sabato 23 gennaio 2010

Qualche cosa in più su Tzricotu

di Su Componidori (*)

Confesso di non avere specifiche competenze di archeologia e tantomeno di epigrafia, ma intervengo da comune “osservatore” con alcune considerazioni sui documenti di Tzricotu. Dal mio punto di vista, credo non sia limitativo un approccio metodologico di base nell’analisi delle tavolette di Tzricotu. In rete è possibile trovare strumenti abbastanza validi, ancorché generali, come ad esempio: “La metodologia per analizzare le opere d’arte”, presente (ma ciò non giustifichi una sottovalutazione) nel sito di una scuola elementare.
In sintesi, gli elementi da prendere in considerazione sono relativi a tre aspetti.
1)Informazioni relative all’opera…
2)Lettura dei contenuti dell’opera, da svilupparsi su più livelli…
3)Analisi degli elementi extra-contestuali…
La fotografia della tavoletta A1 è l’unica immagine dell’oggetto reale fin’ora a disposizione.
La scheda tratta da “Sardoa Grammata” ne identifica il materiale, le dimensioni, la provenienza, la tipologia.
In merito al primo punto, si possono aggiungere da subito alcune note sul materiale bronzeo.

Leggi tutto

(*) E' lo pseudonimo con cui si firma anche su altri siti un intellettuale dell'Oristanese

43 commenti:

  1. Complimenti per l'articolo! Considerazioni estremamente intelligenti e molto curate.

    Andrea Brundu

    RispondiElimina
  2. Nessun commento dei punzonisti?

    RispondiElimina
  3. Per evitare dubbi non si potrebbe procedere ad un esame più approfondito che determini a quale epoca appartengano? Sennò si rischia di discutere tralasciando un dato fondamentale...

    RispondiElimina
  4. @Andrea Brundu.
    Grazie Andrea, anche i tuoi interventi non sono da meno.

    RispondiElimina
  5. @ 18:14
    E già, cominciando dal contesto (?) di ritrovamento......
    Sisaia

    RispondiElimina
  6. Non avevo dubbi che, prima o poi, saresti intervenuto. Forte della tua disciplina che prima ancora dell'amicizia e proprio per l'amicizia accoglie prima la scienza. Ma fortissimo anche per quella tua passione per le cose belle che pochissimi colgono dietro il tuo linguaggio distaccato, quasi matematico.

    RispondiElimina
  7. Per completare l'articolo de su componidori e dell'anonimo; da quando ho seguito tutta la vicenda delle tavolette di tzricotu con Gianni Atzori, dal luogo del ritrovamento nel (ripostiglio) presso il nuraghe "Tzricotu") a qualche centinaio di m. da Monte e Prama, ripostiglio che ricorda similarmente quello dei famosi bronzetti di S'Arridelli di Terralba, con ventidue bronzi e non i cinque che si trovano al museo di Cagliari. Per quanto a Giovanni Lussu, dopo la sua pubblicazione di un saggio su Harris, che consiglio di leggere per capire meglio "La Scrittura", ho avuto una serie di "chiaccherate" per poi inviargli, a mie spese Sardo Grammata e altro, ma da allora nessuna risposta in merito è più pervenuta. Sig, anonimo, lei non sà quanti tentativi ho e abbiamo fatto perchè la tavoletta "A1" fosse esaminata con tutti i crismi che la moderna scienza è in grado di fare per dare risposte e determinazioni che tolgano i DUBBI. Purtroppo alcuni nostri eminenti preposti personaggi fanno in modo che ciò non avvenga.
    cordialmente
    Giorgio Cannas

    RispondiElimina
  8. ...Ripostiglio nei pressi del N.Tzicotru....simile al ripostiglio dei bronzetti etc.
    Vari uccellini verdi dicono che i bronzetti sono da considerare post-nuragici.
    Quindi , niente a che fare con i costruttori delle torri arcaiche.
    Similarmente,anche i reperti di Tzicotru non possono essere messi in connessione con le torri di cui sopra.
    Non sono nuragici.
    Se si riuscisse a sapere il contesto, se c'era qualche elemento datante sopra o sotto lo strato contenente i reperti si potrebbe essere più precisi riguardo alla loro collocazione cronologica. O non provengono da uno strato?
    Sisaia

    RispondiElimina
  9. Infatti le "tavolette" di Tzricotu sono le matrici per la fusione.
    http://www.archeologiasarda.com/public/0001.jpg
    http://www.archeologiasarda.com/public/0002.jpg

    e mi sembra che non ci sia altro da aggiungere.

