Forse qualcuno non saprà (o non ricorderà) che la Conferenza di Macomer del 19 è stata messa in cantiere come 'lezione' al semplice scopo di far capire ai 60 Corsisti del Terzo Corso di Epigrafia nuragica, con una visione d'assieme, la problematica che tocca, contemporaneamente, più di cento documenti scritti dell'età del Bronzo finale e del I Ferro. Naturalmente la Conferenza così come la mostra è aperta a tutti. Così come aperta a tutti è la gita ( 'terza lezione straordinaria) che si terrà all'aperto nel sito nuragico di Gremanu di Fonni ( la data è ancora da concordare). Nell'occasione si parlerà, in particolare, di un libro (edito da Gallizzi esattamente 30 anni fa) del tutto 'dimenticato' di uno studioso intelligente quanto coraggioso: Salvatore Angelo Zonchello.
Sì, è ora di fare 'aria' contro l'oscurantismo e di rimettere certi 'idoli' disprezzati al loro giusto posto. Cominciando, intanto, a far vedere che ci sono; denunciando a gran voce l'omertà del bigottismo che si manifestò, come sai, particolarmente, nel lontano Convegno di Selargius, contro Gomez -Tabanera. E colpevole di quel silenzio fu anche, diciamolo francamente, Giovanni Lilliu. L'archeologia non può restare campo di baronia dei feniciomani e dei bigotti della 'chiesa laica': rivestirsi di ideologia pseudocattolica e accantonare gli aspetti razionalistici più evidenti della 'religio' sarda dell'età del Bronzo e del Ferro ( e non solo). Non si può far finta di niente quando del 'fallo enorme disegnato' rinvenuto in Abbasanta (Nuarghe Losa) si continua a dire che è un fallo ....caricaturale. Opure quando si sostiene scientificamente che quello di Gremanu era un luogo di culto nuragico di pianta rettangolare. Non si può!A meno che non si voglia prendere in giro l'intelligenza altrui. Non bisogna vergognarsi di fare 'scienza' diffusa anche con le immagini più 'scabrose'. Perchè quelle sono e quelle dobbiamo studiare. E' la stessa cosa che è capitata a Glozel sui famosi originalissimi idoli 'mostruosi' a doppio sesso. Zonchello è stato un antesignano proponendo, con garbo e cautele perfino eccessivi, una materia che quasi quasi avrebbe dovuto avere, per l'importanza circa l'ermeneutica religiosa, una corsia preferenziale. Ma il libro, nonostante la prestigiosa casa editrice che lo pubblicò, ha il timbro vigliacco della 'damnatio memoriae' della Santa Inquisizione. Anche perchè a firmare la prefazione fu un ricercatore eretico e libero come l'odiato antropologo della Facoltà di Scienze di Cagliari come Carlo Maxia. Ti leggo solo il passo introduttivo di quella presentazione (1982): ' Sono lieto a distanza di anni, da quando da anatomista dell'uomo della Facoltà di Medicina, sono passato alla cattedra di Antropologia della Facoltà di Scienze, di riprendere con il dottor Salvatore Angelo Zonchello, rapporti di collaborazione scientifica in un lavoro importante che schiude nuovi orizzonti sulla civiltà nuragica della nostra isola'. 'Nuovi orizzonti'?!? Qui c'è ancora il MedioEvo! Ti risulta che, a distanza di tanti anni, Maria Ausilia Fadda o qualche altro abbiano spiegato bene cos'è Gremanu di Fonni? Che cosa ci faceva quella vasca 'decorata' con i conci taurini, in quell'enorme testicolo? Quella vasca ai piedi delle nevi di Corru 'e Boi? E quei dischi solari sparsi un po' dappertutto? Ma ne parleremo, ne parleremo.
