di Herbert Sauren
Il foro nella pietra determina l’oggetto della foto come un oggetto da sospendere. Esistono in gran numero pietre perforate per tessere, i pesi di tessitura. Si può confrontare J. Untermann, MLH 1990, E. 1352-E.1437, ma ce ne sono molte altre già pubblicate. Le iscrizioni sui pesi di tessitura indicano l’azione, il luogo, per esempio al margine o all’inizio e ci sono iscrizioni più lunghe, che parlano del lavoro del tessitore.
L’epigrafia comprova ancora una volta la cultura di una scrittura e di lingue comuni fra la Sardegna e le altre regioni di scrittura iberica. La scrittura è sinistrorsa, o, volendo, corre dall’alto al basso quando la pietra è attaccata al filo. La direzione che Gigi Sanna accetta nella sua descrizione è fuori discussione.
Anche se la pietra è piccola e l’iscrizione corta, si apprendono alcune cose importanti.
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E se fosse solo un verso della canzone delle tessitrici?
RispondiEliminaSe cantavano i pigiatori d'uva della stele di Nora, a maggior ragione avranno cantato le tessitrici. Ciò è verosimile perché il canto aiutava le tessitrici a tenere un certo ritmo di lavoro. Anzi, poiché i pesi erano pendenti e dunque si muovevano continuamente di qua e di là, si puo ipotizzare che abbiano cantato sul ritmo di un arcaico rock and roll, visto lo scuotersi e il rollare dei pesi oggetti dell'indagine.
Che ne pensa il prof. Sauren?
Un lettore
Oppure molto più semplicemente quel ciondolo o peso è un pesciolino...d'aprile
RispondiEliminaCari anonimi,
RispondiEliminae se smettessimo, salvo che per ragioni particolari, di usare l'anonimato? E', credo, un modo per rispettare la fatica di chi scrive e si mette in discussione, pur se non si condividono gli articoli.
Vorrei evitare che questo blog diventasse un campo di battaglia per insultatori anonimi. La rete ne è piena, non ha bisogno anche di questo piccolo spazio.
Naturalmente, chiunque può ignorare questo sommesso invito. Salvo nel caso, evidentemente, se ne voglia servire per calunniare o offendere.
Grazie
Gianfranco Pintore
Che valore ha un reperto "fuori contesto", striggiulato e consegnato a Prof. Sanna??
RispondiEliminaE se questi cercatori di scritture la smettessero e chiamassero chi di dovere , dopo aver fotografato il reperto, ma senza toccare nulla, non sarebbe meglio?
Anonimo
En cerdena hay lo que veen en los punales el hiho de Dios y quién vee lo que son: punales ...y con muchas similitudines con los ibericos
RispondiEliminaquieren solo Divinidad
http://revistas.ucm.es/ghi/11316993/articulos/CMPL9797120097A.PDF
Muy obrigata con usted Prof.Sauren
A Zuannefranziscu.
RispondiEliminaIo sono l'anonimo che si è firmato un lettore. Non credo sia un insulto supporre che che la lettura che ne ha dato il prof. Sauren sia un verso della canzone della tessitrice, visto che lui, nella Stele di Nora, ci ha visto una canzone di pigiatori d'uve.
Non che, Caro Zuannefranziscu, che sia più offensiva la tesi del peso del telaio e della relativa lettura, per le nostrte piccole intelligenze e per il rispetto alle tesi del Prof. Sanna?
Se molti qui in Sardegna vedono Fenici anche al bar dell'angolo, questo prof. Sauren vede ispanico in ogni colombaia! Avrà capito che la Sardegna esiste, nella sua geologia, nella sua storia e nella sua civiltà, a prescindere dall'Iberia?
Se sì, batta un colpo. Solo allora ci adegueremo.
Noi siamo i cittadini lettori, quelli che che dicono pene al pene e vino al succo d'uva fermentato. Ci possiamo permettere anche l'anonimato, perché siamo del gregge.
Le va bene così, Zuannefranziscu?
Non offendiamo e non facciamo riverenze.
Buon natale.
Infatti. Il suo commento continuerà ad apparire, insieme ad altri anonimi, proprio perché non calunnioso né offensivo. Polemico sì, e quindi salutare, ma non offensivo. Di altri commenti anonimi ho dovuto fare a meno per legittima difesa. Come si saprà, la denuncia penale vale anche per chi dirige un media, soprattutto se chi scrive non può essere chiamato a rispondere delle sue affermazioni.
RispondiEliminaBuon Natale anche a lei. E grazie.