    RispondiElimina
  10. @ Zaru
    Grazie dei suoi link e delle fotografie a cui rimandano. Le ho pubblicate nel mio sito perché i lettori abbiano la possibilità di confrontare la tavoletta n. 1 di Tzricotu con le matrici di fusione che, secondo il suo post, dovrebbero tagliare la testa al toro

    http://www.gianfrancopintore.net/index.php?option=com_content&view=article&id=210:le-matrici-di-fusione-e-tzricotu&catid=3:archeologia&Itemid=37

    RispondiElimina
  11. Non è facile avere un'idea chiara confrontando delle semplici immagini che hanno per giunta differente definizione di dettagli.
    Tuttavia, considerato che Zaru ritiene che quelle immagini siano la "prova provata" che le tavolette di Tzricottu siano "matrici di fusione", tenuto conto delle minuziose osservazioni suggerite a strumento di analisi, nell'intervento di "Su Componidori" e, cogliendo anche l'occasione di confronto che Z.P.F. ci mette a disposizione, credo di poter dire, a mio parere, che l'unico aspetto in comune tra oggetti osservati e la tavoletta sia la forma "a centina". Dalle immagini confrontate, a me sembra, che si tratta di differenti: "decorazioni", oggetti e materiale (metallo).

    Marco Pinna

    RispondiElimina
  12. Pierluigi Montalbano24 gennaio 2010 alle ore 14:03

    Più che differenti direi che sono proprio incomparabili. Sono oggetti che appartengono a gruppi di manufatti da non confrontare. E' come mettere a paragone un quadro di Caravaggio con un tappeto sardo: ambedue rettangolari e realizzati con tessuto ma con contenuti differenti.

    RispondiElimina
  13. @ Gigi Sanna.
    L'intervento era doveroso, per l’amicizia radicata nella condivisione di importanti valori, e la generosità che da sempre ti caratterizza.

    @ Aba Losi.
    La ringrazio molto per le sue parole di apprezzamento. Ho avuto il piacere di ascoltarla alla presentazione del libro sulla Stele di Nora, davvero coinvolgente.

    RispondiElimina
  14. Allo stato dei fatti, non saprei a chi dare ragione tra chi reputa Tzricotu un reperto nuragico e chi vede un reperto medievale. L'unico mododi fare luce sarebbe un'analisi del reperto. Certo che la somiglianza coi reperti ai numeri 11, 12, 13 e 14 non è poi così assurda.

    RispondiElimina
  15. Assurdissima.Agli antipodi.
    Meleddu

    RispondiElimina
  16. Agli antipodi? Manco l'avessimo confrontata con una banana! Ma sa il significato della parola antipodi?

    RispondiElimina
  17. ma infatti "maleddu" sarà Sanna stesso...o qualche suo amico...ora alla carica è stato chiamato anche Su Componidori...anonimo..ma per Su Componidori nessuno scandalo. Figli e figliastri...tutti anonimi

    RispondiElimina
  18. @ Anonimo
    Su componidori è persona che conosco benissimo e a cui un anonimo qualsiasi come lei dovrebbe quanto meno rispetto.

    RispondiElimina
  19. Complimenti Zf! Come sospettavamo! Beh, se lei lo conosce bene...allora. Quindi ci son più categorie di anonimi: i più e i meno anonimi. Io sono più anonimo.

    RispondiElimina
  20. No sogu ne amigu ne parenti di nisciunu.Parò aggiu da dì,chi lu macchini è macchini,da lu cabbu di sobbra a lu cabbu di sottu.Abemu cumpresu,chi sedi li megliori,e chi chisse so imprente pa zinture.Ma chisse imprente(la undizi,dodizi e tredizi),si vidi che so bumbadde, pa fà bè li disegni.L'althra,chissa di Tzricotu,com'ha dittu Lu Cumponidori,no è bumbadda.E allora?Attaccaddebi a lu tram!
    Meleddu

    RispondiElimina
  21. E lei anonimo sa il significato della parola tontu?
    Meleddu

    RispondiElimina
  22. Gent.mo Zf le sembra che con l'aver fatto l'esempio della banana io sia stato volgare od offensivo nei confronti del mio interlocutore? Eppure questi si permette di darmi del tontu; forse andrebbe cassato il suo intervento? Grazie

    RispondiElimina
  23. a anonimo
    Io non ho detto che lei sia tontu,(se pensa di esserlo è affar suo)le ho chiesto semplicemente se sà il significato della parola.
    Riguardo alla banana,sappiamo a cosa allusivamente lei si riferisse.
    Però,la frutta,ci stava bene con la sua sparata.Mi ricorda le scimmie antropomorfe,che ne vanno ghiotte.
    Meleddu