Segnali? Nessuno. Non farmi ridere. L'unico segnale lo ha lanciato 'Maninchedda' sul quale è stato fatto ancora più silenzio dello stesso 'silenzio' che lui giudicava ingiusto. Cara mia, la stupidità negazionista è in grado di far pubblicare un libro sulla Stele norense sommando tutte le corbellerie dei feniciomani sui 'fenici', a partire da quelle degli autori de CIS. Se tu vai a visitarti la Voce Stele di Nora con il motore di ricerca troverai che i feniciomani hanno provveduto ad 'imbrattare' la scheda con una ulteriore scheda sul 'fenicio' che con la voce 'Stele di Nora' c'entra come i cavoli a merenda. Io non so chi sia stato ma stai tranquilla che è uno di quelli che secondo te potrebbero lanciare 'segnali'. Dev'essere un amico carissimo dell'autore dei blatz blatz blatz! Gli autori del CIS un solo merito hanno: quello di aver insistito, ormai tanto tempo fa, sul fatto che la parte superiore della Stele mancava di una parte. Ieri, come sai, si è svolta la Conferenza di Macomer sulla scrittura 'nuragica'. Tu non sai quante persone nel cortile della Casa Murenu scattino delle fotografie sulla Stele, riprodotta in basalto in maniera stupefacente da un artigiano locale. Prima di tutto ha inserito nel manufatto la linea mancante e poi ha riportato gli agglutinamenti, compreso quello della penultima linea e cioè lo 'shin' e il 'lamed' assieme. Quella legatura che chiunque può vedere osservando i grafemi e che mai è stata sottolineata semplicemente perchè sino alle scoperte documentarie sulla scrittura nuragica era impossibile pensare che due lettere, addirittura di tipologia fenicia potessero essere 'fuse' assieme. Te lo comunico perchè ora nel cuore della Sardegna simbolicamente l'associazione Solene ha voluto esporre un prodotto raffinatissimo dell'arte scrittoria dei nuragici dell'età del I Ferro. Ora a Macomer si respingono le menzogne sui Fenici così come le respingeranno a Cabras quando saranno portate le statue dei Giganti nuragici padroni assoluti del loro Golfo sino all'arrivo dei Cartaginesi. E ti comunico ancora che qualcuno commentava in modo vivace la tua scoperta sui due 'shalom' laterali che danno origine alla lettura cosiddetta 'a cornice'. Uno ha detto, dopo aver fatto un calcolo matematico (ma vedi un po' tu se è giusto), che la probabilità di avere una mera 'combinazione' di segni in sequenza che diano parole, così disposti simmetricamente, è una su un milione! Persone che non erano certo digiuni di archeologia e di epigrafia. Te lo assicuro!
Sì. Quella sub - scheda ficcata lì quasi a suggerire che la Stele è fenicia è tipica di chi non si arrende all'evidenza. Semmai ci sarebbe dovuta essere una sub -scheda per far capire la scrittura nuragica e in particolare la scrittura con venature ancora protocananaiche della Stele di Nora. Quanto alle simmetrie denunciate come una 'moda passeggera' (che caspita vuol dire!) è l'ennesimo pronunciamento alla blatz, blatz, blatz!
