Il generale francese Henri Navarre, quello sconfitto dai viet-minh a Dien bien fu, e quello americano William Westmoreland, destituito dopo l'offensiva del Tet dei soliti viet-minh, insegnavano ai loro soldati come comportarsi se incappavano in paludi e in sabbie mobili: guai a lasciarsi prendere dal panico. Perché i movimenti inconsulti di chi ne è preda sono inevitabilmente destinati a peggiorare la situazione. Peccato che non ne siano informate le guardie rosse della Ragione, professori universitari in incognito, reduci dello stalinismo, isterici, feticisti e vecchi biliosi,.
Sono specialisti nell'inventarsi nomignoli fantasiosi a cui intestano i loro indirizzi elettronici; non si fanno mancare nulla pur di mascherare la propria identità, per poter tendere imboscate senza pericolo di essere riconosciuti. Guardate questo filmino su Youtube che si trova digitando il nome di Bauer Xaver dietro cui si cela – secondo quanto lui stesso ha scritto – un “professore universitario” miliziano della Ragione. Goliardate? A me sembrano piuttosto persone in preda al panico che già nelle sabbie mobili si agitano e agitandosi sprofondano. Nel ridicolo ma non solo. Ma panico perché, terrore di che cosa?
Sul perché ho una mezza idea, che però sarebbe giusta solo se gli Illuminati fossero titolari di scoperte nel campo dell'archeologia (e non solo) che hanno il terrore di veder vanificate da nuove acquisizioni. Ma così non è, credo: dietro nomignoli, ci sono persone che perderebbero un piccolo potere cattedratico che solo la conservazione dello statu quo può assicurare loro. Di questo hanno massimamente terrore: si agitano nell'acquitrino nel disperato tentativo di lasciarlo calmo. Ecco perché avrebbero dovuto frequentare le lezioni di Navarre e di Westmoreland, l'età l'avrebbe consentito loro. Non l'hanno fatto, non sanno che nelle sabbie mobili bisogna stare fermi in attesa di aiuto.
Un aiuto che, però, non viene e non verrà. La Baronia, quella che conta, sta e starà zitta (salvo costrizioni esterne) sulle questioni che sono diventate incubo per i soldati della Ragione. Nell'ordine: la scrittura al tempo dei nuraghi, l'equazione Shardana=Nuragici (o Sardi), la progettazione astronomica dei nuraghi. Tutti elementi che, nella loro problematicità e criticità, sono stati prospettati su questo blog, come certificano le discussioni una volta non filtrate, e allora inquinate dalle incursioni degli Illuminati, e oggi moderate sia perché temperate sia perché regolate.
Ed è così che questo blog diventa bersaglio privilegiato dei soldati e delle soldatesse, addestrati non nel Delta del Mekong né ai confini del Laos ma nelle scuole della Stasi.
Qui non si impara a uscire dalla palude, ma come utilizzare la denigrazione, l'ingiuria, la diffamazione del nemico per renderlo ridicolo e privo di valore. Si insegna a non contrastare mai il nemico sul piano delle cose che dice, ma a deriderlo e ad offenderlo. Non a dire che una tesi è sbagliata, ma solo che è espressa da chi non ha titoli accademici o, se li ha, che si tratta di un semplice dottore, non di un professore. Non importa che la cosa non abbia alcun rilievo o che sia falsa: conta dirla. Alla scuola della Stasi (o dell'Ovra, che è lo stesso) questo è materia d'esame, superato brillantemente, del resto, dalla setta degli Illuminati.
Le tesi e le ipotesi avanzate sulla scrittura nuragica non trovano una sola contestazione sul merito, ma solo e sempre l'irrisione dello cavernicolo illetterato cui si vuol far credere che l'uomo è sbarcato sulla Luna. Il massimo della dialettica sta nel richiamo alle false Carte di Arborea e all'invito di Theodor Mommsen ai sardi a non cedere al nazionalismo, spauracchio dei compradores che temono come il fuoco l'idea di dover contare sul proprio cervello e una sola cosa possono fare: lasciarsi cullare dal potere che tutto ha già pensato e a tutto ha dato risposta. Cosa analoga capita con la teoria dell'allineamento astronomico dei nuraghi, che provoca troppi mal di testa, sorta di muscolo atrofizzato per le persone a cui tutto è stato già detto.
