Caro Gianfranco
temo dia un po’ eccessivo credito al solito vittimismo di Leonardo Melis; per quanto ho letto nel “Manifesto Sardo” gli unici commenti non pubblicati sono stati quelli inviati con nomi falsi e questo non mi sembra censura ma onestà nei confronti dei lettori di un giornale; sarebbe bastato reinviarli con il nome vero e sarebbero stati pubblicati, come mi risulta sia sempre avvenuto. Evidentemente ci sono persone che vogliono colpire di nascosto.
Sul furore ideologico, rispetto al dibattito, ti riporto il mio brevissimo intervento (nei limiti delle 1500 battute ammesse, e quindi con tutto lo schematismo inevitabile) e la consueta risposta di Melis sul suo blog. Valuta tu quale dei due si muove nel furore ideologico e chi insulta chi. E, bada, questo è il consueto tono che Melis usa con chi non è d’accordo con lui, come d’altronde Frau.
Da “il manifesto sardo”
http://www.manifestosardo.org/?p=398#comment-863
Alfonso Stiglitz scrive:
30 Agosto 2008 alle 8:39
Credo che sugli Sherdana ci si debba muovere sulla conoscenza accurata dei dati scientifici, più che su proclami.
Gli studi di Bunnens e Sanders basati su nuovi approcci ci riportano a dati scientifici oggettivi e verificabili. Le ricerche hanno ampliato il quadro rendendolo ancora più articolato e allontanandolo dalla Sardegna. La stessa ceramica micenea più tarda, quella c. d. dei popoli del mare, oggi è attribuita ad ambito esclusivamente filisteo mentre le aree frequentate dagli Sherdana utilizzavano altre tipologie che non troviamo da noi. Gli scavi, sempre più numerosi, delle fortezze egiziane in area cananea, nelle quali sarebbero stati stanziati secondo le fonti gli Sherdana, presentano una cultura materiale e usi funerari diversi da quelli cananei, ma avvicinabili ad ambiti più orientali, in particolare l’Anatolia; e totalmente diversi da quelli presenti in Sardegna.
Resta il problema di capire se si debba parlare effettivamente di un popolo Sherdana o se, invece, il nome indichi in realtà una funzione, tipo “i mercenari” o “militari”.
Quanto all’ipotesi degli Sherdana come popolo esterno giunto in Sardegna si può sommessamente far notare che nessun reperto attribuibile a essi è mai stato trovato da noi; i reperti egiziani presenti appartengono ad altri ambiti culturali e cronologici. Resta il nome dell’isola, ma una assonanza non fa una prova.
Insomma, per riprendere il ragionamento di Basilio Floris, la storia degli Sherdana è storia di altri, non nostra.
E questa è la “risposta” di Leonardo Melis
30.08.2008: 9,53
http://shardanapopolidelmare.forumcommunity.net/?t=10913487&st=60
SCRIVETE, SCRIVETE... ma se si segnala questa ANOMALIA ARCHEOBUONICA anche in altri forum... credo si renda un favore ALLA DEMOCRATIA del Web... DEVONO VERGOGNARSI e la gente deve sapere della loro VIGLIACCA censura... che razza di blogo: se dici quello che voglio io bene, altrimenti ti cancello! Alora fa bene FRAU a denunciare uno di qeusti INDIVIDUI chiedendo i danni per quanto da SEMPRE CI NASCONDONO... se ci voleva una prova...... fortunatamente(?)pubblicano gli scritti dll'"Ottimo Stiglitz" parole del moderatore di quel blog.... il quale continua a dichiarare che i SHARDANA non riguardano NOI sardi... salvo scoprire che LUI non ha proprio un cognome SARDO... come la maggior parte dei suoi ACCOLITI... sarà per questo?... ma no! Al solito shardanaleo è anche XENOFOBO... "l'ottimo stiglitz" come lo chiama il moderatore appunto... è SARDO A TUTTI GLI EFFETTI se lo dice lui noi dobbiamo crederli, come dobbiamo credere CiECAMENTE "che non siamo discendenti dei shardana" LO DICE LUI, un SARDO... che si chiama ... vedete voi... Non io non ce l'ho con STIGLITZ che magari è in buona fede, da come lo conosco. Ce l'ho con chi gli dà spago, togliendo parola agli altri che con lui non sono d'accordo... RIMANE il fatto che questo BLOG: http://www.manifestosardo.org/?p=398#comment-851 cancella tutti i messaggi di chi non è d'accordo con quanto loro affermano ... anche ingiuriando ... questo va diffuso e fatto presente nel WEB che deve essere DEMOCRATICO.
SHAR
Caro Alfonso,
mi interessa poco se Leonardo Melis abbia ragione o torto, usi toni enfatici o discorsivi. E se altri, secondo un malvezzo però consolidato, firmano con nickname o altro. Mi interessa solo sapere se abbiano o no il diritto di scrivere quel che sanno, credono si sapere, si illudono di sapere. Se dovessi pubblicare solo ciò con cui sono d'accordo, credo che rimarrei jeo, compare jeo e jeo etotu. Questa è, a mio avviso, la differenza tra un blog aperto e uno informato alla voglia di sentirsi ripetere ciò su cui si è più o meno d'accordo. Basta, del resto, leggere le norme di accettazione al sancta sanctorum del blog del Manifesto sardo, chiuso il 30 agosto. Norme che pre-giustificano le censure.
Quando scrivo della furia ideologica di alcuni articoli di quel sito, non mi riferisco al tuo intervento: lo avrei detto. Mi riferisco alla paura, espressa diverse volte, che Atlandide e Shardana rischino di essere usati come miti fondanti del nazionalismo sardo (chi volesse controllare ecco qui un link alla discussione sul manifestosardo). Ma ti pare che la nazione sarda abbia bisogno di miti? O è piuttosto un arroccamento statolatra a inventare un bersaglio di comodo?
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