La nota Mongolfiera sa di epigrafia nuragica e fenicia quanto io so di epigrafia cinese. Infatti, non c'è nella linea un 'nun' ma un 'waw'. Sicurissimo, e pertanto onestà intellettuale vorrebbe che si prendesse atto del dato inconfutabile. Quel waw inoltre spiega, in modo quasi commovente, che cosa è quel GRS messo subito dopo. Perchè entrano in ballo le due città nuragiche della Sardegna Tharshis e C(Gorras), cioè Tharros e Cornus. Ma agli 'epigrafisti della Domenica' cosa importa l'epigrafia? Gli sforzi certosini per capire anche i più piccoli dettagli? A loro interessa la 'legge della mortificazione' di Pietro Murru. Se un dato è contro l'etnia sarda e il popolo sardo, tanto più acquista di valore scientifico. Tanto più deve essere accolto, coccolato, divulgato, posto nelle enciclopedie di tutto il mondo. Non è quindi il 'sardismo' mitologico che bisogna stigmatizzare ma l'antisardismo mitologico programmatico così diffuso ad arte. Sino a che non si comprenderà il valore della 'legge' scoperta da Murru non si comprenderà nulla del modus operandi di una certa accademia sarda pasticciona e volutamente lasciata pasticciona. Quelle pagine di Bernardini sono un vero insulto all'intelligenza così come lo è la mostra da lui organizzata (guarda caso) a Cagliari (addirittura al Museo!) su Parole di Segni! Perchè non fa vedere bene, ora che in molti vanno ad osservarlo, il bronzetto nuragico del 'Sacerdote musico e ballerino'? Perchè non lo pone nella giusta luce alla mostra (è ancora in tempo!) e riferisce che quei segni di scrittura sono solo delle decorazioni? Che nella 'piastra' non ci sono dei segni di scrittura? No, è meglio lasciarlo nella totale oscurità della bacheca così nessuno può vedere nulla! Cosa può essere mai un persona di tale valenza? Una persona che 'gorgheggia' sul fenicio quando del fenicio, nonostante gli enormi sforzi per trovarlo, neppure l'ombra, così come nella città di Nora? Ora, io non posso dirgli che è un 'cialtrone' perchè potrei essere accusato di pappagallismo dal momento che quel termine di simpatia, da codice penale, lo ha usato prima lui pubblicamente nei miei confronti. O non è così, caro il mio feniciomane esperto di protougaritico? Lascio pertanto agli altri la libertà di appellativo! Ognuno si accomodi. So bene quanto ci ascolta in questo Blog e pertanto dico che ha fatto male,la cara Mongolfiera, ad attaccarmi velenosamente e istericamente sul piano personale! Molto male! E se non mi chiede scusa, pagherà dazio per diverso tempo! Parola di vero 'cialtrone'! Un 'cialtrone' che non usa le aule giudiziarie per far capire quanto altri lo sia. Non c'è nessun bisogno di tanto sforzo che, oltre al resto, costa fior di danaro ai contribuenti.
Il fatto è che si vorrebbe che il sottoscritto avesse l'approvazione internazionale! Che ridere! Si trattasse poi, mia cara, solo di occhi buoni e di conoscenze profonde della tipologia dei segni! Spesso la cecità è totale, a 360 gradi! Se tu dovessi pubblicare quelle lettere di esperti internazionali a proposito del coccio del Nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non so proprio chi, di coloro che sono intervenuti, potrebbe passare un semplice esame di epigrafia e di filologia. Che vergogna! Però, a onor del vero, noto che la 'cialtroneria' non ha confini di tempo e di spazio! Tu sai che nella Stele di Nora il Bourgade nel 1855 interviene massacrando le lettere come le massacra ( incapace persino di disegnare il supporto) e 130 anni dopo il Naveh ( e da lui gli errori del Garbini trasmessi a migliaia e migliaia di studiosi pappagalli ) non è da meno. Ma come vedi cercare di fare epigrafia nel migliore dei modi non cale a nessuno. L'interessante è non uscire fuori da un certo seminato 'politico' della scienza, non disturbare i manovratori! Furono i Fenici a fondare Tharros e forse Cornus e pertanto a morte tutti coloro che propongono città nuragiche nella stele di Nora. Poi la 'legge della mortificazione' di Pietro Murru suggerisce loro di non mettere becco su Tharshish che stava in Sardegna. Le navi di Tharshis non possono 'urlare' dalla Sardegna! Come è possibile? Il porto delle meraviglie non può esistere in un'isola di perfetti imbecillli! Magari lo si mette in Spagna anche se l'archeologia spagnola urla, un giorno sì e l'altro pure, che lì Tharshish non si troverà mai! Ma che vuoi che capiscano di tutto ciò le Mongolfiere, i telefonisti internazionali associati, gli inventori dei 'Sextus Nipius', gli elucubratori di civiltà euboiche e cipriote in Sardegna, i teorici dei sigilli sardi di maldestra imitazione e dei 'brassard' giudaici, i tifosi dei Golfi dei Fenici, i lettori di sublimi incipit coprofili, delle lettere 'senza significato', gli autori di mostre di archeologia epigrafica ideologica, ecc. ecc. Sì che 'urlino' ancora le navi di Tharshis! Che urli tutta la Sardegna di fronte ad uno spettacolo scientifico così avvilente! Che urli contro tutti questi crassi cormorani che volano a pelo d'acqua!
