Temo che nel suo accorato allarme sull’agonia dell’identità sarda, pubblicato su questo blog, Matteo Bulluggiu abbia molte ragioni, anche se non in tutto, credo, la verità delle cose lo soccorra. Un caro amico che oggi non c’è più, lo scrittore francese Edouard Vincent ha passato alcuni decenni della sua vita fra Orgosolo e Belvì e solo qualche mese all’anno nella sua città, Grenoble. Gli chiesi un giorno perché avesse scelto questa terra come buen retiro dove scrivere romanzi e vivere. “Vedi Janfrancò” da buon sciovinista francese rifiutava l’idea che un parola potesse non terminare con l’accento “ovunque sia andato ho trovato gente, qui ho trovato popolo”.
Noi non riflettiamo abbastanza su questa che sembra un’iperbole, usata da parte delle classi dirigenti come captatio benevolentiae (CONTINUA)
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