180 a.C.) ... ma i PdM avevano già fatto sconquassi intorno al 1200/01/02 (XIII sec) a troja, Micene, Ugarit, Kanaan...
Mi piacerebbe sapere come facevano ad ANDARE IN SARDINIA, mentre ARRIVAVANO DALLA SARDINIA!
BOH!
E' commovente come persone che prima ridevano a sentire parlare di shardana/sardi ora scrivano addirittura di shardana... basandosi su scritti riferiti ai shardana e che hanno letto IN MODO INCOMPLETO sui testi poco attendibili riguardo questo popolo.
I SHARDANA risultano infatti citati già dal 1450 a.C. a fianco e contro Tothmose III... da dove arrivavano? Qaulcuno lo sa? Abbiamo diversi scrittori di successo qui... ce lo diranno?
DA DOVE ARRIVAVANO I SHARDANA citati nel 1450 a.C?
leonardo
E meno male che Leonardo ha capito il discorso che porto avanti già da almeno una settimana in questo blog.
RispondiEliminaCome è possibile affermare che i Shardana arrivarono in Sardegna nel XIII a.C. quando tutti i popoli, shardana compresi, andavano verso l'Egitto?
E che gli shardana che arrivavano in Sardegna erano armati...e quindi venuti per conquistare l'isola difesa da 8000 nuraghe!
E che si insediarono nell'isola senza che ci siano segni di guerre (solo Zedda mi pare abbia proposto che hanno combattuto e scoperchiato i nuraghe...mio Dio, che fantasia!)
Inizio a pensare che alcuni studiosi abbiano inventata una teoria stravagante per avvalorare altre teorie che prendono come fondamento quella inventata.
Dove la mettiamo la scientificità? Quale fondamento può esserci in un'ipotesi che nasce vistosamente errata e priva di basi archeologiche?
Montalbano scrive:
RispondiElimina(solo Zedda mi pare abbia proposto che hanno combattuto e scoperchiato i nuraghe...mio Dio, che fantasia!)
no, c'è Rassu; di distruzioni dei nuraghi, parla anche Giacobbe Manca.
Di Rassu mi ricordavo, Giacobbe Manca mi era sfuggito, grazie Ded.
RispondiEliminaTu cosa ne pensi?
Montalbano wrote:
RispondiElimina"Non era interessato a segnalarci la data, ma ha scritto che vivevano in caverne e capanne, pertanto mi viene difficile pensare ad un epoca posteriore alla facies di Ozieri. Cosa ne pensa?"
che è un pò pochino per assegnare con certezza questa citazione alla Cultura di Ozieri (non capisco perchè prima o durante non sarebbero Sardi).
Lo stesso discorso si potrebbe fare per i nuragici.
"Abitavano" (visitavano, le utilizzavano per il culto, ci si riparavano se eran sotto la pioggia durante una battuta di caccia grossa) in grotte e... capanne!
Per gli avvenimenti del tempo da lei descritto, cioè fra il XII e il X a.C. (cioè il periodo denominato nuragico) Pausania avrebbe, credo, parlato di torri e non di grotte, non trova?
RispondiEliminaScusi...mi sono perso una V
RispondiEliminaRilegga dal XVII al X a.C.
Ne avrebbe scritto se le avesse viste....!
RispondiEliminaStrano che non vengano quasi mai menzionati i Nuraghi in altre situazioni, in altre cronache.
è quasi come se "non esistessero".
Lei non mi può dire, sulla base di un dato mancante, che non può essere quello perchè "altrimenti ne avrebbero parlato".
Ma che ragionamento è?!?
Montalbano scrive:
RispondiEliminaDi Rassu mi ricordavo, Giacobbe Manca mi era sfuggito, grazie Ded.
Tu cosa ne pensi?
discorso troppo lungo e complesso.
ora non posso, ci sono i concorsi.
ciao
Caro Leonardo Melis sei ridicolo al 100%, quando discutevo di shardana eri ancora.... ,
RispondiEliminacomunque vai in biblioteca del consiglio regionale, consulta il libro In significato astronomico del nuraghe santu antine di Torralba (pubblicato prima del tuo) e vediamo chi ne ha scritot prima.
Ma, prima di me hanno scritto tanti altri!
Tu rivendichi una primogenitura che non hai e che non ti servirebbe a niente, preoccupati invece delle cose fantascientifiche che scrivi.