Una scritta nuragica muore? La uccidono da irresponsabili? E chi se ne frega! Se qualche magistrato ci legge forse interverrà sulle 'pietre' e i'cocci' tombali! Che vuoi che ti dica! Ma sanno bene ormai che per una che ne fanno fuori ne nascono dieci in più. Lo scandalo è enorme e io non so come rispondere alle segnalazioni.Ho articoli da postare per altri sei mesi su nuovi documenti. Alcuni sono magnifici con quella scrittura fantasiosa,con gli immancabili requisiti ormai del tutto definiti. In più ci sono i 'tuoi' documenti sul nuragico - egizio, su di un mix che mai mi sarei aspettato che esistesse!
Basta vedere come hanno riportato il piombetto di S.Antioco! Mica si sono accorti che è un sigillo e che va letto al positivo! E che sono entrambe le facce che vanno lette così! Invece la seconda faccia neppure la si fa vedere! O forse non l'hanno vista. Ma bada che quella di Bernardini Mongolfiera non è la sola firma di tutto quel pasticcio colossale. Ci fosse solo la sua! Oia mommia, ti arrori!
Forse qualcuno non saprà (o non ricorderà) che la Conferenza di Macomer del 19 è stata messa in cantiere come 'lezione' al semplice scopo di far capire ai 60 Corsisti del Terzo Corso di Epigrafia nuragica, con una visione d'assieme, la problematica che tocca, contemporaneamente, più di cento documenti scritti dell'età del Bronzo finale e del I Ferro.
RispondiEliminaNaturalmente la Conferenza così come la mostra è aperta a tutti. Così come aperta a tutti è la gita ( 'terza lezione straordinaria) che si terrà all'aperto nel sito nuragico di Gremanu di Fonni ( la data è ancora da concordare). Nell'occasione si parlerà, in particolare, di un libro (edito da Gallizzi esattamente 30 anni fa) del tutto 'dimenticato' di uno studioso intelligente quanto coraggioso: Salvatore Angelo Zonchello.
Sì, è ora di fare 'aria' contro l'oscurantismo e di rimettere certi 'idoli' disprezzati al loro giusto posto. Cominciando, intanto, a far vedere che ci sono; denunciando a gran voce l'omertà del bigottismo che si manifestò, come sai, particolarmente, nel lontano Convegno di Selargius, contro Gomez -Tabanera. E colpevole di quel silenzio fu anche, diciamolo francamente, Giovanni Lilliu.
