di Roberto Bolognesi
Attilio Mastino, Rettore Magnifico dell’Università di Sassari, finalmente, ammette che la sua università non è in grado di tenere tutti i corsi di formazione degli insegnanti, usando il sardo come lingua veicolare: http://www.francopiga.it/francopiga/index.php/uri-ss-arvada-2011/533-uri-2011-attilio-mastino-2.html
“Manca la competenza del sardo” dei docenti, ammette onestamente Mastino e chiede comprensione e tempo per preparare docenti e materiale.
È un passo avanti, bisogna ammetterlo, in quella che lo stesso Mastino ha definito una “guerra”. Guerra contro chi? Contro il piano triennale per la lingua e la cultura sarda, è chiaro.
Insomma, l’ateneo turritano sembra avviato sulla strada del riconoscimento del fatto che le leggi—perfino quelle regionali—vanno rispettate perfino da loro.
Un bel passo avanti rispetto a quella pretesa di prendersi i quattrini dei contribuenti sardi per farsi gli affari loro, che ancora all’inizio dell’estate costituiva lo sfacciato leitmotiv dei nostri eroi.
Rimane un punto da chiarire.
Il piano triennale che i Sassaresi vogliono venga emendato per venire loro incontro, è quello 2008-2010. Cioè, I Sassaresi hanno avuto ben tre anni di tempo per prepararsi, ma non l’hanno fatto.
Che fare?
Visto che, oltretutto, Mastino rivendica orgogliosamente la legittimità dei corsi di “Botanica vegetale della Sardegna” e di “Filosofia amorale degli atenei della Sardegna”, direi che sia davvero ora di insegnare a questi signori quello che perfino Berlusconi è costretto a imparare in questi giorni.
Le leggi e le regole vanno rispettati.
Non posso accettare, nel modo più assoluto, che il rettore dell'Ateneo Turritano, il primo della Sardegna e fra i primissimi ad esser fondati in Italia, possa uscirsene con affermazioni scandalose , per la scienza linguistica, per l'economia sarda e nazionale, per l'immenso patrimonio linguistico della lingua sarda, quella vera, che i docenti ancora attaccati alla gonnella (vocabolo pertinente) del Bavarese, sono ancora bel lungi dall'aver portato alla luce!
RispondiEliminaMANCA LA COMPETENZA DEL SARDO!!!
Esclama il RETTORE, quasi volesse accampare scuse per la sua incapacità a porre in essere ciò che è un suo preciso dovere! DOVERE? Ma di quale dovere stiamo parlando! Quì del DOVERE non v'ha la più pallida ombra! Uno infimo sì l'ho riconosciuto! Prendersi la lauta prebenda senza alcun fare, sia in questo preciso contesto, che in quello inerente la storia della Sardegna. Povera mia Isola! In che mani sei finita?