di Gigi Sanna
Caro Gianfranco,
Con il tuo ultimo intervento sull’ormai famoso Pozzo di Garlo, rinvenuto presso Sardica/Serdica in Bulgaria e studiato dall’archeologa Dimitrina Mitova Djonova più di vent’anni fa (in ‘Atti del Convegno di Selargius’, 1986), mi hai stimolato a qualche riflessione e a precisare, se si vuole, quanto ho già scritto (in 'I Segni del Lossia Cacciatore', S’Alvure ed. Oristano, pp 139 -148) sulla cacciata dei Cadmei ad opera degli Argivi di cui parla Erodoto in una pagina delle sue Storie (I,57,2). Naturalmente quanto dirò cerca solo di chiarire, in qualche modo, quanto si evince dalla storia raccontata; ma anche dal mito, perché il pozzo di Garlo coinvolge, a mio parere, anche la questione relativa al racconto, non si sa quanto favoloso, delle vicende di Cadmo (e di Armonia) e la stessa fondazione della città di Budva.
Ma andiamo per ordine, avvertendo però subito i lettori che, fondandosi alcune di queste mie considerazioni sul rapporto scrittura-religione nuragica e scrittura-religione di Pito (Delfi), coloro che tutto ciò respingono potranno comodamente non proseguire, lasciar perdere e rifugiarsi, se lo gradiscono, su Blog diversi da questo, più chiesastici e rassicuranti (CONTINUA)
Nel tuo articolo, parli dei fratelli Fradin, che ospitano il Museo di Glozel. Forse interesserà sapere che Emile Fradin, scopritore del sito archeologico nel piccolo villaggio francese, ha compiuto l'8 agosto 102 anni
RispondiElimina