Per non parlare della questione degli Shardana di cui, con una certa fatica, si ammette che sono esistiti ma non certo come popolo che avesse a che fare con la Sardegna. Anche in questo caso si agita lo spettro del nazionalismo che, in questo caso, non è quello romantico e nostalgico di una età dell'oro, ma quello demoniaco del razzismo e del nazismo. Siamo, è chiaro, nel campo della paranoia e dell'ossessione che non ammette dibattito ma solo esorcismi. Anche qui funziona la ricetta Stasi (o Ovra, che è lo stesso): svilire il nemico e toglierli qualsiasi autorevolezza. Giovanni Ugas? Non è un professore ma solo un dottore senza credito nell'ambiente universitario in cui lavora. Adam Zertal, l'israeliano che afferma l'identità Sardi-Shardana? Sì è un professore, ma è “un archeologo sionista”. E, in più, è un archeologo da quattro soldi, ex ufficiale di Israele, non so se ci capiamo.
Questi sono i miliziani della Ragione, combattenti per conto terzi, al servizio probabilmente non richiesto di chi non esiterà a lasciarli culo a terra il giorno in cui, magari indotti da li superiori, troveranno giusto, o anche solo conveniente, prendere in esame la possibilità che non si tratti di questioni campate in aria.
Si dirà: ma perché non li citi per nome e cognome? Lo farei, ma non ne hanno e non si possono citare delle ombre, mostrare delle maschere senza la sicurezza che dietro si sia un volto. Ma ci sono, si muovono nella rete, rilasciando di tanto in tanto le loro brave puzzette. Quando ne sentirete di particolarmente sgradevoli, fermatevi: siate arrivati.
Ottimo Zuanne Franciscu!
RispondiEliminaaggiungerei che l'unico nome noto di quella congrega di anonimi personaggi è quello di Roberto Coroneo.
Per loro discutere dei temi citati da Pintore è sacrilegio, dunque dall'alto del loro dogma si scagliano (pateticamente) contro chi li studia.
I CoroneoBoys si dichiarano illuminati, progresisti e libertari e simultaneamente si comportano da perfetti stalinisti.
Per quanto riguarda la tematica di cui mi occupo l'archeoastronomia, mi preme ribadire che i CoroneoBoys non hanno ancora capito che la disciplina (un mix di topografia e astronomia) appartiene almeno nella fase di elaborazione dei dati alle scienze esatte. Che i nuraghi siano astronomicamente dislocati e orientati è un dato inequivocabile (vedi Archeologia del Paesaggio Nuragico). Sui motivi per cui li abbiano astromicamente orientati è e resterà oggetto di discussione.
In questa occasione mi preme far notare che il pressapocchismo con cui i CoroneoBoys rifiutano l'inequivocabile significato astronomico dei nuraghi (lo si può constatare sperimentalmente, non siamo nel campo delle ipotesi) li qualifica come degli ottusi ignoranti pressapochisti.
Ora se tanto mi da tanto, se cioè i CoroneoBoys rifiutano aprioristicamente un dato sperimentabile, si deve concludere che la loro tendenziosa dogmatica opionione conta meno che niente in campo storico archeologico.
Infine mi piace aggiungere che considero i CoroneoBoys come degli utilissimi idioti. Loro vorrebbero fermare il tempo, non si accorgono della l'accellerazione che determinano!
PS: Soprattutto la nipotina di Stalin!
GFP,come ti sento irritato!Ormai si sa che ci sono i servi dei potenti che fanno il lavoro per i padroni per ingraziarseli,non serve irritarsi,ti fachese su sambine amaru e pruitte?L'arma più efficace è l'indifferenza,e te lo dice una che è brava a predicare ma poi...;le rare volte che riesco ad attuare ciò che predico,provo una grande soddisfazione.La meschinità delle persone maldicenti è un'arma a doppio taglio,ricordatelo.