RispondiEliminaL'archeologia non può restare campo di baronia dei feniciomani e dei bigotti della 'chiesa laica': rivestirsi di ideologia pseudocattolica e accantonare gli aspetti razionalistici più evidenti della 'religio' sarda dell'età del Bronzo e del Ferro ( e non solo). Non si può far finta di niente quando del 'fallo enorme disegnato' rinvenuto in Abbasanta (Nuarghe Losa) si continua a dire che è un fallo ....caricaturale. Opure quando si sostiene scientificamente che quello di Gremanu era un luogo di culto nuragico di pianta rettangolare. Non si può!A meno che non si voglia prendere in giro l'intelligenza altrui. Non bisogna vergognarsi di fare 'scienza' diffusa anche con le immagini più 'scabrose'. Perchè quelle sono e quelle dobbiamo studiare. E' la stessa cosa che è capitata a Glozel sui famosi originalissimi idoli 'mostruosi' a doppio sesso. Zonchello è stato un antesignano proponendo, con garbo e cautele perfino eccessivi, una materia che quasi quasi avrebbe dovuto avere, per l'importanza circa l'ermeneutica religiosa, una corsia preferenziale. Ma il libro, nonostante la prestigiosa casa editrice che lo pubblicò, ha il timbro vigliacco della 'damnatio memoriae' della Santa Inquisizione. Anche perchè a firmare la prefazione fu un ricercatore eretico e libero come l'odiato antropologo della Facoltà di Scienze di Cagliari come Carlo Maxia.
Ti leggo solo il passo introduttivo di quella presentazione (1982): ' Sono lieto a distanza di anni, da quando da anatomista dell'uomo della Facoltà di Medicina, sono passato alla cattedra di Antropologia della Facoltà di Scienze, di riprendere con il dottor Salvatore Angelo Zonchello, rapporti di collaborazione scientifica in un lavoro importante che schiude nuovi orizzonti sulla civiltà nuragica della nostra isola'. 'Nuovi orizzonti'?!? Qui c'è ancora il MedioEvo! Ti risulta che, a distanza di tanti anni, Maria Ausilia Fadda o qualche altro abbiano spiegato bene cos'è Gremanu di Fonni? Che cosa ci faceva quella vasca 'decorata' con i conci taurini, in quell'enorme testicolo? Quella vasca ai piedi delle nevi di Corru 'e Boi? E quei dischi solari sparsi un po' dappertutto?
Ma ne parleremo, ne parleremo.
Segnali? Nessuno. Non farmi ridere. L'unico segnale lo ha lanciato 'Maninchedda' sul quale è stato fatto ancora più silenzio dello stesso 'silenzio' che lui giudicava ingiusto. Cara mia, la stupidità negazionista è in grado di far pubblicare un libro sulla Stele norense sommando tutte le corbellerie dei feniciomani sui 'fenici', a partire da quelle degli autori de CIS. Se tu vai a visitarti la Voce Stele di Nora con il motore di ricerca troverai che i feniciomani hanno provveduto ad 'imbrattare' la scheda con una ulteriore scheda sul 'fenicio' che con la voce 'Stele di Nora' c'entra come i cavoli a merenda. Io non so chi sia stato ma stai tranquilla che è uno di quelli che secondo te potrebbero lanciare 'segnali'. Dev'essere un amico carissimo dell'autore dei blatz blatz blatz!
RispondiEliminaGli autori del CIS un solo merito hanno: quello di aver insistito, ormai tanto tempo fa, sul fatto che la parte superiore della Stele mancava di una parte. Ieri, come sai, si è svolta la Conferenza di Macomer sulla scrittura 'nuragica'. Tu non sai quante persone nel cortile della Casa Murenu scattino delle fotografie sulla Stele, riprodotta in basalto in maniera stupefacente da un artigiano locale. Prima di tutto ha inserito nel manufatto la linea mancante e poi ha riportato gli agglutinamenti, compreso quello della penultima linea e cioè lo 'shin' e il 'lamed' assieme. Quella legatura che chiunque può vedere osservando i grafemi e che mai è stata sottolineata semplicemente perchè sino alle scoperte documentarie sulla scrittura nuragica era impossibile pensare che due lettere, addirittura di tipologia fenicia potessero essere 'fuse' assieme. Te lo comunico perchè ora nel cuore della Sardegna simbolicamente l'associazione Solene ha voluto esporre un prodotto raffinatissimo dell'arte scrittoria dei nuragici dell'età del I Ferro. Ora a Macomer si respingono le menzogne sui Fenici così come le respingeranno a Cabras quando saranno portate le statue dei Giganti nuragici padroni assoluti del loro Golfo sino all'arrivo dei Cartaginesi. E ti comunico ancora che qualcuno commentava in modo vivace la tua scoperta sui due 'shalom' laterali che danno origine alla lettura cosiddetta 'a cornice'. Uno ha detto, dopo aver fatto un calcolo matematico (ma vedi un po' tu se è giusto), che la probabilità di avere una mera 'combinazione' di segni in sequenza che diano parole, così disposti simmetricamente, è una su un milione! Persone che non erano certo digiuni di archeologia e di epigrafia. Te lo assicuro!