Se vuoi entriamo nel merito, fai un bel post che ne discuttiamo! Farai la figura che hai fatto con quello della ziggurat di pozzomaggiore!!
E' ora di basta! Non ne posso più. Non posso correre dietro alle cazzate di questi tre o quattro cialtroni che infestano il mio blog. Ho bisogno di gente seria, io, altro che storie! Da oggi, la scrittura nuragica verrà trattata soltanto da Paperino e l'archeologia da Pippo!
RispondiEliminaAlle nuove teorie rivoluzionarie penserà Paperina, che almeno lei è carina è non è uno scorfano come Aba Losi.
Gli altri: TUTTI FUORIIIIIIIII!!!!
PINTORE no t'arranneghisti ca fadi dannu,frigadindi i scrimpusu c'antessi in dogna logu,ki ci collochinti in sabiga
RispondiElimina@ peppino
il discorso communque merita approfondimanto no?come diamine hanno invaso l'egitto in quell'epoca se erano arrivati in quell'epoca in sardegna?no torrada arrivano nel XIII ma attaccano l'egitto nello stesso periodo...boh
e le spade di sant'iroxi del tutto identiche a quelle rappresentate nei soliti luoghi cosa ci fanno a decimoputzu?
azz pitticu su casinu,mi sa che c'è qualcosa da rivedere mi sa
Caro Marcello,
RispondiEliminami sa che non sei tagliato per fare l'indagatore (prova ne sia che non hai colto ciò che era palese quel commento non poteva essere opera di Pintore!), l'archeologo è una specie di dectetive che attraverso la cultura materiale deve cercare di ricostruire vicende.
Le mie proposte presentate nel 19° cap. di ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO NURAGICO si limitano ad aggiungere qualcosa sulle modalità con cui gli shardana si insediarono e si "mischiarono" coi nuragici che già c'erano.
Nel testo potrai vedere che l'ipotesi che gli shardana provengono dall'area egeoanatolica è dopo essere andati in egitto e in palestina arrivarono anche in sardegna.
dopo che lo leggi è gradita una tua critica, anche se , mi sa che come indagatore non sei tagliato ....
con simpatia
mauro peppino
Tanto l'avevamo previsto: chi prima sfotteva la teoria sui SHARDANA=SARDI oggi si aggrega escalamndo "lo dicevo io che erano sardi i shardana, IO NE AVEVO GIA DISCUSSO anni prima ... di Melis". Ignorando che Melis ne discuteva e ne scriveva (si... documenti inediti in italia... salteranno fuori) da quanrant'anni. QUARANTA... quando da giovincello di belle speranze uscivo dall'Italica Terra a visitare siti e musei. Non ultimo il BRITISH... alla ricerca dei Shardana di cui PER PRIMI il Carta Raspi e Bruno Vacca scrissero con DOVIZIA.
RispondiEliminaAdesso, personaggi che non conoscono manco i YESTI EGIZI e non conoscono manco la storia del Periodo del Bronzo Vanno cianciando che AVREBBERO SCRITTO TEMPO FA... ma di che? ANCHE il complesso anni -60 scriveva il nome SHARDANA... era il loro nome, appreso da Carta Raspi! Con questo avrebbero scritto di shardana?
Ma per favore!
Un poco di decenza non guasterebbe. Capisco che uno vien qui per sgomitare e cercare di pubblicizzare il SUO LIBRO di fantasticherie ASTROLOGICHE. Un poco di decenza non guasterebbe.. però. Comunque c'è posto per tutti. La decenza però ...
Magari fra un anno questo signore scriverà che la ZIGGURAT l'aveva scoperta lui prima di Melis...
KUM SALUDE
LEONARDO
per Montalbano e per Lussu
RispondiEliminaErodoto (700 anni prima di Pausania, dunque sicuramente più informato) dice che Sardò arrivò dall'Anatolia.
Comunque sia Erodoto che Pausania non sono il vangelo, l'archeologia preistorica di fatti successi migliaia d'anni prima si deve basare su altre prove! non certamente su "testimoni" vissuti migliaia d'anni dopo!
quel tipo di archeologia cara a Ugas e a Montalbano è da mettere in soffitta!
Leo Melis
RispondiEliminami fai sganasciare dalle risate la tua comicità è straordinaria!