RispondiEliminaSiccome sono straignorante, in questo campo, vedo che chi sa,il signor Zedda ti da la conferma che gli ignoranti sono i maldicenti,per cui fregatene ancor di più.mi rendo conto che mette amarezza l'ottusità mentale ma il mondo è grande e ci devono stare anche loro.
RispondiEliminaCara Grazia,
RispondiEliminai CoroneoBoys sono gente che quando si sveglia e si accorge che negli ultimi vent'anni il mondo è andato avanti e loro sono rimasti indietro, con il cerino in mano, intonano dei ragli con cui vorrebbero fermare il tempo! Non sanno , poverini, che invece di ragliare dovrebbero studiare!
Le figure descritte da da Pintore sono sempre esistite ed esisteranno sempre. Si tratta di gente che si é presa l'incarico (o gli é stato dato) di produrre conoscenza senza averne la predisposizione o il merito. Chi opera nel campo della ricerca sa che se vuole migliorare le conoscenze in un determinato ambito non può limitarsi a comparare le proprie osservazioni con quanto già osservato da altri, ma deve ingegnarsi ad aprire nuove strade, nuovi modi di vedere, che possano facilitare e accelerare il conseguimento degli obbiettivi. La storia della scienza é piena di personaggi che hanno rivoluzionato le conoscenze scientifiche: Galilei, Darwin, Mendel, Einstein etc. Se ci badiamo bene, tutti quanti sono stati osteggiati, prima di riconoscere i loro meriti, perché hanno avuto il coraggio di smuovere le acque stagnanti. Mi preme dire che un vero ricercatore (universitario o meno) dovrebbe essere contento se un suo collega dimostra che le sue posizioni sono superate, in quanto ciò rappresenta un ulteriore passo in avanti. Se non sbaglio era Aristotele che sostenne che si nasceva maschio o femmina a seconda che il seme maschile proveniva dalla gonade destra o sinistra. Sono sicuro che Aristotele avrebbe riso di sé stesso quando é stato accertato realmente come vanno le cose. Il vero danno lo hanno creato i suoi allievi, più realisti del re,ma soprattutto più ignoranti del loro maestro, quando imposero l'ipse dixit. Ecco, i personaggi di cui parla Pintore rappresentano proprio questo genere di allievi, incollati al proprio scranno,incapaci di conseguire nuove conoscenze, ma soprattutto incapaci di confutare il nuovo che avanza. Ecco allora il rifugio nella calunnia, nell'insulto etc. La storia ha sempre dimostrato che la loro posizione é perdente. Come ho già avuto modo di dire in alttre occasioni, sono alla frutta. Chi vivrà vedrà.
RispondiEliminaIo ho cliccato e ho trovato solo un breve innocente filmato in francese. Non mi son chiari i riferimenti, pertanto, del caso
RispondiElimina@ illiricheddu
RispondiEliminaIn sé niente di male, ognuno telefona con ciò che vuole, salvo doverne rispondere alla sua donna che gli grida: smettila di giocare con il mio assorbente.
Il filmino si trova cercando il nome con cui il "professore universitario" si è presentato in una discussione sul blog del sen Massidda per redarguirlo.
L'abitudine di nascondersi dietro nomi esistenti porta anche a queste conclusioni non previste. Tutto qui
Che bravi siete signor Zedda e Maimone,riuscite a dire delle cose splendide con la vosra cultura;io volevo,solo,dare,nella mia semplicità unita ad una buona dose d'ignoranza,sollievo a GFP,ma vedo che voi siete più efficaci di me,grazie ancora
RispondiEliminami piace questa frase d Mauro:
RispondiEliminaInfine mi piace aggiungere che considero i CoroneoBoys come degli utilissimi idioti. Loro vorrebbero fermare il tempo, non si accorgono della l'accellerazione che determinano!
in effetti credo che l'accellerazione ci sia. Se Bernardini parla dei shardana arrivati del XII sec a.C. è credo, anche dovuto alla presa di coscienza del mondo archeologico che gli appassionati, il popolo sensibile a questi temi, pretende almeno un'opinione su questo tema.
questa accellerazione fa sì, per adesso, che il problema "i Shardana siano in qualche modo relazionati alla sardegna?" sia tramutato nel problema
"sono i shardana i nuragici o piuttosto levantini che si sovrapposero ai nuragici?"
