lunedì 18 aprile 2011

Per fatto personale. Che dire? Pazzesco, pazzesco davvero

di Gigi Sanna

Da non credere Gianfranco! Sono allibito! Tanto che dirò il contrario della stupenda frase di Menandro,  parafrasandola: "Che cosa brutta che è l'uomo quando non è uomo".
Mostrerò il documento del dr Minoja ai corsisti e al Direttore della mia Università! E si vedrà. Che livello, che spudoratezza, che bassezza! E questo sarebbe un alto funzionario dello stato! Uno che ci rappresenta con dignità, oculatezza e saggezza! No, questo è il compare di chi parla pubblicamente ed impunemente, con l'arroganza di un satrapo, di 'cialtronerie' e di 'letame'. Caspita, è ormai battaglia, disperatissima,  con tiro alla cieca  ad alzo zero! Paradossalmente contro uno che non ha neanche fucili di canna per difendersi ed è più piccolo di un moscerino!
Forse il garbato funzionario ha ritenuto in cuor suo che tutto quello che ha scritto a degli ignari, con il livello massimo di menzogna, restasse come corrispondenza privata e riservata! Non si spiega altrimenti! A meno che non si debba pensare che la petizione abbia fatto uscir fuori di testa qualcuno! E forse più di uno.
Questo è il terzo momento (i primi due li si conosce già), del tutto segreto, di una strategia che è calcolata nei dettagli da tempo nei miei confronti, contro chi andava fermato ed eliminato, quasi fisicamente: gettare fango il più possibile e far intervenire, comunque fosse, i carabinieri! Fango persino (v. la perla del 'sedicente studioso') su quello che sono oggi, che rappresento e che ho rappresentato col massimo dell'onestà e dell'efficienza; fango sulla mia laurea in lettere classiche e archeologia; fango sui miei corsi universitari che sono stati regolarmente approvati dove insegno (leggibili e scaricabili tranquillamente in Internet); fango sugli esami che su di essi, da dieci anni, hanno sostenuto i miei allievi per conseguire una laurea legale; fango sul mio Concorso Nazionale di ruolo nei Licei sostenuto e vinto a Roma (e chi lo vinceva allora?); fango a volontà sugli amici e su tutti coloro che mi avvicinano, che mi circondano, che mi apprezzano; fango sulle mie pubblicazioni, sui miei non pochi libri esito, tra l'altro, di ricerche scientifiche sulla storia della Chiesa in Sardegna; fango su chi solo li recensisce, in qualunque modo; fango sugli editori onesti ( miei amici di merenda), che hanno fatto la storia dell'Editoria in Sardegna;; fango sulle mie partecipazioni a Convegni internazionali organizzati da Istituti scientifici come quelli dell'Istar; fango sui miei Corsi epigrafici biennali fuori Università, liberali,  liberi e totalmente gratuiti; fango sulla mia passata vita politica ridotta a lotta sciagurata di mitomani e di folli pericolosi da mettere tutti in galera. Fango, fango e ancora fango. Tanto un po' ne resta. Fango possibilmente coordinato, con parole d'ordine ed un frasario martellante e ossessivo, sempre uguale e preciso a quello inventato ad hoc, a tavolino, dalla conventicola di certi gaddaroballi 'archeologi' e dei loro servitori, di quelli grotteschi che impazzano da qualche anno nei Blog, negli Anti Blog e nei Forum di maggiore gazzarra.; fango sulla mia onestà e sulla mia moralità di cui vado e sono andato sempre fiero per tutta la vita. Fango cioè persino su ciò che è inattaccabile e mai e poi mai raggiungibile. Per consenso, credo,  universale.
Hai fatto bene a sottolineare quella pazzesca quanto lurida frase, cara Aba, perché essa non può essere che diretta ad uno solo: non si fa il nome ma c'è, chiarissimo, indicato lapalissianamente quanto ipocritamente. E' roba da codice penale, da galera immediata. Un falsario tra i più loschi, un fabbricante di oggetti fasulli, un imbrattatore e deturpatore di nuraghi e di monumenti antichi, un orditore di trame documentarie a uso e consumo di incallito 'fantasioso elucubratore'.
Ma ora basta. Satis superque, Altro non dico, perché rischierei di mettermi nello stesso livello del calunnioso, pazzesco, incredibile intervento dell' aggressore. Non serve. Serve altro, si capisce. A qualcuno ancora rude e infantile, la saggezza, l'educazione e la creanza, bisogna farla penetrare, come dicevano gli egiziani, in quell'orecchio che è posto sulla schiena. E non sarò io certo a usare l'attrezzo.
Prima però di una certa cosa che prude (e quanto prude!) sarà bene vedere l'ennesimo oggetto falso di cotanto falsario deturpatore e massacratore di macigni: la promessa colomba epigrafica di questa Pasqua, pesante ben 42 chilogrammi. Un macigno appunto. Non di pace purtroppo, per quanto avrebbe voluto esserlo. Sta arrivando.
Elì Elì Arbareé! Elì Elì Arbareé!

