sabato 15 ottobre 2011

Appuntamento a Macomer

A cura del Gruppo culturale Solene in collaborazione con l’Associazione culturale Melchiorre Murenu. La mostra, costituita da una quarantina di pannelli, si avvale della competenza scientifica del prof. Gigi Sanna, autore di diverse pubblicazioni sulla scrittura dei Nuragici, e si propone di allargare la conoscenza di un fenomeno poco noto della protostoria della Sardegna: quella dell’uso della scrittura da parte dei costruttori dei nuraghi, delle tombe dei giganti, dei templi a pozzo...L’esposizione e’ dedicata agli studiosi, ai cultori di preistoria e di storia sarda e, particolarmente, agli alunni di ogni ordine e grado e alle persone che si avvicinano alla conoscenza delle nostre radici.


2 commenti:

  1. Grazie Aba, perchè ne ho bisogno. Ho lavorato molto su quei 40 pannelli (d'Estate, cosa per me faticosissima per i motivi che sai!) per cercare di dare un'idea possibilmente precisa sulle caratteristiche della scrittura sarda dell'Età del Bronzo medio, finale e I Ferro.
    Questa mostra serve anche per anticipare quanto comunicheremo ufficialmente il 29 c.m. all'Università di Sassari: l'origine precisa del codice e le sue regole che fanno sì che un documento (qualsiasi documento nuragico scoperto o che si scoprirà) abbia quelle carrateristiche e non altre che lo rendono inconfondibile. Perchè il codice è solo uno e solo isolano.
    Certo, il serpentello tra le due He preceduto dal segno 'ayin solare è molto bello e non è certo frutto del caso. Tore, colui che lo ha relizzato, ha capito bene cosa ho detto nella Conferenza di Macomer in cui ci siamo conosciuti per la prima volta con l'Associazione SOLENE.
    Il posto, cara mia, è assicurato anche perchè la mostra ufficialmente sarà inaugurata non il 20 (aprirà comunque, perchè è all'interno, come si vede nella brochure del Comune, degli eventi della Mostra del libro di Macomer) il giorno 30 con una 'presentazione' tua e della dott. Maria Rita Piras dell'Università di Sassari. Non lo sapevi? Aspetta la brochure della Facoltà e il calendario dei lavori con gli interventi dei relatori per il giorno 29.
    Colgo l'occasione per anticipare qui la magnifica realizzazione, su scala precisa, della stele di Nora su di un supporto lapideo in basalto del peso di diversi quintali. Il bello dell'opera (di un noto artigiano di Macomer) è che essa si presenta anche con la prima linea, ricostruita grazie al tuo intuito e all'osservazione sui 'ShLM' contrapposti nella 'cornice' ovale della scritta. Che Dio ti benedica per sempre per quella osservazione!

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  2. Veni, vidi e rimasi spantau.
    Grazie!

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