    RispondiElimina
  24. @ Anonimo 22.17
    Non esistono anonimi di serie a e di serie b. Ho solo segnalato che conosco bene sia su componidori sia le ragioni per cui usa uno psudonimo. E so che egli ha sviluppato un complesso ragionamento (sta a chi legge condividerlo o no), mentre lei o altro anonimo ha così commentato:
    "ma infatti "maleddu" sarà Sanna stesso... o qualche suo amico... ora alla carica è stato chiamato anche Su Componidori... anonimo..ma per Su Componidori nessuno scandalo. Figli e figliastri...tutti anonimi"
    Non so se lei o altro anonimo lamentate che si stia scivolando verso le ingiurie. Ma non è un'ingiuria sospettare Sanna (che ha sempre firmato) si sia inventato uno psudonimo? E non lo è sospettare che io abbia "chiamato alla carica" Su componidori? Quale recondito interesse avrei?
    Invece di abbandonarsi ad insultanti dietrologie, perché non si produce in una critica di senso compiuto (e con meno ammiccanti puntini di sospensione) alla tesi di Su componidori? Lo spazio non le mancherebbe.

    RispondiElimina
  25. No, ma semplicemente si dimostra che esistono anonimi e anonimi..se ZFP li conosce allora va bene.. oltretutto conosce pure i motivi che hanno indotto Su Componidori ad adottare uno pseudonimo..quanta comprensione! Ma lui è un intellettuale oristanese, noi tutti anonimi senza agganci in paradiso siamo solo capre...

    RispondiElimina
  26. raffinata che? analisi?

    RispondiElimina
  27. A parte le sterili polemiche, rimane il fatto che finché non si analizzeranno i reperti di Tzricotu, le affermazioni di Sanna, Zaru, Componidori, etc. si equivalgono. Sarebbe più facile discorrere sulla questione conoscendo la datazione dei bronzi. Non c'è nessuno che possa richiedere di datarli?

    RispondiElimina
  28. da un po' di tempo seguo questo blog, vorrei chiedere consigli su libri utili per conoscere meglio il periodo nuragico anche per ciò che concerne la lingua.
    in casa ho un libro di lilliu e il libro di Scintu sulla arch. nurag., per la lingua ho letto le ipotesi di Sardella e alcune interpretazioni di toponimi molto divergenti tra loro.....
    vi sono nuove edizioni del libro sardoa grammata?(non l'ho mai letto,mi interessa)
    grazie Riccardo

    RispondiElimina
  29. La signora Aba dice: "Su Componidori ha fatto una raffinata analisi delle tavolette: vogliamo commentare?"

    il problema è... a prescindere dalla scrittura... cosa sono queste tavolette!
    Io ho portato alla luce un idea, ora, se per Voi può andar bene, sarebbe utile sapere cosa sono queste "tavolette"!
    e sopratutto come si possono attribuire al nuragico!

    Se vorrete rispondere ne sarei molto felice!

    Cordialmente
    Mirko Zaru

    RispondiElimina
  30. Caro Mirko,sono daccordo,nel voler comprendere cosa le tavolette siano.
    Il ragionamento de Su Componidori ci vuole indirizzare in tal senso.
    Mi sembra comunque che i suoi paragoni siano fatti solo con un unica tavoletta.Si hanno altre foto delle altre tavolette di Tzrigotu?Se si hanno si possono postare?
    Il confronto sarebbe più equo.

    Andrea Brundu

    RispondiElimina
  31. Sarebbe già qualcosa anche visionare le foto delle altre tavole come suggerisce il sig. Brundu.

    RispondiElimina
  32. Mi piace molto la tavoletta A3.
    Andrea Brundu

    RispondiElimina
  33. @ Aba Losi

    Sarei tentato di rivelare la mia identità, ma intendo assecondare la sua “affettuosa” richiesta.
    Tuttavia, per coloro che volessero soddisfare qualche legittima curiosità, metto a disposizione il seguente indirizzo: componidori@hotmail.it

    RispondiElimina
  34. @ Mirko Zaru

    Mirko, incominciamo a stabilire cosa i reperti di Tzricotu, con notevole evidenza, parrebbe non possano essere: delle matrici per “linguelle” altomedievali.
    In proposito leggi attentamente il testo di Caterina Giostra (la cui competenza nello specifico è indiscutibile) “linkato” nell’articolo. Dopodiché, tutti stanno chiedendo che si facciano queste analisi chimico-fisiche le cui risultanze, se non altro, contribuirebbero a sciogliere alcuni quesiti.

    RispondiElimina
  35. @ Andrea Brundu

    Il sigillo A1, come ho scritto, è l’unico di cui possiamo disporre almeno attraverso una foto a colori (con buona risoluzione) dell’oggetto reale. Degli altri reperti (A3, A4, A5) mi pare si abbiano solo immagini di calchi fedelissimi (realizzati, ho saputo, col talco di Orani). Chi custodisce gli originali, restituendoli alla comunità, permetterebbe lo studio di una tipologia forse unica nell’archeologia sarda e conseguentemente la conoscenza di aspetti importanti della nostra storia.
    E’ vero che A3, A4, A5, sono molto più “ricchi” di contenuti, ma l’essenzialità della tavoletta A1 mi fa pensare ad un concetto significativo del “design” contemporaneo: less is more; ma sono già “off topic”.

