Chi l'ha vista ed esaminata, il professor Luigi Sanna, non ha dubbi: la scritta che compare su un masso è protosinaitica pittografica acrofonica. Qualcosa che, dalle parti del Negev, si usava intorno al XIV-XIII secolo aC. Il fatto è che il masso si trova in qualche posto in un paese dell'Oristanese ed è con tutta evidenza nuragico. E dimostrerà che i nostri antichi, intorno al 1200-1300 aC, sapevano scrivere. Che cosa, si vedrà.
Il ritrovamento, che presto sarà sottoposto all'attenzione della Soprintendenza, può essere letto in almeno due modi. Il primo è che quella scritta certifica la discendenza semitica dei sardi, dando dunque ragione a chi sostiene che veniamo dal Medio Oriente antico. Il secondo è che, in quell'epoca lontana, quando gli Shardana scorrazzavano per i mari, i sardi hanno imparato la scrittura protosinaitica e l'hanno usata per le loro comunicazioni interne. In un modo o nell'altro, se e quando si accerterà che cosa è la scritta sul masso, la storia della Sardegna non sarà più la stessa.
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