Sì. Quella sub - scheda ficcata lì quasi a suggerire che la Stele è fenicia è tipica di chi non si arrende all'evidenza. Semmai ci sarebbe dovuta essere una sub -scheda per far capire la scrittura nuragica e in particolare la scrittura con venature ancora protocananaiche della Stele di Nora.
RispondiEliminaQuanto alle simmetrie denunciate come una 'moda passeggera' (che caspita vuol dire!) è l'ennesimo pronunciamento alla blatz, blatz, blatz!
La nota Mongolfiera sa di epigrafia nuragica e fenicia quanto io so di epigrafia cinese. Infatti, non c'è nella linea un 'nun' ma un 'waw'. Sicurissimo, e pertanto onestà intellettuale vorrebbe che si prendesse atto del dato inconfutabile. Quel waw inoltre spiega, in modo quasi commovente, che cosa è quel GRS messo subito dopo. Perchè entrano in ballo le due città nuragiche della Sardegna Tharshis e C(Gorras), cioè Tharros e Cornus.
RispondiEliminaMa agli 'epigrafisti della Domenica' cosa importa l'epigrafia? Gli sforzi certosini per capire anche i più piccoli dettagli? A loro interessa la 'legge della mortificazione' di Pietro Murru. Se un dato è contro l'etnia sarda e il popolo sardo, tanto più acquista di valore scientifico. Tanto più deve essere accolto, coccolato, divulgato, posto nelle enciclopedie di tutto il mondo. Non è quindi il 'sardismo' mitologico che bisogna stigmatizzare ma l'antisardismo mitologico programmatico così diffuso ad arte. Sino a che non si comprenderà il valore della 'legge' scoperta da Murru non si comprenderà nulla del modus operandi di una certa accademia sarda pasticciona e volutamente lasciata pasticciona. Quelle pagine di Bernardini sono un vero insulto all'intelligenza così come lo è la mostra da lui organizzata (guarda caso) a Cagliari (addirittura al Museo!) su Parole di Segni! Perchè non fa vedere bene, ora che in molti vanno ad osservarlo, il bronzetto nuragico del 'Sacerdote musico e ballerino'? Perchè non lo pone nella giusta luce alla mostra (è ancora in tempo!) e riferisce che quei segni di scrittura sono solo delle decorazioni? Che nella 'piastra' non ci sono dei segni di scrittura? No, è meglio lasciarlo nella totale oscurità della bacheca così nessuno può vedere nulla! Cosa può essere mai un persona di tale valenza? Una persona che 'gorgheggia' sul fenicio quando del fenicio, nonostante gli enormi sforzi per trovarlo, neppure l'ombra, così come nella città di Nora? Ora, io non posso dirgli che è un 'cialtrone' perchè potrei essere accusato di pappagallismo dal momento che quel termine di simpatia, da codice penale, lo ha usato prima lui pubblicamente nei miei confronti. O non è così, caro il mio feniciomane esperto di protougaritico? Lascio pertanto agli altri la libertà di appellativo! Ognuno si accomodi.
So bene quanto ci ascolta in questo Blog e pertanto dico che ha fatto male,la cara Mongolfiera, ad attaccarmi velenosamente e istericamente sul piano personale! Molto male! E se non mi chiede scusa, pagherà dazio per diverso tempo! Parola di vero 'cialtrone'! Un 'cialtrone' che non usa le aule giudiziarie per far capire quanto altri lo sia. Non c'è nessun bisogno di tanto sforzo che, oltre al resto, costa fior di danaro ai contribuenti.
