lunedì 23 maggio 2011

Novità dalla Spagna


In Spagna, non è successo solo che abbia perso il Partito socialista e vinto il Partito popolare. È capitato anche che i nazionalisti catalani di Convergencia i Unío abbiano conquistato la capitale, Barcellona, dopo una trentina d'anni di governo socialista. Ed è successo che in Euskadi gli indipendentisti baschi di Bildu (Riunirsi in eukera) siano il secondo partito dopo il Partito nazionalista basco e il primo nella regione di Guipúzcoa. Insieme i due partiti, l'uno radicale l'altro moderato superano il 55 per cento.

8 commenti:

  1. ...isperemus ki sutzedad puru in Sardigna...

    Serighe

    RispondiElimina
  2. Sas cosas non càpitant pro unu miràculu: cherent fraigadas. Bi cheret unu Progetu Natzionale Sardu, unidade natzionale e voluntade èssere majoritàrios cun s'agiudu de totus. Est una gherra de cada die cun una idea ùnica e cumpartzida: sa soverania, mustrende oe, in sardu, che la cherimus a beru.

    RispondiElimina
  3. Grandi belle notizie dalla Spagna,purtroppo non sono altrettanto ottimista per la Sardegna che ha dimostrato una unione stupenda contro il nucleare ma se, a Sassari, c'è chi contrasta la lingua sarda, come si fa ad essere uniti?Mi auguro,con tutto il cuore,"ki sutzedad puru in Sardigna"

    RispondiElimina
  4. Sì è vero, come dice Grazia, per il nucleare abbiamo dimostrato una unione stupenda, ma c'è un ma! Non c'erano pollai da difendere. Quando ci sono tanti galli che vogliono cantare ognuno pensa al suo pollaio. Ciò non avviene soltanto in Sardegna basta guardare cosa ci arriva dall'altra parte del Tirreno.
    In Catalogna ci sono governanti che da anni si fanno sentire dal governo centrale, ma igue sa conca est una inoghe sunu chentu, no podimus pretendere unidade.
    Cari Cumpostu, Sale ecc. siete voi che dovete mettervi daccordo se vogliamo l'unità del popolo sardo.
    Salude a tottus.

    RispondiElimina
  5. Non è un fatto di scarsa importanza, ma non è una novità, in quanto largamente previsto.
    Mi è difficile fare il parallelo con le cose sarde: da quando la nave-Sardegna ha perso il vento sardista degli anni '80, sono rimaste piccole scialuppe senza remi e senza bussole.
    Oggi ci ritroviamo di fronte ad un sardismo-autonomismo-indipendentismo acre e maligno, che distrugge i suoi propri contenitori. Da noi pare appannaggio della sinistra leninista, a Barcellona gli indipendentisti vincenti sono moderati.
    Mi spiace anche prenderne atto, ma uno dei pochi atti concreti in difesa della Sardegna e della sua economia negli ultimi dieci anni l'ha fatto Cappellacci col noleggio delle navi.

    RispondiElimina
  6. da Grazia Pintore
    Signor Nuvoli ha ragione,quando ci sono tante teste e sopratutto interessi di potere e non di ideali,il frastagliamento è distruttivo. Signor Pilloni,riguardo a Cappellacci, mi cospargo la testa di cenere, ero molto prevenuta nei suoi confronti,invece ha dimostrato di amare e difendere la Sardegna. Che brutta cosa essere prevenuti!

    RispondiElimina
  7. Concordo con quanto dice Pilloni, tranne sulla flotta Sarda, mi pare improprio definire così due navi e poche rotte che, in fin dei conti, stanno stagionalmente pagando i Sardi. A settembre valuteremo gli esiti di quella che pare solo essere una trovata elettorale. - Bomboi Adriano

    RispondiElimina
  8. Bomboi,
    i Sardi, alla fin fine, pagano sempre tutto.
    Io non ho parlato di flotta sarda, ma quelle due navi annunciate hanno già fatto diminuire il costo dei biglietti su tutte le rotte da e per l'isola.
    Suppongo che Cappellacci l'abbia fatto (così hanno detto) per far arrivare più turisti in Sardegna e i turisti, se votano, lo fanno altrove.
    Perché mi costringi a dire le buone ragioni di chi non amo?

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.