6 commenti:

  1. hai anche la mia stima e la mia solidarietà, ti sosteniamo tutti, non farti intimidire e prosegui per la tua strada gigi

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  2. Signor Sanna,se Lei è diventato così aggressivo vuol dire che si sente tanto ferito da una persona importante, solo sulla carta però.Purtroppo ora va di moda infangare le persone.Capisco la sua amarezza ma,mi creda,simili persone sono niente e,prima o poi,arriverà la resa dei conti.Le deve dare conforto la stima e l'appoggio delle molte persone che la conoscono e sanno il suo valore morale e la sua competenza.

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  3. Cara Aba, caro Piero, so bene che tentano di innervosirmi di farmi fare qualche mossa sbagliata. Mica da ieri. Ma io sono sereno e condurrò la mia battaglia ad oltranza. Per fortuna le cose sono andate avanti tanto da poter dire, in tutta tranquillità, che la partita sulla scrittura nuragica è definitivamente chiusa. Da tempo. Qualcuno ostinato non accetta il dato e lo contesta con arroganza inaudita? Con le menzogne? Con gli stupidi, perché del tutto vani, insulti? Pazienza: tutti sanno, leggendomi negli occhi e nel cuore, che io non 'faccio la gara di un giorno'. Così come non la fanno coloro che mi aiutano e addirittura hanno preso il testimone correndo velocissimi verso la meta. Si va, da parte mia. Si tira. Ho la filosofia del mulo, egregio professore dell'ostinazione tipica dei Sardi. Corso epigrafico dopo corso, conferenza dopo conferenza, rivista dopo rivista, libro dopo libro...
    So bene che questa espressione della 'partita chiusa' è mortificante, terribile e terrificante per loro e per la loro arroganza condita di abissale ignoranza. Ma, anche con la vecchia bava velenosa, non possono farci nulla contro la mole dei documenti che cresce giorno dopo giorno, inarrestabile, osservabile da tutti. E non sono ormai solo io a scovarla e ad accrescerla: sono a decine se non a centinaia coloro che, sulle basi del non poco esistente, guardano, osservano, scrutano. E quindi prima o poi trovano! Caspita se trovano! Non poche persone sanno bene che io non sono in grado di tener dietro alla corrispondenza privata circa le segnalazioni e le sollecitazioni che vengono da tutta la Sardegna. I corsi di scrittura Nuragica e le decine e decine di conferenze tenute in tutta la Sardegna, cioè il mio umile insegnamento, hanno innescato una passione nella ricerca tale che permetterà di accrescere presto il Corpus documentario; tanto da poter riscrivere da capo, in tutta tranquillità, la storia della Sardegna e dei sardi nel periodo del Bronzo e del Ferro. E risalire anche, con maggiori conoscenze al neolitico, 'madre', di cultura raffinatissima, anche sul versante 'comunicativo-iconografico, dello stesso nuragico.
    Comunque, vi ringrazio della vostra solidarietà che non è da oggi che mi offrite dal momento che mi conoscete a fondo. Preziosa solidarietà, anzi preziosissima perché proviene da persone non use a fare sconti. Soprattutto quando si parla di scienza e di conoscenza. Come non me ne faranno di certo tra qualche giorno quando, con tutto il suo incredibile peso documentario, arriverà la colomba pasquale: con la sua bella scrittura 'proto'. Sì 'proto', proprio quella che non conosce, data l'abissale ignoranza sull'epigrafia (e non vorrebbe mai conoscere) il satrapo Mongolfiera. Eppure a forza di vederla, con centinaia di documenti e non più solo(?) gli ottanta attuali, forse riuscirà a capirla. Anche se mai, lo so per certo, mi chiederà scusa per la sua di... 'cialtroneria e per il 'letame ' che ha prodotto in tanti anni, cosciente o non cosciente che sia stato di produrlo.