Il fatto è che si vorrebbe che il sottoscritto avesse l'approvazione internazionale! Che ridere! Si trattasse poi, mia cara, solo di occhi buoni e di conoscenze profonde della tipologia dei segni! Spesso la cecità è totale, a 360 gradi! Se tu dovessi pubblicare quelle lettere di esperti internazionali a proposito del coccio del Nuraghe Alvu di Pozzomaggiore non so proprio chi, di coloro che sono intervenuti, potrebbe passare un semplice esame di epigrafia e di filologia. Che vergogna! Però, a onor del vero, noto che la 'cialtroneria' non ha confini di tempo e di spazio! Tu sai che nella Stele di Nora il Bourgade nel 1855 interviene massacrando le lettere come le massacra ( incapace persino di disegnare il supporto) e 130 anni dopo il Naveh ( e da lui gli errori del Garbini trasmessi a migliaia e migliaia di studiosi pappagalli ) non è da meno. Ma come vedi cercare di fare epigrafia nel migliore dei modi non cale a nessuno. L'interessante è non uscire fuori da un certo seminato 'politico' della scienza, non disturbare i manovratori! Furono i Fenici a fondare Tharros e forse Cornus e pertanto a morte tutti coloro che propongono città nuragiche nella stele di Nora. Poi la 'legge della mortificazione' di Pietro Murru suggerisce loro di non mettere becco su Tharshish che stava in Sardegna. Le navi di Tharshis non possono 'urlare' dalla Sardegna! Come è possibile? Il porto delle meraviglie non può esistere in un'isola di perfetti imbecillli! Magari lo si mette in Spagna anche se l'archeologia spagnola urla, un giorno sì e l'altro pure, che lì Tharshish non si troverà mai!
RispondiEliminaMa che vuoi che capiscano di tutto ciò le Mongolfiere, i telefonisti internazionali associati, gli inventori dei 'Sextus Nipius', gli elucubratori di civiltà euboiche e cipriote in Sardegna, i teorici dei sigilli sardi di maldestra imitazione e dei 'brassard' giudaici, i tifosi dei Golfi dei Fenici, i lettori di sublimi incipit coprofili, delle lettere 'senza significato', gli autori di mostre di archeologia epigrafica ideologica, ecc. ecc.
Sì che 'urlino' ancora le navi di Tharshis! Che urli tutta la Sardegna di fronte ad uno spettacolo scientifico così avvilente! Che urli contro tutti questi crassi cormorani che volano a pelo d'acqua!
Una scritta nuragica muore? La uccidono da irresponsabili? E chi se ne frega! Se qualche magistrato ci legge forse interverrà sulle 'pietre' e i'cocci' tombali! Che vuoi che ti dica! Ma sanno bene ormai che per una che ne fanno fuori ne nascono dieci in più. Lo scandalo è enorme e io non so come rispondere alle segnalazioni.Ho articoli da postare per altri sei mesi su nuovi documenti. Alcuni sono magnifici con quella scrittura fantasiosa,con gli immancabili requisiti ormai del tutto definiti. In più ci sono i 'tuoi' documenti sul nuragico - egizio, su di un mix che mai mi sarei aspettato che esistesse!
RispondiEliminaBasta vedere come hanno riportato il piombetto di S.Antioco! Mica si sono accorti che è un sigillo e che va letto al positivo! E che sono entrambe le facce che vanno lette così! Invece la seconda faccia neppure la si fa vedere! O forse non l'hanno vista. Ma bada che quella di Bernardini Mongolfiera non è la sola firma di tutto quel pasticcio colossale. Ci fosse solo la sua! Oia mommia, ti arrori!
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