di Mirko Zaru
Carissimo sig. Laner.
Le mie erano solo domande, e per giunta, non volevano essere offensive, volevo capire il perchè del suo scritto. Devo ammettere, rileggendo il mio, che poteva essere interpretato male, ma le assicuro che non volevo sminuire nessuno. Quando lei dice che nel mio sito ci sono delle pubblicità , non riesco a capire dove lei le veda, dice una brutta cosa!
Il mio sito è completamente gratuito ed è NOPROFIT al 100% , benchè qualcuno abbia provato a volermi pagare per metterci la pubblicità dentro!
Quindi niente 300 EUR(I) , tantomeno 30 e niente ricerca di popolarità, solo voglia incontrollata di ricerca e divulgazione!
Con i soldi che ho speso per la ricerca mi sarei pagato tranquillamente un mutuo altro che guadagni! Tutti i siti che vede linkati, fanno parte della community archeologica.
Ma sorvoliamo su questo discorso e sul mio sito che non interessa a nessuno e veniamo al sodo.
Come dice lei, probabilmente mi sono spiegato male, quindi cercherò di spiegarmi meglio!
Il concio "A" tagliato dall'asse verticale "Z" forma un segmento "ab" pari al segmento "b1a1" dove "a" e "b1" sono i punti su cui grava la spinta verso il basso distribuendosi sul punto "X" al centro della diagonale e riducendo la leva sul concio stesso.
Il triangolo "a,b,X" quindi è compensato dal "b1,a1,X" e "X" diventa il punto di forza al centro della diagonale "b1b" dimezzando la spinta verso l'interno.
All'aumentare di "ab" in modo direttamente proporzionale si ha "b1a1".
Spero di essere stato più chiaro...forse però è più complicato!
Comunque, per quanto riguarda la sacralità dell'acqua, non sò dove lei abbia letto da parte mia una tale affermazione! Non ho mai sostenuto che non fosse ritenuta sacra, lo era eccome per parecchie ragioni su cui non mi soffermerò!
Le mie considerazioni sul panorama nuragico e post-nuragico (periodo del ferro) avrà occasione di leggerle tra non molto in una mia pubblicazione amatoriale, quindi nessun saggio storico (e non ne parliamo più, giusto per farle capire che quello che trova sul sito riguarda lo stato odierno degli studi di altri autori)(questo della distribuzione sulla X è roba mia).
Al quarto punto le rispondo dicendole che nel 2004 non avevo letto la pubblicazione che ho acquistato solo quest'anno, ecco il motivo del mio ritardo. Il mio sembrare presuntuoso, è dato dal fatto che non riesco a star zitto su quello che non mi torna all'occhio e al cervello.
Non entro in merito al suo rapporto con altri autori, buoni o cattivi, presenti nel mio sito, e comunque sia sappia che sono un organismo autosufficiente e pensante con il proprio cervello.La gara per la maglia rosa non esiste da parte mia e la sua metafora non sta in piedi, ma per rifarmi alla sua, mi batterò perchè si continui a correrla in bici senza motore e preparazione!
Se mi permette, per come la penso io, un restauro "esemplare", come lei lo definisce, dovrebbe ricostruire al meglio lo stato originale delle strutture, basandosi, possibilmente, su altre strutture simili se esistenti. In campo archeologico, ciò che non è interpretabile o ricostruibile, dopo un minuzioso e lungo studio del monumento dal punto di vista comparativo e culturale, và lasciato invariato nella speranza che la ricerca fornisca in futuro elementi che ne consentano un restauro perlomeno verosimile.
Quello di Santa Cristina si può definire un bel lavoro architettonico (anche se non si è riusciti ad ottenere lo stesso effetto della parte originale), ma con reinterpretazioni inverosimili, e l'emozione la dà la parte originale del monumento (quella che si vede nella foto del suo articolo) e non quella del vano scala ricostruito.
Le mostro, con un unica immagine, come doveva essere originariamente il tratto vestibolare del pozzo sacro paragonandolo al pozzo sacro di Predio Canopolo nell'abitato di Perfugas, già conosciuto al momento del restauro ma ignorato completamente! Noterà come la scalinata di Santa Cristina sia troppo lunga e di come la parte vestibolare sia completamente inverosimile!
Pegio el tacon del sbrego!
RispondiEliminaL'attuale spiegazione sull'apparecchio isodomico è ovviamente più complicata e inconclusiva perché non c'è chiarezza!
I 300 euro li ho visti cliccando nel suo sito "sardegna archeologica community"."Forum".
Il restauro, mi creda, è disciplina da vecchi, quando il sedime culturale è assai stratificato, quando si è letto e si è fatto. Non è frutto di estemporaneità o di bambini prodigio. Coltivi il suo entusiasmo, ma conservi sempre in tasca uno scheo de mona".
La questione della sacralità dell'acqua la tratta alla fine del testo sui nuraghi. Povero bambinone, le pare che possa inventarmi le cose che si possono verificare? La foto di S. Cristina non l'ho messa io, ma va bene!Anche da questo semplice punto di vista pensi, anche se è sardo, a quel scheo de mona, sopra menzionato. Infine si ripassi anche -ci fa bene a tutti!- la sintassi e l'ortografia, oltre che la statica!
Laner
Pensavo fosse naturale. Le foto le scelgo io. Anche quelle che, a volte, chi interviene invia. Una piccola concessione alla "dittatura direttoriale".
RispondiEliminaEcco la mia frase "in gran parte dei casi esiste un pozzo per la fornitura dell'acqua, elemento fondamentale per la vita di questa popolazione tanto da essere oggetto di culto" ... e allora legga bene, e interpreti bene le cose, in quel caso inoltre non si parla di pozzi sacri ma di pozzi nei cortili.
RispondiEliminaLa pubblicità del forum non mi perviene (il forum è uno di quelli online che può fare gratuitamente chiunque, dove il banner pubblicitario è forzato).
Quindi la mia teoria sul posizionamento dei coni e sbagliata?
LA prego di spiegarmi il perchè, ne avrò solo da imparere!
Per la questione dei vecchi... ma per certi restauri non si è mai troppo vecchi, forse era meglio riesumare Dedalo (e sinceramente non sò quanto ne avrebbe capito)!
La foto di Santa Cristina mi pare più che ottima Gianfranco!
aspetto una sua spiegazione sul posizionamento dei conci!
Cordialmente
Mirko Zaru
posizionamento dei coni - correggi l'errore di battitura "conci"!
RispondiEliminaBravo! Finalmente d'accordo!
RispondiEliminaASPETTI!
Laner
Signor Zaru, veramente, la penso come il Laner. Si prenda un diploma di geometra così potrà conoscere meglio la scienza e la tecnologia delle costruzioni. Di seguito conquisti una laurea in archeologia. Le sue pubblicazioni potrebbero fare disinformazione, se Lei non ha titolo.
RispondiEliminaMario