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  4. Ma!.. che dire, la "volontà"... di chi ha la "volontá" è la forza della ragione come bene primario dell'essere "umani"non ci farà mancare qualche altra perla d'attacco politico burocratese affermando intrinsecamente i ruoli di sudditanza e vassallagio dei "sardegnoli" che i politici nostrani di destra e sinistra "subiscono, poveretti", forse non hanno volontà...
    La volontà che dovrebbe racchiudere una certa e sicura responsabilità per il loro territorio che rappresentano, per la cultura e la sua gente con la loro vita e la loro storia, per chi sente come un normale bisogno fisico e naturale la conoscenza cioè il diritto al Sapere.
    Gigi, di che ti arrabbi, oramai è risaputo che se noi stessi non avremo il controllo della nostra cultura, tutto ció che essa rappresenta sarà sempre subalterna a chi non vuole perdere il suo status squo nei ruoli istituzionali che come vedi sono delle macchiette burocratiche asservite a un Mannus ignoto chiamalo se vuoi apparato pregiudiziale, pregiudiziale alla nostra capacità di evoluzione delle conoscenze e del riscrivene la storia scrivendo e diffondendo i loro contenuti come è giusto che sia.
    Pregiudiziale anche visto nel contesto storico e politico che la Sardinna stà affrontando per affrancarsi da un rituale despotico di visione dei ruoli istituzionali demodé e privi di valori e amore per la cultura in generale.
    Dicciamola francamente Gigi la parola che è l'unica naturale per essere umani la parola che è magica nel racchiudere tutta la forza della della volontà, indipendentzia!.

    Asoettando le colombe pasquali, un saluto e ...gli umani non attraversano la materia, prima o poi ci vanno a sbattere e se è pietra...hoi hoi il capozon.

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  5. Ohi, ohi!, Bentuesusu, s'indipendentzia! A calesisiat chirru mi furrio agato Montalbanos e Montalbanos, sempere Montalbanos ...democristianos. Bravos omines, mi!, ma...po issos andat bene totu, fintzas sas pudidas mongolfieras.

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  6. Caro Gigi, se questa cosa ventura pesa 42 chili, l'hai fatta davvero grossa!
    Per me questo carico risulterà una prova a discarico, io non sono stato tuo complice almeno questa volta, perché oramai per me è difficile manipolare un peso di 10 chili più di quanto non risulti ad illustri maggiordomi dello stato manipolare la verità.
    Siamo in settimana santa ed è lecito ricordare il commento di Pilato alle affermazioni pacate dell'Homo: ma cos'è la verità?
    Leggendo l'informativa di Minoia, mi sono tornate alla mente le parole di Cicito Masala a proposito dei mille ricercatori sardi che viaggiano e dormono negli archivi di Barcellona per fare la storia della Sardegna: pensa che razza di storia verrebbe fuori, a farla leggendo quell'informativa che è andata dritta negli archivi dello stato!
    In un certo senso, per il potere di Roma, noi siamo ancora dei sardi pellites.
    Per fortuna.

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