Se si perseguirà su quest'ultma ipotesi (per adesso maggioritaria) si vedrà che il problema arriverà ad un terzo stadio e verterà nel determinare quando i Shardana si sovrapposero ai nuragici e come: XII, XIII sec a.C o anche prima..:chi lo può escludere?
l'archeologia è sempre colma di sorprese. sino a pochi anni fa, escludevamo che i nuragici sapessero scolpire; un esigua percentuale di nuraghi, tombe dei giganti, è stata scavata. soprattutto il bronzo medio è carente di indagini.
Tutto questo in quel panorama archeologico eccezionale dell'età del bronzo che è la Sardegna.
troppo presto per qualsiasi convinzione, figuriamoci per i dogamatismi. c'è troppa gente che asserisce con colloqui più o meno informali..persino ad esami universitari che sui nuraghi e sui nuragici si sa tutto.
Per i nipotini di Stalin la soluzione è quella indicata da Grazia, basta fregarsene e continuare a leggere, studiare, scrivere.
Quest'ultima è la cosa che più di tutte mostrerà a loro quanto abbiano fallito.
Di quanto siano vigliacchi hanno gia prova e dimostrazione a sufficienza nel loro anonimato e negli insulti, attacchi personali, nella costante diminutio capitis del valore morale e culturale delle persone con un unica colpa: la pensano diversamente!
Le tue, GFP, sono parole di fuoco. Sacrosante, direi.
RispondiEliminaNon aggiungo nulla, ma solamente che mi sono immaginato la tua indignazione e agli occhi della mente mi è tornata l'immagine... non, non di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, ma quella di Bad Spencer che, raggiunto il limite di ogni umana sopportazione, le suonava di santa ragione.
Naturalmente nessun riferimento alla stazza, sia ben chiaro. Né alla barba.
"Una storia"
RispondiEliminaC'era una bambina, a detta di molti,molto bellina ma, a detta sopratutto delle persone care,poco intelligente.Una volta entrò nella classe ,dove c'era la bambina di 6 anni, un regista che cercava l'interprete per un film tratto da un libro di Grazia Delledda,il regista chiese alla bambina che mestiere faceva il babbo,la bambina,molto timida,non seppe rispondere e il regista disse: è bellina ma capisce poco.Successivamente ,questa bambina,veniva considerata poco intelligente anche dai suoi genitori e per di più la sua zia più cara,quando la bambina,cresciuta, aveva 18 anni,sua zia le disse:"non crederai di avere uno sguardo intelligente".Ormai la bambina e la ragazza e la donna è stata sempre convinta di non essere intelligente.La donna,ormai adulta,è convinta di non essere così poco intelligente ma la sua vita ormai è segnata da tante sofferenze che,però,le sono servite a fare bene il suo lavoro di educatrice ed ad essere comprensiva verso tutte le persone problematiche.L'importante nella vita è cercare di trasformare le proprie sofferenze in atteggiamenti positivi verso gli altri.Questa bambina ha anche imparato,attraverso l'esperienza,l'osservazione del genere umano e che a fare del bene agli altri non ci si rimette mai; mentre chi cerca,anche in modo subdolo, di colpire le persone,prima o poi pagheranno il conto.Non sono religiosa ma credo in una cosa,molto importante per me: c'è sempre la resa dei conti,basta aspettarla .Sono andata fuori tema con questa mia storia?
Si, Grazia, è andata fuori tema, ma le perdono tutto non in nome di Dio, ma a nome di GFP.
RispondiEliminaA cose fatte, vedrà che anche lui sarà d'accordo.