    RispondiElimina
  36. Dopodiché, tutti stanno chiedendo che si facciano queste analisi chimico-fisiche le cui risultanze...

    RispondiElimina
  37. E con quale Test dovrebbero essere datate queste tavolette?
    Io non ne conosco alcuno...

    RispondiElimina
  38. Io ho letto bene lo scritto...

    modani da impressione in bronzo
    fuso con decorazione a rilievo (solo rare eccezioni erano
    in ferro). Gli utensili erano destinati alla realizzazione di
    manufatti di uso maschile, come guarnizioni di cintura e
    parti di finimenti equini o di foderi per armi, ma non manca
    un modano per orecchini del tipo “a piramide” (Tav. 2,
    n. 15). Troviamo dunque pezzi a forma di “U” o doppia
    “U” per le placche e i puntali delle cinture multiple, o più
    allungati per lamine decorative dei bordi dei foderi di pugnale
    e sagome circolari e cruciformi adatte per snodi e
    applicazioni di briglie.


    quindi mi sembra che ci siamo proprio!

    RispondiElimina
  39. Appunto,il termine "modano" viene adottato per indicare uno strumento da impressione con raffigurazioni "positive", cioè a rilievo: la totalità dei rinvenimenti italiani noti. Cosa che i reperti di Tzricotu non sono.

    RispondiElimina
  40. Giusto per accontentare il sig. Componidori ho chiesto un parere ad una esperta medievalista da lui citata, la quale ha visionato e studiato personalmente parecchi modani da fusione e linguelle da cintura!

    Alla dott.ssa Giostra Caterina

    Buongiorno dott.ssa Caterina,

    Durante una discussione sul blog di un giornalista sardo,
    Gianfranco Pintore, sulle presunte tavolette con iscrizioni
    nuragiche di Tzricotu dei partecipanti hanno postato un suo
    studio sulle linguelle da cintura per dimostrare che non si
    tratta di modani da impressione.

    Considerata la sua esperienza le chiedo cortesemente un
    parere sulle immagini che le allego che io penso siano modani
    da impressione in bronzo, con tanto di decorazioni a "punto
    e virgola".

    Spero che possa aiutarmi nell'interpretazione delle
    "tavolette".

    Cordialmente
    Mirko Zaru

    Gentilmente la dott.ssa Giostra ha tempestivamente risposto:

    Gentile sig. Zaru,
    i reperti sono molto interessanti (sono in bronzo?). Non so se il mio lavoro considerato sia l'articolo "L'impressione delle lamine in età longobarda..." negli atti del III Congresso nazionale di archeologia medievale 2003, comunque - pur non avendoli presi in mano e quindi senza averli esaminati per bene - anche a me sembrano modani da stampo per puntali in lamina di metallo prezioso di cinture multiple, con fessura lungo il lato breve superiore rettilineo per il fissaggio della linguetta e foro centrale per il chiodino (c'è qualche modano e semilavorato dalla Crypta Balbi a Roma, Museo Nazionale Romano della Crypta Balbi). (a meno che non siano matrici per fondere i modani da sbalzo, ma non se sono in bronzo) I modani noti in genere non hanno intorno la cornice liscia e inutile alla lavorazione, ma finiscono con il limite del puntale; tuttavia, c'è qualche eccezione con una porzione intorno al motivo da riprodurre (un paio nell'articolo). E' curioso che ce ne siano ben 4 delle stesse dimensioni e con lo stesso motivo. Aiuterebbe anche il contesto di rinvenimento, qualora fosse noto.
    Spero di esserle stata di qualche aiuto.
    Con i migliori saluti.
    Caterina Giostra

    quindi anche una esperta , con le dovute precauzioni (d'altronde non ha esaminato personalmente i modani) pensa si tratti di modani da fusione per metalli preziosi!
    Linguelle multiple da cintura!

    Adesso sono ancora un visionario?

    RispondiElimina
  41. E invece sig. Componidori sono in positivo! guardi bene le immagini ... i calchi sono negativi le "originali" sono in positivo!

    RispondiElimina
  42. @Zaru
    I calchi sono in positivo,guarda questi ingrandimenti:
    http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_19_d0.JPG

    http://www.provincia.mediocampidano.it/ev_resources/cms/images/20090314_La_scrittura_nuragica_18_d0.JPG

    Clicca sulla lente per ingrandire ulteriormente.

    Andrea Brundu

    RispondiElimina
  43. @Zaru
    Puoi vedere la tavola A1(T1 nelle foto dell'altro articolo),che è sicuramente l'originale,ed è sicuramente negativo.Gli altri(T3-T4-T5) originali sono idem con quello,dato che hanno dato un calco positivo.

    Andrea Brundu

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.